Per dare il quadro completo delle proposte fin qui presentate pubblichiamo il primo di una serie di articoli dedicati ad ognuno di questi progetti più o meno in ordine cronologico. Per coniugare l’obiettivo di allontanare il passaggio delle grandi navi dal cuore della città (Bacino San Marco) e da vie d’acqua sostanzialmente interne alla medesima (Canale della Giudecca) con la concreta possibilità di prosecuzione della crocieristica anche con le grandi navi è stata presentata una prima proposta caldeggiata dall’Autorità Portuale di Venezia guidata da Paolo Costa che prevede lo scavo del piccolo canale Contorta – Sant’Angelo per consentire l’accesso delle navi dal Porto di Malamocco via Canale dei Petroli. Su questo stesso sito il 29 gennaio 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Il contestato progetto del Canale Contorta – Sant’Angelo come via di navigazione alternativa per la grandi navi a Venezia” che spiega la genesi di questo progetto e le contestazioni che ha provocato (http://vasonlus.it/?p=3471#more-3471). L’articolo riportava la notizia che il 5 novembre 2013 si è svolto a Palazzo Chigi un incontro sulle grandi navi in transito nella laguna di Venezia: alla riunione – presieduta dall’allora presidente del Consiglio, Enrico Letta – hanno partecipato i ministri delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, dell’Ambiente, Andrea Orlando, dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Bray, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, il segretario generale di Palazzo Chigi, Roberto Garofoli, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, e il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa. Nel corso della riunione è stato deciso di vietare il transito delle navi da crociera dirette o in partenza da Venezia per il canale di Giudecca, in attuazione del Decreto Clini-Passera, e di prevedere una nuova via di accesso alla Stazione marittima, individuata nel […]