Articolo di Domenico Finiguerra pubblicato con questo titolo il 18 agosto 2014 su “Il Fatto Quotidiano” e ripubblicatao sul sito www.eddyburg.it con la seguente premessa: “Quanto la volontà e la costanza dei movimenti e le istituzioni elettive collaborano, e per di più natura e fortuna ci mettono lo zampino, la città dei cittadini prevale sulla città della rendita. Il Fatto Quotidiano, 18 agosto 2014” (http://www.eddyburg.it/2014/08/le-buone-pratiche-il-partito-del.html). Roma. “Palazzinaro amaro sei un palazzinaro baro per tutto il male fatto a Roma adesso paghi caro al funerale del tuo centro commerciale è bellissimo vedere il nostro lago naturale”. Cantano così gli “Assalti Frontali” con “Il Muro del canto”, insieme a migliaia di attivisti, cittadini e comitati. I Comitatini di tutta Italia, tanto cari a Renzi e ad i suoi predecessori, sbeffeggiati, derisi e spesso manganellati. Cosa c’entra l’underground con le buone pratiche? C’entra. C’entra molto. Perché le buone pratiche, spesso, nascono dal basso, dai movimenti, da chi spinge per migliorare la qualità della vita senza ricoprire cariche amministrative o politiche. Da chi scrive canzoni come Militant A, voce degli Assalti Frontali. Sull’area dismessa della ex fabbrica tessile Snia Viscosa, 10 mila metri quadri dove hanno lavorato negli anni migliaia di persone, si erano posate le mire della solita speculazione edilizia. Capirai! Pieno centro di Roma! Tra Termini e Porta Maggiore! Rendita Urbana. Quella che un tempo si definiva “parassitaria”. Una prassi consolidata. Protagonista indisturbato: il partito del cemento. Ma ironia della sorte, “in mezzo ai mostri de cemento” è spuntato un lago naturale, di acqua minerale. E sono state proprio le ruspe che iniziarono a scavare a provocare la formazione del lago. Volevano gettare le fondamenta di un bel centro commerciale ed invece hanno liberato l’acqua con le bollicine. I proprietari dell’area hanno cercato di rimediare, pompare l’acqua, nascondere. Ma ormai quel […]