L’intera penisola sorrentina da oltre 10 anni, è stata letteralmente saccheggiata da una sconsiderata attività edilizia tesa alla sfrenata ed ossessiva realizzazione di parcheggi interrati che hanno portato alla distruzione di tanti tipici giardini sorrentini, uliveti ed agrumeti, sino ad arrivare alla scandalosa cifra di oltre 9.000 box interrati. Secondo il gruppo civico “Stop Boxlandia” tutto questo è stato possibile grazie ad alcuni passaggi legislativi da parte della Regione Campania in materia di costruzione edile che hanno contribuito ad introdurre elementi di poca chiarezza e di difficile interpretazione sui vincoli dati per la costruzione di parcheggi pertinenziali interrati in zone “protette” in Penisola Sorrentina dal Piano Urbanistico Territoriale (P.U.T.) del 1987. La storia legislativa sul tema inizia con la Legge regionale n. 35 del 27 giugno 1987 che ha approvato il Piano Urbanistico Territoriale dell’Area Sorrentino – Amalfitana: una serie di vincoli in materia di edificazione nei paesi della Penisola Sorrentina (Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta, Vico Equense e Positano). Veduta dell’intero molo di Meta di Sorrento col Lido Marinella e la statua della madonnina lungo la discesa per la spiaggia La prima contraddizione avviene con la Legge regionale n. 19 del 28 novembre 2001 con cui sono state disciplinate le “Procedure per il rilascio dei permessi di costruire e per l’esercizio di interventi sostitutivi – Individuazione degli interventi edilizi subordinati a denuncia di inizio attività”: l’articolo 9, secondo gli attivisti di “Stop Boxlandia già al limite dell’incostituzionalità, si esprime favorevolmente alla realizzazione, al di fuori della pianificazione urbanistica o paesistica, di parcheggi interrati nelle aree libere in deroga agli ulteriori vincoli imposti dal Piano Paesaggistico della Penisola Sorrentina. L’utilizzo della suddetta disposizione ha provocato nel primo decennio degli anni 2000 lo snaturamento di giardini e di appezzamenti prossimi ai centri storici. Con la Legge regionale n. 16 del […]