Su questo stesso sito il 26 ottobre 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Il suolo consumato dal centrodestra padano”, che dava notizia delle proposta di legge della Giunta Regionale della Lombardia per il contenimento del consumo di suolo (http://vasonlus.it/?p=8385#more-8385). Sullo stesso argomento pubblichiamo ora l’articolo di Serena Righini riportato il 2 novembre 2014 su “Eddyburg” con la seguente premessa: “Come contrastare il consumo di suolo? Lasciando invariato quanto previsto dai piani rinviando ogni valutazione di tre anni. Una proposta promossa dalla Giunta lombarda, guidata dalla Lega Nord. Ciascuno ama la sua terra a modo suo. (m.b.)” Serena Righini È ripresa in questi giorni la discussione nella Commissione Territorio della Regione Lombardia sulla proposta di legge dal ridondante titolo “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato“. La proposta presentata dalla maggioranza lombarda di centrodestra getta più ombre che luci su di un tema, quello della lotta al consumo di suolo, che rischia di diventare solo uno slogan, privo di contenuti concreti, da sbandierare per una Giunta verde sempre più in difficoltà. Le percentuali di consumo di suolo in Lombardia sono allarmanti da tempo, come più volte denunciato dalle associazioni ambientaliste e dalle numerose ricerche accademiche realizzate negli anni. Gli ultimi dati, elaborati direttamente dalla Direzione urbanistica e territorio di Regione Lombardia, ottenuti dall’analisi dei Piani di Governo del Territorio approvati dai Comuni lombardi al 31/12/2013, ci dicono che le previsioni di espansione superano i 400 milioni di mq, ci sarebbero cioè, sulla carta, due città di Milano da costruire. Sarebbe stato lecito aspettarsi che un’iniziativa legislativa regionale per arginare il consumo di suolo partisse dalla gestione di questi surreali residui di piano. E invece no. L’attuale maggioranza lombarda, che si regge su un asse Lega-PDL-NCD-Fratelli d’Italia sempre più debole, è da […]