È caos sulle grandi navi a Venezia: ora tocca a Renzi decidere

Immagine.logo Comune Venezia

Articolo di Enrico Tantucci pubblicato sul quotidiano “La Nuova di Venezia e Mestre” del 18 aprile 2014

Sarà il presidente del Consiglio Matteo Renzi a dire l’ultima parola sul percorso alternativo al passaggio delle grandi navi in Bacino di San Marco, in una riunione con i ministri competenti di Infrastrutture, Ambiente e Beni Culturali in programma la prossima settimana.

Un percorso che dovrà comunque approdare – come avviene oggi per le navi da crociera – alla Stazione Marittima, tagliando fuori, a quanto risulta dalla nota congiunta dei tre Ministeri, altre possibili soluzioni come Marghera – caldeggiata dal Comune – o il terminal in Adriatico.

Una decisione arrivata al termine di una giornata di tensione nel vertice sulle grandi navi organizzato al ministero delle Infrastrutture dal ministro Maurizio Lupi con il collega dell’Ambiente Gianluca Galletti e con il sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni.

Immagine.On. Lupi

Maurizio Lupi

Immagine.Gianlauica Galletti

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Ilaria Borletti Buitoni

Già decisa l’adozione della legge Obiettivo per accelerare la scelta, il ministro Lupi ha cercato ieri di far passare subito come definitiva la scelta del progetto dello scavo del canale Contorta-Sant’Angelo – sostenuto dall’autorità Portuale – incontrando però l’opposizione nella stessa riunione dei Beni Culturali, con Borletti Buitoni, che ha chiesto un confronto più ampio tra le varie soluzioni progettuali proposte.

Immagine.alternative a San Marco

Ma a pesare – quando comunque sembrava si “virasse” sul Contorta – è stata anche la mobilitazione del Pd con il capogruppo al Senato Luigi Zanda e il senatore Felice Casson che hanno scritto a Renzi ricordando la risoluzione del Senato che vincolava il Governo a un vero confronto tra tutti i progetti.

Il comunicato finale emesso dai tre ministri esprime, nella conclusione, questa determinazione, seguita all’intervento di Renzi.

«La presidenza del Consiglio – si legge nella nota – convocherà per la fine della prossima settimana una riunione con i tre ministeri coinvolti al fine di individuare la soluzione definitiva per il percorso alternativo per raggiungere la Stazione Marittima e dare così piena attuazione alla legge Clini-Passera».

Trattandosi di percorsi alternativi per raggiungere la Stazione marittima, sembrano restare in piedi, oltre al Contorta, la “tangenziale” alle spalle del canale della Giudecca – sostenuta dalla Venezia Terminal Passeggeri – ma anche lo scavo del canale Vittorio Emanuele, soluzione alternativa a Marghera, comunque gradita al sindaco Giorgio Orsoni.

Dalla riunione ministeriale di ieri sono comunque scaturiti risultati significativi, con la conferma della riduzione dei passaggi delle navi da crociera, al di là della sentenza del Tar sul ricorso della Venezia terminal passeggeri.

«Si è preso atto di un impegno della CLIA (Cruise Lines International Association) – si legge nella nota congiunta dei tre Ministeri – con il quale l’associazione delle Compagnie di navigazione fa volontariamente e unilateralmente proprie le disposizioni della Capitaneria di Porto sulle restrizioni imposte al transito delle grandi navi nel bacino di San Marco, sospese recentemente dal Tar. In particolare: di anticipare al 2014 il blocco del passaggio delle navi con stazza lorda superiore alle 96 mila tonnellate non passeranno più dal Bacino di San Marco e dal canale della Giudecca. Da subito le Compagnie si impegnano a impiegare carburanti per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1 per cento in massa, dall’ingresso e per tutta la permanenza in Laguna. La riduzione già dal 2014 dei transiti delle navi da crociera di oltre 40 mila tonnellate nel canale della Giudecca».

 

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