Comunicato stampa del 2 luglio 2014
La necessità di una grande mobilitazione per respingere l’attacco del governo al solare nel decreto del 24 giugno scorso.
La Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità esprime il più profondo dissenso rispetto al decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, entrato in vigore il 25 giugno scorso.
Nella assurdità della sua impostazione e dei suoi contenuti,
– si va dalla produzione di mosto cotto al rapporto tra lo Stato e Sace S.p.A. in materia di assicurazione e garanzia dei rischi non di mercato, dalle sedicenti Procedure semplificate per le operazioni di bonifica o di messa in sicurezza e per il recupero di rifiuti al confuso imbroglio dell’inquinamento dei siti militari, –
tale decreto, da una parte contro ogni logica e diritto stravolge, con una incredibile retroattività, norme in atto per impianti fotovoltaici sopra i 200 kW già realizzati riducendo l’entità degli incentivi fino al 25%, e spalmando l’erogazione degli stessi da 20 a 24 anni e contestualmente introduce la norma che impone di pagare parte degli oneri di sistema anche sull’energia autoprodotta e autoconsumata.
In questo assurdo contesto spicca anche che tra le bollette beneficiarie escluse dall’alleggerimento, conseguente a tali entrate, vi sono quelle relative all’illuminazione pubblica ovvero dei Comuni.
Se si aggiunge l’articolo 15 relativo alla follia dell’ ”Attività di esplorazione in mare e sulla terraferma per lo stoccaggio geologico di biossido di carbonio” – prodotto nelle centrali termiche, per amore delle future generazioni anziché mandarlo nell’atmosfera lo si vuole portare nelle viscere della Terra dando loro la grandissima eredità di possibili crolli, scuotimenti e terremoti – e di gas combustibile in serbatoi sotterranei naturali in unita’ geologiche profonde e giacimenti esauriti di idrocarburi, appaiono chiari i veri mandanti di tutta questa parte del decreto e della intera strategia contro il solare e le rinnovabili: le potentissime lobbies, nazionali ed internazionali delle fonti fossili, petrolio, metano carbone: sono esse a dettare la politica energetica e del modello di sviluppo del nostro Paese.
Occorre perciò respingere il violento attacco in atto contro il solare e ribaltare scelte e strategie del governo; ciò richiama necessariamente un nuovo raccordo organizzativo ed una grande, ed unitaria mobilitazione – di tutte le immense energie presenti nel Paese che vedono nella energia solare e nel rinnovabile la sola via percorribile per la salvezza del Pianeta e della sua Biodiversità, per lo sviluppo ed il lavoro.
Il Direttivo della Rete Campana della Civiltà del Sole e della Biodiversità
Contatti : Ermete Ferraro (348 34124190 – ermeteferraro@alice.it )