I platani sono alberi monumentali e dovrebbero essere quindi protetti. Con la recente Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 recante “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. (pubblicata sulla GU n.27 del 1.2.2013) è stata introdotta, per la prima volta in Italia, la definizione giuridica di “albero monumentale”. I requisiti indicati sono i seguenti: l’albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l’albero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali; i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani; gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private. La tutela esistente relativamente agli alberi monumentali in Italia è stabilita ai sensi del vigente Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (emanato con Dlgs 42/2004 e successive modifiche) fra le quali quelle apportate dal D.lgs. 63/2008 che ha introdotto gli «alberi monumentali» nella categoria delle cose immobili, di cui alla lettera a) dell’art. 136 del Codice. Gli alberi monumentali, in quanto Beni paesaggistici a tutti gli effetti, sono, quindi, entrati a far parte del patrimonio culturale nazionale, proprio come i capolavori dell’arte umana. Su di essi, quindi può essere apposto il “vincolo paesaggistico” che ne impedisce l’alterazione o l’abbattimento. A ciò si aggiunge quanto disposto dalla legge n.10/2013 che stabilisce che: “salvo che il fatto costituisca reato, per l’abbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 100.000“. Inoltre, è applicabile l’articolo 635 del Codice penale che disciplina il reato di danneggiamento (pena dai sei mesi ai tre anni). ************************* Al Vomero di Napoli sono […]