Per gentile concessione della Redazione del blog pubblichiamo l’articolo uscito il 12 febbraio 2014 su “Il Fatto Quotidiano” (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/12/il-governo-delle-grandi-imprese-litalia-muore-di-inquinamento/878739/). Costituisce un approfondimento dell’articolo pubblicato l’8 febbraio 2014 su questo stesso sito, dal titolo Le polemiche ed i chiarimenti del Ministero dell’Ambiente sul decreto “Destinazione Italia” . Il d.lgs. n. 152/2006 individua le aree da inserire tra i “siti di bonifica di interesse nazionale” (SIN) sulla base di criteri di ordine sanitario, ambientale e sociale. Balangero, Emarese, Casale Monferrato, Broni, Bari-Fibronit e Biancavilla, ad esempio, sono stati inseriti tra i SIN a causa della contaminazione da amianto. A questi si aggiungono altri sei siti, tra cui Pitelli, Massa Carrara, Priolo e l’Area del litorale vesuviano, dove, oltre all’amianto, sono presenti altri fattori inquinanti. Nell’insieme dei SIN contaminati da amianto, nel periodo 1995-2002, sono stati osservati 416 casi di tumore maligno della pleura in eccesso rispetto alle attese. Ancora, nei SIN di Gela, Porto Torres, Taranto e nel Sulcis-Iglesiente-Guspinese non è esclusa la connessione tra incrementi di mortalità per tumore polmonare e malattie respiratorie e le emissioni di raffinerie, poli petrolchimici e stabilimenti metallurgici. Se si prendono in considerazione le cause connesse alle esposizioni ambientali, in tutti i SIN, si riscontrano 2.439 decessi in eccesso rispetto alle attese per gli uomini e 1.069 per le donne. Sono i risultati dello studio SENTIERI sulla mortalità in 44 Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche (SIN), grandi centri industriali attivi o dismessi e aree oggetto di smaltimento di rifiuti industriali e/o pericolosi inseriti nel “Programma nazionale di bonifica”. Se il quadro è questo, sarebbe logico pensare che quando si parla di SIN e di bonifiche, la ratio legis di eventuali provvedimenti normativi debba essere la tutela dell’ambiente e della salute delle popolazioni residenti. Lo scorso dicembre, il governo ha emanato il decreto n. 145/2013 con titolo, degno di un romanzo di Jules Verne, […]