È convocata l’assemblea nazionale di Vas Onlus, alle ore 14.30 di Sabato 31/5/2014 nella sala dell’Hotel Europa Palace Via Correale 34/36 di Sorrento. All’ordine del giorno ci sarà una discussione sulla situazione generale e un rapporto sull’attività dell’Associazione. Di seguito si deciderà sul rinnovo delle cariche sociali e ci sarà un aggiornamento sulla situazione economica. La Presidenza
Archivi Giornalieri: 14 Maggio 2014
Non è stato sufficiente l’entusiasmo. Né gli articoli sui giornali stranieri, né le collette degli ultimi giorni. Il sogno dei veneziani di «riprendersi» l’isola di Poveglia è finito tecnicamente alle 11.07 di ieri mattina martedì 13 maggio anche se l’asta è rimasta aperta fino alle 12. Il comitato cittadino con circa duemila aderenti si è fermato alla quota di di 420 mila euro (anche se la partecipazione è rimasta quella del primo round, 160 mila), insufficienti in ogni caso per raggiungere i 513 mila del mister X che si è rivelato essere l’imprenditore Luigi Brugnaro. Era quindi lui, veneziano di Spinea, il misterioso utente “User _10801”. CHI È LUIGI BRUGNARO L’acquirente “in pectore”. Luigi Brugnaro, 51 anni, tre figli, laureato in Architettura a Venezia, già nel 1986, a 25 anni, entra nell’imprenditoria fondando Everap, società leader nella creazione di reti commerciali. Nel 1997 crea poi l’Agenzia per il Lavoro Umana che oggi conta oltre 600 collaboratori in tutta Italia. Nel 2006 ha acquistato la Reyer Venezia di basket che tuttora presiede. E nel 2009 è diventato presidente di Confindustria Venezia. LA POLEMICA In una tesa conferenza stampa convocata nel primo pomeriggio Brugnaro ha polemizzato con i giornali che «hanno dato una falsa immagine di Venezia». Luigi Brugnaro durante la conferenza stampa «Io non sono anonimo – ha spiegato – è la procedura dell’asta che prevedeva l’uso di un codice». E da parte sua nessuna intenzione di fare della speculazione, né alberghi: «In città ci sono anche troppi hotel, l’ho fatto per evitare che si presentasse l’americano di turno e potesse poi farci chissà che cosa – dice Brugnaro, che ha aggiunto: «L’ho fatto per Venezia e per i veneziani, non volevo che l’isola potesse cadere nelle mani di qualche nababbo arabo, cinese, americano o russo», spiegando il motivo che l’ha […]
Quello delle specie invasive è un fenomeno legato principalmente all’indebolimento degli ecosistemi. Nel caso in cui una specie importata dall’uomo in un determinato habitat non trovi competitori particolarmente ‘importanti’ può espandersi infatti in maniera incontrollata. Sono oltre 12mila nel Vecchio Continente e circa il 15% di queste sono ritenute ‘invasive’. L’Italia, che ne conta oltre duemila, è fra i cinque Paesi Ue con il numero record di questi “ospiti” indesiderati, subito dopo Belgio e Francia, che ne contano oltre 2.500 e la Gran Bretagna, al top (oltre tremila). A 10 anni di distanza dai primi allarmi lanciati dagli scienziati, l’Unione europea è finalmente pronta a sferrare un piano d’attacco contro le specie ‘aliene’ invasive, animali e piante “ospiti” indesiderati degli ecosistemi europei. La stima è che queste minacce “straniere” provochino almeno 12 miliardi di euro l’anno di danni all’economia europea. Alla scadenza del loro mandato gli eurodeputati hanno detto sì al nuovo regolamento concordato con i 28 Stati membri, a cui ora manca solo l’adozione formale del Consiglio. La parola d’ordine nella normativa è ‘prevenire’ le invasioni di questi flagelli animali e vegetali non solo a livello comunitario, ma nazionale. E in caso di diffusione delle minacce più temibili a livello Ue, diventa obbligatorio lanciare l’allarme e soprattutto intervenire per eliminare il problema, laddove possibile. Gli Stati membri dovranno accertare quali sono le vie di introduzione e diffusione di specie invasive nel proprio Paese, con l’obbligo di istituire sistemi di sorveglianza e piani d’azione. “Il testo è migliorato rispetto alla proposta iniziale: è sparito il tetto di 50 specie alla lista nera Ue, è previsto un forum scientifico indipendente che supporterà il comitato degli esperti nazionali e possibili deroghe sono limitate” afferma Piero Genovesi dell’ISPRA, a capo del gruppo di specialisti di specie aliene invasive dell’IUCN (www.issg.org) composto da oltre […]