VAS Onlus SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE AL PROCESSO LEGATO AL MOSE

Dichiarazione del Sen. Guido Pollice, Presidente Nazionale di VAS Onlus

L’Associazione VAS – Verdi Ambiente Società Onlus esprime grande preoccupazione riguardo a tutta la vicenda legata al Sistema Mose e ai gravi fatti di corruzione che hanno investito i vecchi vertici del Consorzio Venezia Nuova e le istituzioni comunali e regionali.

L’associazione ricorda come, già in tempi non sospetti, più volte VAS avesse negli anni richiesto trasparenza e controlli su tutta la vicenda legata ai lavori alle bocche di porto in relazione al Sistema Mose con specifici ordini del giorno approvati fin dalla fine degli anni ’90 in diverse assemblee nazionali dell’associazione. In tale ordini dei giorno si esprimevano pure numerose perplessità sul funzionamento e sull’adeguatezza dell’opera pur nella consapevolezza che le attuali problematiche legate ai cambiamenti climatici imponessero scelte tecnologiche precise per contrastare l’aumento delle frequenze delle alte maree anche in relazione all’aumento dei livelli dei mari.

La nostra associazione ha dato mandato all’avvocato Daniele Granara di costituirsi parte civile al processo sulla corruzione legata al Sistema Mose.

VAS, in tema di grandi opere, ritiene indispensabile rivedere la Legge Obiettivo laddove si intende semplificare o addirittura superare le fondamentali autorizzazioni di permitting ambientale (VIA,Vinca etc…).

L’associazione ritiene inoltre importante che quanto prima il Parlamento italiano riprenda in mano la riforma della Legge speciale per Venezia , strumento indispensabile per la salvaguardia della città di Venezia e la sua Laguna con la ripresa delle opere cittadine di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Vas esprime inoltre preoccupazione in merito al possibile declassamento di Venezia e della sua laguna da sito Unesco come annunciato dal Consiglio generale dello stesso ente riunito in Qatar. Essendo motivo di tale degradamento la non decisione sulle Grandi navi, VAS invita il governo italiano a trovare quanto prima una decisione compatibile con l’ambiente lagunare (quindi esclusione di nuovi scavi di canali in laguna ) per l’allontanamento delle grandi navi dal bacino di San Marco. Inoltre VAS evidenzia come il cronico problema del moto ondoso mai risolto concretamente e l’invasione continua e ormai fuori controllo di turisti che sta sempre di più snaturando la città, rappresentino un ulteriore serio problema che pesa nelle considerazioni finali dell’Unesco.

In merito alle questioni sopra indicate, VAS, memore anche di quanto successo per la questione Ilva a Taranto e della drammatica disputa fra occupazione e tutela ambientale, invita il governo e le istituzioni locali veneziane ad intervenire affinché vengano tutelati i posti di lavoro e che le azioni corruttive e illegali di ben individuate figure politiche e manageriali qualora fossero ritenute colpevoli non ricadano su migliaia di lavoratori e sulle loro famiglie con gravi ripercussioni sociali per la comunità.

 
Roma, 24 giugno 2014
Associazione VAS Onlus
Corso Vittorio Emanuele II, 154
00186 Roma
Recapito tel. 06/3608181

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