Iraq-Siria, i 30 punti dei Wu Ming: è il PKK Kurdo che sta fermando gli islamisti dell’ISIS

Wu Ming (per esteso: Wu Ming Foundation) è un collettivo di scrittori provenienti dalla sezione bolognese del Luther Blissett Project (1994-1999), divenuto celebre con il romanzo Q, a cui sono seguiti 54, Manituana, Altai e svariati altri libri: è uscito da poco il nuovo romanzo L’Armata dei Sonnambuli.

A differenza dello pseudonimo aperto “Luther Blissett”, “Wu Ming” (“Senza Nome”) indica un preciso nucleo di persone, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000.

Giap è il loro blog, ma è anche una comunità di lettrici e lettori, ed è molte altre cose.

Immagine.GIAP

 

Il 25 agosto 2014 vi è stato pubblicato un articolo del collettivo di scrittori  secondo cui sono i/le combattenti de Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan ((in curdo Partîya Karkerén Kurdîstan, sigla PKK; in turco: Kürdistan İşçi Partisi) che stanno davvero combattendo e fermando gli islamisti  dello Stato Islamico – ISIS  in Iraq e Siria.

 Immagine.PKK

Il PKK è un movimento politico clandestino armato, sostenuto dalle masse popolari (prevalentemente agricole) del sudest della Turchia, zona popolata dall’etnia curda.

 Immagine.Partito Lavoratori Kurdistan

Lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (in arabo: الدولة الإسلامية في العراق والشام, al-Dawla al-Islāmiyya fī al-ʿIrāq wa al-Shām, a volte tradotto come Stato Islamico dell’Iraq e della Grande Siria), ufficialmente solo Stato Islamico, spesso abbreviato con l’acronimo inglese ISIL (Sigla per Islamic State of Iraq and the Levant.), ISIS (Sigla per Islamic State of Iraq and Syria oppure Islamic State of Iraq and al-Sham.), IS o in arabo: داعش, Dāʿish, è uno Stato non riconosciuto e un gruppo jihadista attivo in Siria e in Iraq.

Esso è stato proclamato – peraltro illegalmente – dal leader dell’omonimo gruppo Abu Bakr al-Baghdadi, che ha di suo arbitrio annunciato la rinascita del califfato.

Immagine.Stato Islamico

Immagine.Stato Islamico.1

ISIS è un gruppo estremista che segue la linea dura dell’ideologia di al-Qaeda e aderisce ai principi dello jihadismo globale. [Jihād, parola araba, (ǧihād in arabo: جهاد) che deriva dalla radice <“ǧ-h-d> che significa “esercitare il massimo sforzo”. La parola connota un ampio spettro di significati, dalla lotta interiore spirituale per attingere una perfetta fede fino alla guerra santa. Il termine fa riferimento ad una delle istituzioni fondamentali dell’Islam. Oggi il termine è usato in numerosi circoli come se avesse una dimensione esclusivamente militare. Per quanto questa sia l’interpretazione più comune di jihād, è degno di nota che la parola non è usata strettamente in questo senso nel Corano, il testo sacro dell’Islam. Ndr.]

Come al-Qaeda e molti altri gruppi jihadisti odierni, ISIS emerge dall’ideologia dei Fratelli Musulmani, la prima organizzazione islamista al mondo fondata nel 1928 in Egitto.

ISIS segue un’interpretazione estremamente anti-occidentale dell’Islam, promuove la violenza religiosa e considera coloro che non concordano con la sua interpretazione come infedeli e apostati.

Allo stesso tempo ISIS mira a fondare uno stato islamista orientato al salafismo in Iraq, Siria e altre parti del levante. [La salafiyya (in arabo: ﺳﻠﻔﻴـة), o salafismo, è una scuola di pensiero sunnita che prende il nome dal termine arabo salaf al-ṣaliḥīn (“i pii antenati”) che identifica le prime tre generazioni di musulmani (VIIVIII secolo). I primi segnali evidenti, e ufficiali, del mutamento ideologico e strategico del Salafismo, da movimento “riformista” e tollerante a movimento “fondamentalista”, si possono forse riscontrare in Tunisia, verso gli anni trenta del XX secolo.Ndr.]

L’ideologia di ISIS trae origine dalla branca dell’islam moderno che mira a ritornare ai primi giorni dell’islam, rifiutando le “innovazioni” più recenti nella religione che sono ritenute responsabili della corruzione del suo spirito originario.

Condanna i califfati più recenti e l’Impero ottomano per aver deviato da quello che viene chiamato puro islam e perciò ha cercato di stabilire un suo califfato.

Comunque commentatori sunniti come Zaid Hamis, ed anche mufti jihadi e salafiti come Adnan al-Aroor e Abu Basir al-Tartusi, ritengono che ISIS e altri gruppi terroristici ad esso correlati non siano minimamente sunniti, ma eretici kaharigisti a servizio di un’agenda imperiale anti islamica [Il Kharigismo è un ramo dell’Islam, distaccatosi dagli altri all’epoca del quarto califfo ʿAlī ibn Abī Ṭālib, oggi concepito nel caso in questione come eresia islamica. Ndr.].

I salafiti come gli appartenenti all’ISIS credono che solo una autorità legittimata possa intraprendere la direzione del jihad, e che la purificazione della società islamica sia prioritaria rispetto ad altre attività, come quella di combattere contro paesi non musulmani.

Ad esempio, per quanto riguarda la questione palestinese, ISIS considera Hamas, un gruppo sunnita, come apostata e senza alcuna autorità a guidare il jihad. Combattere Hamas sarà quindi il suo primo passo verso il confronto con Israele.

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Ecco le 30 considerazioni di Wu Ming, da leggere con riguardo alla guerra dell’ISIS in Iraq.

1) Un mese fa il PKK ha scompigliato le previsioni sulla guerra in Nord Iraq / Sud Kurdistan. Oggi è la principale forza anti-IS sul campo. 

1b) Per semplicità diciamo “PKK”, includendo anche la sua forza “cugina” siriana, che ha già liberato dall’IS il Kurdistan occidentale. 

2) Di questo ruolo del PKK, intorno a cui ruota gran parte delle decisioni prese in questi giorni da USA e UE, parlano tutti i media globali. 

3) Una delle chiavi per capire la situazione è proprio quel che è successo nel Kurdistan “siriano”, oggi zona libera del Rojava (il Kurdistan siriano o Kurdistan occidentale, Rojavayê Kurdistanê in Kurdo, ndr).

Immagine.Territorio ISIS.1

4) Da quasi 2 anni la guerriglia curda siriana (Unità di protezione del popolo – YPG – Yekîneyên Parastina Gel in Kurdo, nd) infligge pesanti sconfitte all’ISIS/IS, lo stesso accade da circa un mese in Iraq. 

5) Ora, provate a cercare sui siti dei giornali italiani, periodo ultimi 30 giorni, queste parole: PKK, YPG, Rojava.

 [Protezione Unità Popolare (curdo : Yekîneyên Parastina Gel; arabo : وحداتحمايةالشعب Wihdat Himayah ash-Sha’ab), comunemente conosciuto come il YPG, sono l’ala armata ufficiale del Comitato Supremo curda del Kurdistan siriano. Il gruppo ha preso una posizione difensiva, lottando contro qualsiasi gruppo che ha l’intenzione di portare la guerra civile siriana in zone abitate curde. Ndr.]

Immagine.YPG 

6) Il PKK è una forza di massa laica, socialista libertaria, femminista. In Medio Oriente. E guida una resistenza popolare all’ISIS.

7) Ci sono altre resistenze all’ISIS, episodi di rivolta e di risposta armata anche da parte di popolazioni arabe sunnite. 

8) Correttamente, le forze menzionate considerano l’ISIS il mostro di Frankenstein della guerra di Bush e della politica americana in M.O. 

9) Di questo protagonismo i nostri media non parlano. Nello scenario spettrale che dipingono, solo ISIS, gruppi filo-USA e armi USA/UE. 

10) C’è gente che fino a ieri l’ISIS manco sapeva cos’era e oggi dice che senza gli USA avanzerà la barbarie, quei popoli sono spacciati ecc. 

11) Di contro, c’è gente che non ha certo aspettato le cazzate lavacoscienza dei nostrani leoni da tastiera per sfidare (e battere) l’ISIS. 

12) Mentre PKK e compagni fermavano l’ISIS e salvavano civili, USA/UE le tenevano (tuttora le tengono) nella lista dei gruppi “terroristi”. 

13) Dal giorno stesso in cui PKK e YPG son intervenuti in Nord Iraq, diffondiamo notizie e analisi sulla situazione e sulla guerra all’ISIS. 

14) PKK e YPG sono intervenuti quando i Peshmerga curdi filo-USA si sono sbandati a Sengal e altrove di fronte all’avanzata ISIS. [la parola Peshmerga in curdo indica letteralmente un combattente guerrigliero che intende battersi fino alla morte. Ndr.]

 Immagine.Peshmerga

 La bandiera del Kurdistan che i Peshmerga utilizzano come loro emblema

15) L’ISIS era in Nord Iraq da settimane, faceva stragi, stuprava, decapitava, occupava città che poi PKK e YPG hanno liberato. 

16) Mentre l’ISIS faceva tutto questo, Obama era fermo come un paracarro. Appena PKK e YPG hanno “sconfinato”, ha annunciato bombardamenti. 

17) Ribadiamolo: di tutto questo i giornali italiani hanno scritto poco o – più spesso – niente. La controprova è facile, fate la ricerca. 

18) Dopo la morte di Foley, c’è il ricatto morale: o con gli USA o con l’ISIS! Come se gli uni non avessero colpa dell’esistenza dell’altro. 

19) Come se non esistessero forze che da tempo sconfiggono sul campo l’ISIS in totale autonomia, nel disinteresse dei ns. “falchi”. 

20) Per inciso, molti combattenti in prima linea sono donne. Cosa che fa sclerare una forza ultra-misogina come l’IS/ISIS. 

21) Ogni volta che gli USA sono intervenuti in M.O. hanno prodotto mostri sempre peggiori, ormai lo dicono molti analisti americani. 

22) Se qualcuno ancora pensa che saranno gli USA a togliere le castagne dal fuoco e riparare la situazione in Iraq, è illuso o in malafede. 

23) Dall’altra parte (ma solo in apparenza) ci sono gli idioti che hanno scambiato l’IS/ISIS per una resistenza antimperialista. 

24) L’ISIS è una forza d’invasione multinazionale che ha un progetto non di “liberazione” ma di conquista. Sono predoni capitalisti. 

25) L’ISIS, fin dal nome, è un progetto coloniale e imperialista. “Sub-imperialista”, se preferite. Non c’è liberazione nel Califfato. 

26) L’ISIS è una forza nata grazie a potenze reazionarie (regionali e globali), e aspira allo status di potenza reazionaria. 

27) L’”antimperialismo degli imbecilli” si basa sul pensiero bidimensionale: «Il nemico del mio nemico è mio amico». 

28) Ma non sempre il nemico del mio nemico è “davvero” suo nemico, e a prescindere da questo, spesso è a pari modo “mio” nemico. 

29) Pensare che per andare contro gli USA si possa essere un po’ più “teneri” con l’ISIS è un’aberrazione, chi lo pensa è un nemico, punto.

30) Di contro, chi dice che l’unico modo di essere contro l’ISIS sia appoggiare nuovi interventi USA, o ignora i fatti, o sta truffando.

 

 

 

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