Pubblichiamo il nono della serie di articoli dedicati alla illustrazione dei vari progetti presentati per evitare il passaggio delle grandi navi nel canale della Giudecca e davanti a San Marco. Si tratta di un’altra ipotesi Lido, presentata da Luciano Claut. Luciano Claut La presentiamo con la illustrazione che ne è stata fatto nell’articolo di Alberto Vitucci pubblicato il 23 febbraio 2014 sul quotidiano “La Nuova di Venezia e Mestre”. Alberto Vitucci Un ormeggio per quattro grandi navi davanti all’isola del Mose, in bocca di Lido. Progetto «compatibile con l’ambiente, poco costoso e realizzabile in tempi brevi». Non è un’idea ma un vero elaborato progettuale quello presentato alla Capitaneria di Porto da Luciano Claut, architetto veneziano e assessore all’Urbanistica a Mira per il Movimento Cinquestelle. «Semplice e soprattutto realizzabile subito», dice Claut, che in passato ha lavorato per importanti studi di architettura, «chiediamo che sia valutato seriamente». La vera novità è che l’ipotesi Claut prevede anche la possibilità di rifornire le navi e di trasportarvi i croceristi. Senza, assicura l’ideatore, perdere posti di lavoro, anzi recuperandone. Le navi – quattro nella prima tranche progettuale – sarebbero ormeggiate in posizione parallela ai moli foranei su strutture leggere e galleggianti collegate all’isola del bacàn. Planimetria d’insieme con l’inserimento dell’avamporto L’alimentazione potrebbe arrivare dalla centrale elettrica del Mose. Merci e bagagli dall’attuale Marittima e da Tessera con chiatte, i passeggeri con motonavi o barconi da 4-500 persone. Percorsi di collegamento tra terminale e città Con la possibilità di far ormeggiare altre due navi dietro la lunata. «È l’unica soluzione per togliere le navi da San Marco», dice Claut, «dal momento che lo scavo di nuovi canali come vuole il Porto non è consentito dalle leggi. E non penalizzerà il settore, anzi. Lo scalo provvisorio potrebbe in futuro avere una maggiore integrazione con l’isola del […]