Una legge di svolta, prima legge urbanistica regionale che tutela il territorio agricolo contro il consumo di suolo

Immagine.logo Regione ToscanaSu questo stesso sito il 26 ottobre 2013 è stato pubblicato un articolo dal titolo “La Regione Toscana legifera prima dello Stato sul consumo di suolo”, che dava notizia della Delibera della Giunta Regionale della Toscana con cui era stata approvata la proposta di legge n.3 riguardante le “Norme sul governo del territorio” da sottoporre alla approvazione del Consiglio Regionale. (http://www.vasroma.it/la-regione-toscana-legifera-prima-dello-stato-sul-consumo-di-suolo/)

Il 29 ottobre 2014 il Consiglio Regionale ha approvato la proposta di legge: lo stesso giorno è stato emanato il seguente comunicato, riportato dalla Agenzia ADNKRONOS.

«Una legge di profonda svolta, e non scontata, che mette la Toscana all’avanguardia nelle politiche del governo del territorio.  

Con questa legge la Toscana potrà andare a testa alta nel dibattito nazionale e essere di esempio».

Lo ha detto in Consiglio il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, sulla nuova legge – appena approvata – sul governo del territorio, che riforma le legge urbanistica del 2005, facendo leva sul freno al consumo di nuovo suolo, sulla riqualificazione dell’esistente nei terreni urbanizzati, sulla tutela del territorio agricolo da trasformazioni non agricole, e sulla pianificazione di area vasta.

«Con l’approvazione di questa legge lungimirante che consentirà alla Toscana uno sviluppo di qualità, diamo dignità e forza alle istituzioni. La Toscana ce la fa ad andare oltre gli interessi particolari e afferma un punto di vista più alto. Nel tutelare il territorio per le prossime generazioni, sembra quasi ispirarsi a una idea di politica come ‘arte del rimedio’ secondo la formulazione di Machiavelli».

 Immagine.Enrico Rossi

Enrico Rossi

Rossi ha voluto togliersi anche un sassolino dalle scarpe. 

«Da oggi i cambiamenti di coltura si potranno fare senza licenza.  

E lo sottolineo soprattutto ai sindaci del Chianti che tante polemiche hanno fatto sul piano del paesaggio.  

Non piace a nessuno essere identificato come nemico dell’agricoltura, tanto più che oggi presentiamo una legge che il territorio agricolo lo tutela».

Anche l’assessore Anna Marson ha insistito sul fatto che «questa nuova legge pone la Toscana come innovatrice rispetto a un dibattito nazionale che vede più proposte di norme per contrastare il consumo di suolo.  

Una innovazione intesa come riforma delle regole che avvicina la Toscana alle più avanzate normative europee».

 Immagine.Anna Marson

«Il lavoro che ha portato all’approvazione di questa legge è stato lungo e dialettico – ha detto ancora l’assessore – e ha visto l’impegno di molte persone.

In questo percorso ci sono state modifiche che non hanno però inficiato l’impostazione iniziale, e sono orgogliosa che alcuni principi e dispositivi siano divenuti, come è emerso da molti degli interventi in aula, patrimonio comune». 

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Rispetto al sassolini dalle scarpe che si è voluto togliere il Presidente della Regione Toscana, non a caso uno dei primi apprezzamenti alla nuova legge urbanistica della Toscana è venuto proprio dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia) della Toscana che conferma che «Per le aree rurali la Legge sul governo del territorio è davvero una svolta. Finalmente si riconosce il valore produttivo dell’agricoltura, tutelando le aree rurali dal consumo di suolo».

E Luca Brunelli, presidente della Cia Toscana, dice che «Si apre una pagina nuova per l’agricoltura con una legge che presenta novità importanti e positive.  

Stop al consumo di suolo, semplificazioni per realizzare gli annessi agricoli, stop alla pianificazione delle coltivazioni negli strumenti urbanistici: tre grandi risultati in grado di favorire il rilancio dell’agricoltura».

Secondo Brunelli, «Questa Legge stabilisce con chiarezza che le scelte colturali ed agronomiche delle aziende sono libere e non possono essere soggette alla pianificazione urbanistica, accogliendo una proposta che è stata per anni un cavallo di battaglia della Cia Toscana.  

Finalmente si semplifica la realizzazione degli annessi e delle strutture per l’agricoltura, mandando praticamente in pensione i “piani di miglioramento”, che restano solo per alcune realizzazioni.  

Ci auguriamo che le innovazioni introdotte dalla legge trovino ora immediata e piena applicazione da parte di Comuni, Unione dei Comuni e Province».

 Immagine.Luca Brunelli

Luca Brunelli

La Cia Toscana sottolinea che «Le nuove norme sono il frutto di un confronto positivo ed intenso avviato nel 2011 tra la Regione Toscana ed il mondo agricolo, che ha visto accogliere gran parte delle proposte avanzate dalla Cia.  

Da tempo si chiedeva una disciplina che garantisse una semplificazione radicale delle procedure e per le realizzazione di manufatti funzionali all’attività aziendale, insieme ad un rigoroso contrasto alla speculazione ed alla rendita.  

Il risultato raggiunto con la nuova disciplina è positivo ed è stato reso possibile anche grazie all’integrazione forte tra l’Assessore al territorio, Anna Marson e l’Assessore all’agricoltura Gianni Salvadori.

 Immagine.Gianni Salvadori

Gianni Salvadori

Così come si deve riconoscere il ruolo importante svolto dal Consiglio Regionale, ed in particolare dai Presidenti della sesta e della seconda Commissione, Gianfranco Venturi  e Loris Rossetti 

L’approvazione della Legge sul governo del territorio, assume in questa fase un altro significato rilevante, fornendo una chiave di lettura ed un orientamento chiaro per la discussione in atto sul piano paesaggistico».

Brunelli conclude: «Concordiamo con le affermazioni del presidente Rossi, il Piano paesaggistico va approvato, in caso contrario le conseguenze per l’agricoltura sarebbero pesanti.  

Se il lavoro di revisione dei documenti del piano avviato dalla Regione si ispirerà ai principi sanciti dalla Legge sul governo del territorio, crediamo che si possa arrivare rapidamente ad approvare un Piano paesaggistico in grado di coniugare, per quanto riguarda l’agricoltura e le aree rurali, le esigenze di  tutela del paesaggio e di sviluppo dinamico e competitivo del settore.  

In questo senso l’approvazione della nuova Legge urbanistica ci consente di essere ottimisti, in quanto chiarisce in maniera netta, attraverso un atto legislativo del massimo rilievo,  la scelta della Regione di puntare sull’agricoltura come settore produttivo strategico e come asse portante dello sviluppo economico delle aree rurali».

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