Cosa succede a Roma Capitale

Il laboratorio “Carte in Regola” ha avviato il seguente dibattito sull’amministrazione del Sindaco Ignazio Marino e della sua Giunta.

Immagine.Carte in Regola

Le voci  di rimpasto che  hanno scandito le vicende capitoline fin dall’inizio – e nel frattempo   si sono dimessi l’assessore al Bilancio Daniela Morgante, l’assessore alla cultura Flavia Barca e, nei giorni scorsi, l’assessore allo sport Luca Pancalli – in queste ultime settimane sono tornate alla ribalta delle cronache cittadine. 

Il motivo scatenante, una grottesca storia  di 8 multe non pagate (per un accesso in centro a cui il Sindaco aveva comunque diritto), preceduta da un sondaggio sul gradimento del Sindaco  commissionato dal capogruppo del PD capitolino (ora ex) D’Ausilio, a cui si è sommata l’esplosione – quella sì davvero preoccupante – di  un profondo malessere sociale, che da Tor Sapienza si è esteso a varie parti della città. 

Alle proteste dei cittadini, più o meno pilotate dall’opposizione di destra e centrodestra, verso chi governa la città,  si sono aggiunte le durissime critiche  di esponenti del PD romano/capitolino, del  capogruppo PD al Senato Zanda e del vicesegretario nazionale Guerini

Con la richiesta, ampiamente rilanciata dai giornali,  di azzerare l’intera Giunta. 

Convinti che non spetti alle gerarchie di partito impartire diktat a un  Sindaco, candidato dal Partito Democratico, ma scelto attraverso le primarie ed eletto dal 64%  dei cittadini romani, e che non si possa giudicare l’operato di una giunta sulla base del malcontento espresso in un sondaggio, senza approfondire  ragioni e responsabilità di un – reale – malcontento diffuso, come Carteinregola facciamo quello che abbiamo sempre fatto. 

Cioè chiarezza. 

Cominciando con il fare  il  punto della situazione  sul lavoro della Giunta: quello che è stato fatto, i progetti  in corso, le difficoltà. 

Abbiamo mandato 5 domande a tutti gli assessori e pubblichiamo qui sotto le risposte che ci sono arrivate. 

L’intenzione è fare informazione e sopratutto aprire un dibattito allargato alla cittadinanza basato sui fatti e non sulle opinioni. 

Su queste risposte i  nostri gruppi di lavoro stanno già elaborando dei  contributi critici che riguardano i vari settori di cui ci occupiamo, senza fare sconti a nessuno. 

Ma pensiamo che sia venuto il momento  di inaugurare un vero confronto collettivo sul merito delle scelte e dell’operato dell’amministrazione e sulla  Roma che vogliamo costruire. 

Un confronto vero,  che lascia gli interessi, i giochi di potere e anche le chiacchiere da bar fuori dalla porta.

[Tutto questo avviene mentre ieri mattina a Roma è scattata la maxi operazione per “associazione di stampo mafioso” con 37 arresti, di cui 8 ai domiciliari, e sequestri di beni per 200 milioni. 

Un “ramificato sistema corruttivo” in vista dell’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici dal Comune di Roma e dalle aziende municipalizzate con interessi anche nella gestione dei centri di accoglienza: è quanto emerso dalle indagini del Ros che ha portato alle misure restrittive e ai sequestri da parte del Gico della Finanza. 

Le accuse vanno dall’associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e altri reati: fra gli indagati figura anche l’ex sindaco della città Gianni Alemanno, di cui è stata perquisita l’abitazione. Ndr.] 

LE DOMANDE:

  • Le cose più importanti che ha fatto finora
  • Le cose più importanti che sta per fare o sta facendo
  • Le “gatte da pelare” ereditate di cui si sta occupando
  • Le cose che vorrebbe fare (sogni nel cassetto)
  • Gli ostacoli con cui deve combattere

LE RISPOSTE DI GUIDO IMPROTA ASSESSORE AI TRASPORTI E MOBILITÀ

 Immagine.Guido Improta (2)

(21 novembre 2014)

Le cose più importanti che ha fatto finora?

PGTU. Approvato in via definitiva il Piano Generale del Traffico Urbano, un documento di cui la città aveva necessariamente bisogno considerando che l’ultimo era datato 1999 e portava la firma di Walter Tocci, Assessore ai Trasporti  della Giunta Rutelli. Tra gli obiettivi: riduzione del traffico veicolare privato; potenziamento del trasporto pubblico locale con aumento della velocità commerciale; mobilità condivisa (car-sharing, bike-sharing, car-pooling); isole ambientali in tutti i municipi; attenzione alla sicurezza stradale; incremento dell’offerta dei servizi rispetto alle infrastrutture ferroviarie esistenti. 

Metro C. Dopo aver risolto l’enorme contenzioso tra Roma Metropolitane e il Contraente Generale è stata aperta al pubblico, il 9 novembre, la prima tratta da Pantano a Centocelle. Nella primavera 2015 contiamo di arrivare sino a Lodi. 

Atac. Presentato il nuovo Piano Industriale e avviata la ricapitalizzazione aziendale grazie al trasferimento in proprietà, da Roma Capitale ad Atac, di 18 convogli Caf, per un valore complessivo di 150 milioni di euro. Rivista la governance aziendale, ristrutturato il debito, avviato il processo di razionalizzazione e potenziamento della rete bus e dei servizi al cliente, approvata la fusione per incorporazione delle società controllate Ogr Roma Srl e Atac Patrimonio Srl in Atac spa; siglati due importanti accordi sindacali sulla gestione degli esuberi dichiarati ad aprile scorso e sulla ristrutturazione della retribuzione aziendale; avviata la riorganizzazione industriale e organizzativa; raggiunto l’obiettivo di riduzione del 20% sui costi del personale dirigente e ridotto il numero dei dirigenti di 17 unità.

Car-sharing. Avviato il servizio di car-sharing a flusso libero con due operatori privati: Car2Go, con 500 auto, ed Enjoy-ENI con 600 vetture che dopo pochi mesi dall’avvio del servizio vantano oltre centomila abbonati. 

Piano Bus Turistici  Approvato in Assemblea Capitolina il nuovo regolamento per l’accesso in città di pullman e bus turistici. 

Complanari A24. Aperte il 12 aprile 2014 le quattro nuove corsie di autostrada sul tratto urbano dell’A24. In totale, oltre 20 chilometri di nuove corsie autostradali con un beneficio significativo dei tempi di percorrenza per gli spostamenti origine/destinazione del quadrante Est della città. 

Corridoio Laurentino. Aperto il primo tratto del Corridoio della mobilità Eur Laurentina-Tor Pagnotta, nel Municipio IX. Il primo tratto, di 1,5 km, da via Laurentina, angolo via dell’Umanesimo, a via Céline in cui viaggeranno tutte le 14 linee di bus che transitano su via Laurentina. 

Pista ciclabile Monte Mario/ Monte Ciocci.  A 8 anni dal progetto esecutivo, abbiamo completato e aperto al pubblico, nel mese di giugno, 5 km di pista ciclabile che in brevissimo tempo sono diventati un nuovo luogo di aggregazione sociale intergenerazionale tanto da farlo ribattezzare “Parco lineare”.

Le cose più importanti che sta per fare o sta facendo?

Entro la prossima primavera contiamo di aprire al pubblico la tratta della Linea B1 che giunge a Piazzale Jonio, presenteremo la nostra proposta di potenziamento infrastrutturale della città (soprattutto a base di tram e sistemi ettometrici) e avvieremo, in forma sperimentale, la flessibilità dei turni del servizio Taxi in modo da soddisfare meglio le esigenze dei clienti. 

Le “gatte da pelare” ereditate di cui si sta occupando?

Le più serie criticità ereditate riguardano la situazione di Atac e la costruzione della Linea C della Metropolitana.

In Atac abbiamo trovato una situazione debitoria molto pesante, con un’azienda sull’orlo del baratro. Abbiamo avviato un deciso cambio di passo, ma resta il nodo dei fondi che non arrivano dalla Regione: c’è bisogno di risorse certe, congrue, stabili e tempestive per garantire il buon esito del processo di risanamento e di rilancio dell’Azienda.

In sintesi, ecco cosa abbiamo trovato in Atac:

  • situazione economico-finanziaria gravata da un indebitamento al 30 luglio 2013 di 300 mln nei confronti delle banche, di 440 mln nei confronti dei fornitori e 470 mln nei confronti della gestione commissariale.
  • una stasi prolungata degli investimenti necessari per l’ammodernamento della struttura industriale, che ha comportato  un aumento nella vita media del materiale rotabile, per i servizi di superficie e per quelli ferroviari;
  • uno squilibrio crescente nel rapporto tra addetti diretti ed indiretti (leggasi “parentopoli”), a vantaggio della seconda categoria, generando un depauperamento delle risorse impiegate nella produzione diretta del servizio;
  • una rarefazione nelle risorse economiche messe a disposizione per il mantenimento in efficienza, che ha inciso sulla affidabilità delle infrastrutture e degli impianti;
  • un arretramento progressivo nei parametri di efficienza nel processo di erogazione del servizio;
  • L’età media della flotta di superficie di Atac pari a 9.82 anni, rispetto ad una media europea di 7 anni, ed il 61% dei mezzi con un’età superiore a tale valore: quasi 300 vetture hanno superato il ciclo di vita massima utile che si attesta sui 12 anni.
  • La flotta metro ferroviaria in esercizio sulle linee A e B e sulle ferrovie concesse gestite da Atac ha una età media superiore ai 23 anni. E’ necessaria una nuova stagione di investimenti anche per ammodernare una rete che inizia a mostrare gli anni che passano. 

Su Metro C, l’attuale amministrazione ha ereditato un accordo del 2011 che prescindeva dalla certezza sulla finalizzazione dell’opera perché di fatto, nonostante le sollecitazioni del Ministero, l’amministrazione Alemanno non aveva esercitato le prerogative di controllo e di gestione del contratto. 

Dal punto di vista della mobilità ciclabile abbiamo ereditato zero euro in bilancio e un servizio di bike-sharing fatto di zero stalli e zero biciclette funzionanti, e che riavvieremo grazie ai fondi del Prip (Piano regolatore impianti pubblicitari). 

Le cose che vorrebbe fare (sogni nel cassetto)?

Sogno una migliore capacità di dialogo tra i diversi attori coinvolti, Comune, Regione e Governo che porti queste Istituzioni a fare fronte comune per migliorare il sistema trasportico e la qualità della vita dei cittadini. Sarebbe, in questo modo, più semplice aumentare l’offerta di trasporto pubblico ad infrastrutture esistenti, sfruttando ad esempio le otto ferrovie regionali, e gli 80 km di binari, che transitano sul territorio della capitale e favorendo l’integrazione tra il trasporto su gomma e quello su ferro. 

Un altro sogno nel cassetto è quello di azzerare il Pup, Piano Urbano Parcheggi, e i relativi 300 parcheggi in esso previsti, per individuarne 40 effettivamente utili per la mobilità cittadina e per le esigenze dei romani e delle romane.

Gli ostacoli con cui deve combattere?

Ci troviamo a battagliare quotidianamente contro la mancanza di assunzione di responsabilità, sia da parte della politica che della pubblica amministrazione, e contro il malaffare , che si traduce in una inefficienza e in un rallentamento dell’azione pubblica. 

Altro ostacolo alla nostra azione di governo è la caratteristica, prettamente italiana, di non riconoscere i risultati ottenuti. Un esempio su tutti: abbiamo inaugurato la prima tratta della Linea C, Pantano-Centocelle, un momento atteso da anni da migliaia di cittadini del quadrante sud-est della capitale. Nonostante l’entusiasmo dei residenti e una linea che ha viaggiato con regolarità per tutta la giornata (e sinora in tutti i giorni di esercizio) è bastato un piccolo e unico stop di 3 minuti alle 6 del mattino del 9 novembre per far titolare a gran parte dei quotidiani del giorno dopo: “Metro C subito Ko” o “Flop Metro C”. 

Brutto virus quello di sminuire il lavoro fatto invece di provare ad aiutare a fare meglio.

LE RISPOSTE DI ESTELLA MARINO ASSESSORE ALL’AMBIENTE E AI RIFIUTI E ALL’AGROALIMENTARE

 Immagine.Estella Marino.1

Rifiuti

Le cose più importanti fatte finora:

  • Chiusura della discarica di Malagrotta.
  • Estensione del nuovo modello di raccolta differenziata supportata dalla raccolta spinta dei rifiuti ingombranti sul territorio con domeniche ecologiche, progetto RomaRiusa, RiciclaCasa con ritiro gratuito a casa e al piano abitazione, Isole ecologiche mobili.
  • Nuovo corso AMA (nuovo CDA, management assessment e definizione di responsabilità in base alle competenze, Macro e Micro-struttura aziendale, pubblicazione online di curricula e retribuzioni, riduzione delle retribuzioni dei dirigenti e definizione degli obiettivi da conseguire, avvio dei corsi di formazione per tutti i dipendenti, lotta all’assenteismo). 

Le cose più importanti in arrivo:

  • Nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e AMA (il precedente in proroga risale al 2003/2004) rinnovato e aggiornato con il contributo dei Municipi.
  • Decentramento di funzioni e capacità di intervento con apertura di uffici AMA sul territorio all’interno delle sedi municipali.
  • Attivazione del “Nucleo operativo Corporate” di AMA, un’unità composta da 100 risorse tra monitoratori, agenti accertatori e dipendenti AMA a rotazione (Dirigenti, Quadri e impiegati direttivi) per monitorare lo stato del decoro cittadino, individuare e risolvere tempestivamente le criticità, attivare un dialogo con l’utenza. Rinnovo delle “Squadre di pronto intervento”, 30 squadre (2 per Municipio) giornalmente impegnate a risolvere i disservizi sul territorio, sulla base delle segnalazioni effettuate direttamente dai diversi Municipi cittadini.
  • Pubblicazione online dell’Anagrafe pubblica dei rifiuti.

Le “gatte da pelare” ereditate di cui ti stai occupando:

  • Assenza di impiantistica per il trattamento della raccolta differenziata (stiamo portando avanti la localizzazione delle aree per eco-distretti, la progettazione di impianti, la partecipazione a programmi internazionali per finanziare sperimentazioni e innovazioni tecnologiche).
  • Impianto per il trattamento meccanico-biologico di AMA in via Salaria troppo interno al centro abitato (stiamo lavorando alla chiusura e alla riconversione dell’impianto durante il 2015).
  • Sostanziale mancanza di centri di raccolta dei rifiuti speciali e ingombranti sul territorio, le “isole ecologiche”: ne abbiamo ereditato 13, oggi sono 14, ne servirebbero almeno 100 (una ogni 20-30 mila abitanti), stiamo lavorando con i presidenti di municipio per individuare le aree idonee ad ospitarne di nuove e la possibilità di riattivare vecchi siti abbandonati. 

Le cose da fare (i sogni nel cassetto):

  • Decentramento e migliore reattività di AMA con squadre di intervento immediato sul territorio e gestione trasparente delle segnalazioni dei cittadini.
  • Allineamento delle performance di costo ai valori di riferimento del mercato e riduzione dei costi a carico dei cittadini.
  • Sistemi incentivanti e di scontistica progressiva per i cittadini, legati alla raccolta differenziata per le singole utenze per premiare i comportamenti migliori.
  • Sistema integrato di gestione del ciclo dei rifiuti improntato al recupero e alla valorizzazione delle materie sul modello “End of waste”. Costruzione degli impianti necessari al trattamento dei materiali differenziati con la possibilità di sfruttare i ricavi dall’immissione sul mercato delle materie prime-seconde.
  • Ampliamento delle competenze e delle funzioni di AMA a sostegno delle pratiche di sostenibilità ambientale. 

Gli ostacoli sul percorso:

  • Diffusione sul territorio di micro-circuiti di traffico di rifiuti (dai materassi ai sanitari) ed errate pratiche di conferimento (stiamo lavorando in accordo con la Polizia Locale e le forze dell’ordine sul territorio per monitoraggio e interventi insieme ai vigili accertatori di AMA).
  • Azienda di raccolta screditata e con il morale dei dipendenti calpestato da passate pratiche di favoritismi e idea diffusa di diffidenza verso gli operatori e l’impiantistica di trattamento dei rifiuti.
  • Situazione finanziaria ereditata da AMA, l’azienda si è gravata negli anni passati di un forte indebitamento nei confronti delle banche e di una forte esposizione nei confronti dei fornitori che il nuovo CDA sta affrontando con politiche mirate di riduzione dei debiti per recuperare quanto più possibile dei capitali che ogni anno destiniamo in oneri finanziari (per coprire il debito).

Verde e alberature 

Le cose più importanti fatte finora:

  • Linee guida per la gestione degli alberi di proprietà pubblica: elaborazione di un nuovo modello (che prevede interventi tecnici, monitoraggio, sorveglianza, pronto intervento H24 per 365 giorni/anno) e di uno specifico quadro economico a 10 lotti (7 per i municipi, 3 per le ville storiche).
  • Progetto “Dona un albero” (http://goo.gl/Q2KdF8).
  • Linee guida in materia di adozioni di aree verdi di Roma Capitale (44 aree già adottate per un totale di circa 525 mila mq e altrettante richieste in lavorazione).
  • Linee guida in materia di adozioni di aree cani di Roma Capitale.
  • Regolamento per orti e giardini urbani di Roma Capitale.
  • Aggiornamento del censimento del verde a settembre 2014: censite 1.555 aree verdi per un totale superiore ai 40 ettari di verde; aggiornamento censimento alberature cittadine: censiti oltre 330 mila alberi.
  • Restauro e riqualificazione (Programma Arcus) di: Villa Aldobrandini, Villa Celimontana, Giardino S. Andrea al Quirinale, Villa Carpegna, Giardino del Quirinale, Villa Sciarra 

Le cose più importanti in arrivo:

  • Regolamento del Verde e del Paesaggio urbano + elaborazione del documento per i Principi e criteri per la gestione e la valorizzazione del verde urbano e del paesaggio di Roma Capitale.
  • Sistemazione e rifacimento degli arredi e delle aree ludiche per bambini all’interno delle aree verdi.
  • Progetti di riqualificazione per Villa Borghese (2 progetti) e Villa Pamphilj (2 progetti), progettazione lavori di riqualificazione per: Villa Fiorelli, Parco Nemorense, Parco della Caffarella.
  • Verifiche fitostatiche su alberi a rischio e interventi fitosanitari.
  • Nuovi modelli per la sponsorizzazione e il partenariato pubblico-privato per la gestione e la valorizzazione degli spazi verdi e la collaborazione con i cittadini. 

Le “gatte da pelare” ereditate di cui ti stai occupando:

  • Riordino e risoluzione dei problemi relativi ai singoli Punti verde qualità, infanzia, ristoro, la cui gestione (avviata quasi due decenni fa), dopo il periodo iniziale, ha determinato gravi problemi soprattutto di natura economico-finanziaria e tecnica (sono in corso indagini e provvedimenti della Magistratura su alcuni PVQ). È stato costituito un ufficio di scopo con le professionalità tecniche necessarie alla valutazione e risoluzione dei problemi trovati.
  • Accentramento quasi totale (con la sola esclusione del Municipio X) delle competenze e delle risorse per gli interventi in materia di verde: dalle grandi ville storiche ai giardini di quartiere fino alle singole aiuole spartitraffico gestite in maniera centrale da Roma Capitale.
  • Forte stato di stress e depressione degli alberi cittadini sottoposti a sollecitazioni diverse dal loro ambiente originario che ne riducono il periodo di vita e necessitano di preventivi interventi mirati di controllo, monitoraggio e cura. 

Le cose da fare (i sogni nel cassetto):

  • Graduale decentramento delle funzioni, delle risorse economiche e del personale specializzato sulle materie del verde cittadino con la possibilità per i Municipi di gestire il verde di prossimità per aree fino ai 5 mila mq.
  • Graduale e completa ripiantumazione, con essenze idonee, degli alberi giunti a fine ciclo-vita, gravemente danneggiati o in stato di non completa sicurezza sul territorio di Roma Capitale, iniziando dalle alberature stradali e inserite all’interno delle strutture scolastiche e proseguendo fino agli alberi di parchi e ville storiche.
  • Gestione e valorizzazione del verde urbano come Grande Opera della Natura che a parità di attenzione e manutenzione delle grandi infrastrutture è in grado di assolvere a funzioni vitali per la qualità della vita urbana, da quelle ambientali e di equilibrio a quelle ludiche. 

Gli ostacoli sul percorso:

  • Costante riduzione dei fondi per la gestione e la manutenzione del verde cittadino (che ha visto il punto più basso nel 2013). Siamo impegnati a risollevare gli investimenti ambientali (come avviene in piccola parte con il bilancio per il 2014) e a trovare nuove formule di partecipazione e coinvolgimento con sponsorizzazioni e partnership per valorizzazione e la cura per patrimonio verde.
  • Costante riduzione del personale specializzato del Servizio Giardini di Roma Capitale. Nel 1995 Roma poteva contare su 1.200 giardinieri, oggi sono meno di 350 per un patrimonio verde che supera i 4 mila ettari sul territorio di Roma Capitale. 

Agroalimentare

Le competenze dei comuni in materia di agroalimentare sono limitate, ma ugualmente questa Giunta ha voluto fortemente una delega specifica per questo settore fondamentale per l’economia e il tessuto sociale del territorio. La cosa più importante che stiamo portando avanti al riguardo, infatti, è proprio l’opera di sensibilizzazione, informazione, comunicazione e racconto del della straordinaria ricchezza economica, sociale e ambientale dell’Agro Romano. È un modello che incrocia i temi della biodiversità e della valorizzazione culturale, del recupero paesaggistico e dell’inclusione sociale, della tradizione eno-gastronomica e della creatività con la quale le aziende agricole del territorio, sempre più numerose e guidate da giovani agricoltori, reinventano la tradizione stessa e la inseriscono in percorsi turistici, didattici, ludici e ricreativi. 

Per questo motivo citiamo tra le cose più importanti:

  • la collaborazione all’attivazione del Progetto “Roma Città da Coltivare” con l’avvenuta consegna dei primi 4 lotti di terre pubbliche a realtà agricole del territorio e altri 4 lotti messi a bando per continuare in questo percorso di recupero e rilancio delle terre pubbliche di Roma Capitale;
  • la collaborazione per l’avvio della sperimentazione nelle scuole del territorio del primo progetto di mensa scolastica “a km zero” di una città metropolitana: un menù prodotto in una zona distante meno di un km dalla scuola e servito entro la giornata;
  • l’attività di coordinamento con la Regione per le iniziative per EXPO2015: il tema “Nutrire il pianeta. Energie per la vita” sarà sviluppato attraverso 8 grandi percorsi tematici, dislocati in numerosi punti della città dalle periferie al centro, che faranno da timoni per orientare le scelte dei prodotti e definire meglio l’identità e i valori del nostro territorio.

Tre temi trasversali alle deleghe ai quali lavoriamo fin dall’inizio sono: 

  • l’attività di regolamentazione nelle singole questioni per amministrare in maniera trasparente e coordinata (dai tanti regolamenti che non esistevano all’aggiornamento degli esistenti);
  • l’inclusione e la partecipazione attiva di Roma Capitale ai grandi network internazionali di collaborazione e azione politica per lo scambio di buone pratiche e il finanziamento di progetti (come la partecipazione alle reti C40, ICLEI, il lavoro con il Patto dei sindaci per il Piano d’azione per l’energia sostenibile, l’inclusione tra le 100 città resilienti a livello globale del programma promosso dalla Rockefeller Foundation);
  • la collaborazione e l’interazione tra le diverse competenze e deleghe dell’amministrazione capitolina per una migliore e più incisiva opera sul territorio (come il riassetto delle deleghe sulla ciclabilità, la cabina di regia per il Tevere e gli interventi a favore dell’equilibrio idrogeologico della città).

Sul versante Tutela e benessere animali, tra le azioni avviate o portate a termine:

  • inaugurazione dell’Oasi Felina di Porta Portese (maggio 2014) dopo i lavori di ristrutturazione durati più di un anno
  • avvio del procedimento pubblico per mettere a bando la gestione delle strutture di Roma Capitale che ospitano cani e gatti (Canile della Muratella, Canile di Vitinia, Canile di Ponte Marconi, Oasi Felina di Porta Portese)
  • percorso di revisione del “Regolamento di Roma Capitale per la tutela e il benessere degli animali” insieme alle associazioni di settore
  • avvio del Progetto Adozioni in aree cani per individuare aree idonee in ciascun Municipio per la realizzazione di giornate delle adozioni
  • prossime azioni concordate con la Regione Lazio riguarderanno l’avvio di programmi di prevenzione del randagismo, microchippatura e aumento delle sterilizzazioni degli animali
  • azione conoscitiva delle strutture pubbliche che ospitano cani e gatti nel territorio comunale e delle relative autorizzazioni per: verificare e garantire, attraverso il rispetto delle norme vigenti, un soggiorno dignitoso e rispettoso della salute degli animali; verificare e provvedere alla sussistenza dei requisiti necessari per mettere a bando la gestione delle strutture attraverso procedura pubblica e, ove necessario, determinare gli importi e richiedere i finanziamenti necessari agli interventi di adeguamento e messa a norma delle strutture. 

 

LE RISPOSTE DI PAOLO MASINI ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI E ALLE PERIFERIE

 Immagine.Paolo Masini

(1 dicembre 2014)

Le cose più importanti che ha fatto finora

Parto dall’ultima cosa: non perché sia la più importante, ma perché da l’idea di un metodo, quello della collaborazione per il bene comune. Magari fa fatica a finire sui giornali, ma è capace di cambiare la vita concreta dei cittadini. Nel caso specifico, dopo vent’anni di attesa, e grazie ad una sinergia costante con i municipi, i consorzi ed Acea, venerdì scorso siamo riusciti a dare avvio al programma che in meno di due anni porterà fogne ed acqua potabile al quadrante intorno a Tragliatella (depuratore e completamento della rete fognante). Un successo fatto di concretezza, collaborazione e rispetto degli impegni. 

Poi ci sono questioni più strutturali, che non solo cambiano la città, ma anche la mentalità di chi la vive e di chi vi opera. Per esempio, il nuovo regolamento scavi, ovvero le norme che regolano gli scavi ad opera delle società di sotto-servizi. Abbiamo rivoluzionato il tradizionale approccio “asservito” mettendo criteri invece estremamente chiari e rigidi: ripristini più veloci, controlli affidati ad enti terzi, multe salatissime, blocco delle autorizzazioni per chi infrange le regole. Basta con i rattoppi modello Frankestein: le strade di Roma sono un bene comune. 

Ma la cosa forse più importante è un dato difficilmente quantificabile, ma evidente ai cittadini e agli operatori: da un anno e mezzo nel settore in cui opero le parola d’ordine che informano il lavoro quotidiano sono sviluppo, legalità e trasparenza. 

Le cose più importanti che sta per fare o sta facendo

Il mio motto è: alzare l’asticella. E lo stiamo applicando dappertutto, anche nelle grandi gare che dobbiamo gestire. Dopo la fondamentale opera di risanamento durata un anno e mezzo e con le risorse finalmente disponibili, a fine anno potremmo bandire la nuova gara per la manutenzione delle strade. Un’altra rivoluzione. Un esempio su tutti: gli interventi sul manto stradale non saranno più esclusivamente emergenziali ma verranno programmati attraverso il PMS (Paviment Management System), ovvero una mappatura tridimensionale delle le strade, che ci potrà dire quale sia effettivamente lo stato della pavimentazione e conseguentemente intervenire in maniera scientifica, evitando il rischio sempre presente di asfaltature ‘elettorali’. E poi, finalmente, nel 2015 verrà bandita la cosiddetta “Gara calore” – la gara per il riscaldamento degli edifici pubblici – basata su un criterio ribaltato: basta luci accese di notte e finestre aperte di inverno. I fornitori dell’energia verranno pagati in base al risparmio – in termini di consumi ed emissioni – che riusciranno a perseguire. E infine, con la collaborazione di Acea, siamo pronti a far partire il cosiddetto “Piano LED”, un progetto che, con i suoi 200.000 punti luce, si colloca come fra i più grandi interventi a livello mondiale e migliorerà enormemente la qualità dell’illuminazione delle nostre strade. Come sarà pagato? Con i risparmi che le nuove lampade e i nuovi ‘sistemi intelligenti’ permetteranno. 

Le “gatte da pelare” ereditate di cui si sta occupando

Sicuramente un lavoro certosino ma fondamentale è stato quello di capire lo stato dell’arte dei consumi. Mi spiego meglio. Roma Capitale ha una serie di contratti (illuminazione, riscaldamento, acqua, etc) che non riescono ad essere debitamente controllati. Attraverso sistemi di monitoraggio ‘social’ ovvero condivisi con la cittadinanza, l’attivazione delle centrali di controllo dei contratti, la sinergia con gli enti di ricerca, stiamo mettendo a posto questa che dovrebbe essere una banalità, la prima regola in ogni casa, e invece ad oggi è l’eccezione: sapere quanto e come stiamo consumando.

Le cose che vorrebbe  fare (sogni nel cassetto)

In questo particolare periodo storico, a fronte di un drammatico impoverimento delle casse pubbliche, siamo quotidianamente di fronte ad una grande ricchezza in termini di partecipazione e di disponibilità a “dare una mano”, aiutare le istituzioni pubbliche a prendersi cura della città. A Roma c’è tanta energia in questo senso, tante associazioni, gruppi spontanei, comitati o singoli cittadini che portano avanti meravigliose esperienze di responsabilità civica, soprattutto in periferia. Ecco: vorrei che tutte queste persone trovassero nelle istituzioni porte aperte, disponibili e reattive invece di portoni chiusi, di cui sono magari sono state buttate le chiavi. Il mio sogno, per tornare alla domanda, è che anche Roma – sull’esempio di Bologna – si doti di un Regolamento per la cura condivisa dei Beni Comuni. 

Gli ostacoli con cui deve  combattere

Il primo grande ostacolo è quello di una suddivisione delle competenze all’interno della macchina amministrativa che rispecchia troppo spesso più il sedimentarsi di antichi interessi di potere, che le effettive esigenze della Città. E questo le persone non lo possono e non lo vogliono accettare. Ed è giusto così. Penso ad esempio al numero esagerato delle stazioni appaltanti che implicano un insensato innalzarsi dei costi per la collettività, il moltiplicarsi dei criteri e delle complicazioni per l’operatore economico e il conseguente imperversare del meccanismo non scritto delle ‘mediazioni’. Quando abbiamo sottoscritto ad inizio consiliatura il Patto per lo Sviluppo, la Legalità e la Trasparenza delle Opere Pubbliche, il Sindaco prese l’impegno di arrivare alla stazione unica appaltante. E’ un impegno dal quale non dobbiamo recedere. 

Ma, in generale, l’ostacolo principale che ho trovato nel mio lavoro quotidiano è quello della stanchezza: ci sono tante persone ottime, capaci e competenti nell’amministrazione ma stanche di spingere l’immobile pachiderma della burocrazia. Ridare coraggio e speranza a queste risorse preziose per la Città è stato forse il mio impegno e il mio successo più grande. Pignatone alla conferenza Programmatica del Pd ha citato una frase semplice e illuminante di Falcone: “Possiamo sempre fare qualcosa”. Io non smetterò mai di farla quotidianamente mia.

LE RISPOSTE DI LUCA PANCALLI ASSESSORE ALLA QUALITÀ DELLA VITA, ALLO SPORT E AL BENESSERE (DIMISSIONARIO)

Immagine.Luca Pancalli

(1 dicembre 2014)

“COSE FATTE”

Le cose più importanti fatte finora:

  1. Sono stati riavviati una serie cospicua di procedimenti che risultavano “dormienti” e che necessitavano di adeguate e tempestive soluzioni. A mero titolo esemplificativo si citano:
  • Impianto di Via Fiume Giallo (Torrino), in concessione alla ASD Consorzio Eur Torrino: dopo anni di abbandono e di degrado sono iniziati i lavori per la ristrutturazione dell’impianto;
  • Impianto di Via del Balzaretto: impianto realizzato come opera a scomputo e, pertanto, di competenza municipale. La precedente Giunta era in procinto di assegnare l’impianto ad una Federazione Sportiva ma l’assessorato ha scelto la soluzione di “restituire” l’impianto stesso al Municipio XII, perfezionando la procedura per la relativa classificazione e la conseguente consegna;
  • Impianto sportivo Via Boemondo, 7 (in concessione a Consorzio Artiglio s.r.l.), per il quale è stato approvato il progetto e ci si appresta ad iniziare i lavori
  • Impianto sportivo di Via di Bravetta (concessionario s.s.d. Juventus nuoto Roma): impianto che sorge su un’area la cui proprietà è a metà tra la Provincia di Roma e Roma Capitale. La situazione che si protrae da parecchi anni, è in procinto di essere risolta grazie ad un accordo tra Roma Capitale e Provincia di Roma che prevede la compensazione di aree tra i due Enti.
  1. Impianto sportivo Nando Martellini – Caracalla: reperite risorse economiche (circa 340 mila euro) per il rifacimento della pista di atletica. Tale importante operazione è stata condivisa con il “popolo dei runners” che frequentano lo storico impianto, e con il presidente della Commissione trasparenza e razionalizzazione della spesa, On. Daniele Frongia del gruppo consiliare M5S;
  2. In accordo con la Provincia di Roma è stata individuata un’area alla Federazione Pugilistica Italiana per la realizzazione di un impianto sportivo dedicato al pugilato, disciplina al momento priva di una “casa” a Roma;
  3. Avviato programma di riscossione elettronica (attraverso bollettino mav) dei canoni di concessione degli impianti sportivi comunali e conseguente verifica del pagamento. Precedentemente esisteva soltanto un sistema di controllo e rendicontazione cartaceo;
  4. Risolta la problematica legata alla liquidazione del Comitato dei Mondiali di Nuoto – Roma 09 attraverso l’adesione al verbale di accertamento presentato dall’Agenzia delle Entrate. Ciò ha scongiurato un lungo e oneroso contenzioso con l’Agenzia delle Entrate che avrebbe certamente comportato un ingente impiego di risorse economiche da parte di Roma Capitale e permetterà di concludere la fase della liquidazione in tempi ragionevolmente brevi.
  5. In data 23 ottobre 2014, su impulso e proposta dell’Assessorato, è stato siglato il protocollo d’intesa tra Roma Capitale e la FIMMG finalizzato ad una partnership attiva riguardante una serie di progetti tesi a modificare gli stili di vita dei cittadini romani per una migliore qualità della vita;
  6. In data 11 novembre 2014 è stato presentato il progetto ABQ (che si compone di 7 progetti specifici con una ricaduta diretta sul territorio e la cui realizzazione avverrà mediante affidamento a seguito di procedure di evidenza pubblica), ovvero azioni e attività riguardanti la delega alla Qualità della vita
  7. Supporto alla FGCI e coordinamento con gli altri Assessorati e l’Ufficio di Gabinetto del Sindac per la produzione della documentazione per il dossier di candidatura di Roma come sede dei Campionati Europei di calcio 2020. Dossier che è stato valutato positivamente dalla UEFA che il 19 settembre u.s. ha ufficializzato l’assegnazione a Roma di quattro gare, tra cui una dei quarti di finale.
  8. Predisposizione, in condivisione con le commissioni Sport e scuola e con il Dipartimento Sport del nuovo regolamento delle palestre scolastiche. Il regolamento è in procinto di essere trasmesso al Segretariato – Direzione Generale e alla Ragioneria Generale, ad opera delle commissioni congiunte Sport e Scuola, per le opportune valutazioni e per il proseguo di competenza;
  9. Roma Capitale nel mese di febbraio 2014 ha ospitato il prestigio evento FIFA World Cup Trophy Tour, ovvero il Tour della Coppa dei Mondiali in tutti i Paesi organizzatori della Coppa del Mondo. In tutte le passate edizioni il prestigioso Trofeo veniva esposto nella Piazza principale della città ospitante per essere ammirato dai cittadini. Per la prima volta, su proposta dell’Assessorato, la prestigiosa coppa è stata oggetto di un Tour nelle periferie romane, e più precisamente nel quartiere Don Bosco e in quello di Corviale. Ciò ha permesso di stringere un accordo tra Roma Capitale e la Coca cola spa, partner commerciale dell’evento, affinché quest’ultima finanziasse con una cospicua somma il completamento dell’impianto sportivo denominato “Campo dei miracoli”, inserito nel progetto “calcio sociale”, fiore all’occhiello del progetto di riqualificazione del quartiere Corviale.
  10. Presentazione della candidatura di finanziamento nell’ambito del programma dell’Unione Europea “Erasmus +”

“Gatte da pelare ereditate”

  1. Ippodromo delle Capannelle: realizzazione della pista di Trotto con relativa risoluzione dell’annoso e delicato problema del comparto del trotto romano, connesso alla chiusura dell’ippodromo di Tor Di Valle (area sulla quale dovrà sorgere il nuovo stadio delle A.S. Roma). Questione risolta: Aperta pista del trotto e in procinto di approvare progetto di illuminazione per consentire le corse in notturna.
  2. impianto di rugby Tre Fontane: gestione della problematica relativa ad un bando di assegnazione in concessione e conseguenti ricorsi. Questione risolta: in procinto di consegnare l’impianto ai legittimi concessionari vincitori del bando conseguente a ricorso dapprima al TAR e successivamente al Consiglio di Stato;
  3. Impianto Tor di Quinto (luogo dove è stato ucciso recentemente il tifoso del Napoli Ciro Esposito): annosa e delicatissima vicenda derivante da una serie di occupazioni abusive. Questione in procinto di essere risolta: fissato lo sgombero.
  4. Stadio Flaminio: la CONI servizi ha manifestato la volontà di riconsegnare l’impianto a Roma Capitale, volontà già espressa nel 2012. A seguito di ciò l’Assessorato si è adoperato per individuare un idoneo soggetto in grado di gestire l’impianto, i cui costi annui sono elevatissimi, e soprattutto di presentare un progetto di ristrutturazione adeguato all’importanza dell’impianto, e ha pertanto ritenuto che la FIGC potesse essere il soggetto idoneo a gestire provvisoriamente lo stadio. Le note vicende in cui è stata coinvolta la Federcalcio e il conseguente cambio di governance federale, hanno impedito il perfezionarsi della consegna dello Stadio. Allo stato siamo in attesa della risposta definitiva da parte della Federcalcio (che si è riservata di decidere alla luce di ulteriori valutazioni) ma, esiste già altro soggetto seriamente interessato a gestire e ristrutturare l’intero impianto e che è disponibile a partecipare ad un bando pubblico. Nel frattempo la Coni servizi ha doverosamente chiuso l’impianto per inagibilità e, conseguentemente, intimato di uscire a tutti i soggetti (società sportive) che svolgevano la loro attività all’interno dell’impianto. L’assessorato si è prodigato a lungo ed è riuscito con successo ad individuare una sede alternativa sia per la società di pugilato che di scherma;
  5. “Colli d’Oro” – area in concessione alla SS Lazio Pallavolo: area sulla quale non è mai stato realizzato l’impianto previsto e, pertanto, oggetto di costante e crescente degrado e pertanto, di continue rimostranze dei comitati di quartiere. Questione in procinto di essere risolta: avviata procedura di revoca dell’area. L’obiettivo dell’assessorato, condiviso con la presidenza del XV municipio, è ripristinare il parco e restituirlo alla cittadinanza;
  6. Impianto Vigne Nuove di P.le Ennio Flaiano: delicatissima vicenda legata all’assegnazione diretta dell’impianto in questione alla Polisportiva “Delle Vittorie” avvenuta ad opera della precedente Amministrazione, a titolo di compensazione e parziale risarcimento, derivante da altre vicende nelle quali erano coinvolte l’Amministrazione Capitolina e la stessa Polisportiva Delle Vittorie. Questione in procinto di essere risolta: il bando pubblico sarà emanato entro la prima metà del mese di gennaio 2015.
  7. Predisposta la bozza di lavoro per la creazione di un fondo patrimoniale immobiliare nel quale far confluire gli impianti sportivi comunali. Tale eventuale soluzione mirerebbe a semplificare il rapporto tra i concessionari e Roma Capitale e, al contempo, realizzare una plus valenza sul valore patrimoniale dei beni. Inoltre questa soluzione sgraverebbe l’Amministrazione Capitolina dalla ingentissima esposizione economico/finanziaria derivante dalle garanzie fideiussorie prestate all’atto della sottoscrizione dei contratti di mutuo tra i concessionari e gli istituti di credito. La proposta, discussa sommariamente in Giunta qualche mese fa, è stata condivisa con l’assessore Scozzese dalla quale siamo in attesa di ricevere eventuali osservazioni prima di trasformare la proposta in una memoria di Giunta.

Cose importanti che sto facendo/sto per fare 

  1. Emanazione dei seguenti bandi:
    1. Bandi per l’utilizzo delle risorse economiche a disposizione dell’Assessorato per i progetti relativi alla qualità della vita;
    2. Bandi per l’utilizzo delle risorse economiche a disposizione dell’Assessorato per i progetti relativi alla promozione sportiva;
    3. Bandi per l’assegnazione dei seguenti impianti sportivi comunali:
  • impianto delle Vittorie – P.le Ennio Flaiano;
  • piscina di Via Taverna;
  • Galoppatoio di Villa Ada;
  • Stadio Giannattasio – Stella Polare;
  • Stadio Nando Martellini – Caracalla. 

Si precisa che i bandi riferiti agli impianti sono stati predisposti tenendo conto delle prescrizioni pervenute da parte del Segretariato – Direzione Generale, ovvero seguendo anche la normativa riguardante gli appalti pubblici e non solo il regolamento sull’impiantistica sportiva del Dipartimento (Delibera consiliare n. 170/2002 e successive modifiche), così come, invece, è sempre avvenuto in passato. Ciò ha comportato un impiego di risorse notevolmente maggiore ed un sensibile allungamento dei tempi; 

  1. Avviato, in accordo con i comandi della Polizia Municipale, un programma di razionalizzazione e gestione sostenibile dei grandi eventi sportivi della Capitale. A tal riguardo si è completamente invertito il metodo finora utilizzato: prima si concorda con la Polizia Municipale, gli organizzatori e gli altri soggetti interessati (atac ecc.) il percorso e le modalità e successivamente si indice la Conferenza dei Servizi. Ciò, ovviamente, permette di individuare le formule migliori affinché il grande evento sia il più possibile compatibile con le esigenze della città. A titolo esemplificativo si cita la Mezza Roma Run, gara podistica tradizionalmente organizzata nel quadrante nord della capitale (Ponte Milvio e zone limitrofe) che per la prima volta, su richiesta dell’Assessorato si svolgerà nel territorio del V Municipio, prevedendo anche due passaggi su Via Giorgio Morandi, teatro dei noti episodi di cronaca dell’ultimo periodo. Ciò per contribuire, limitatamente a quanto di competenza dell’Assessorato, al rilancio di questa porzione di territorio. 
  2. Avviato, in accordo con gli organizzatori di eventi sportivi (in particolar modo corse podistiche e gare ciclistiche) un percorso che conduca gradatamente a delocalizzare alcuni eventi verso le periferie ( soprattutto quelle del quadrante est), per una duplice ragione: “colorare” le periferie più disagiate con eventi positivi e decongestionare le zone della città rinomatamente più interessate ad eventi del genere; 
  3. “LO SPORT PER LO SPORT”: ovvero un accordo sancito tra l’assessorato e gli organizzatori dei grandi eventi sportivi (Maratona di Roma, Gran Fondo Campagnolo di ciclismo, mezza maratona Roma Ostia, concorso ippico di Piazza di Siena, Torneo di Rugby 6 Nazioni ecc. ecc.) attraverso il quale, i Grandi eventi, che per definizione impattano notevolmente sulla città, “risarciscano positivamente” la stessa e i cittadini mediante la riqualificazione di campetti sportivi (playground) dislocati nelle periferie. Il primo intervento concreto riguarderà un playground di Ostia, la cui riqualificazione si renderà possibile grazie al contributo degli organizzatori della Granfondo di ciclismo; 
  4. Predisposti ed in procinto di essere emanati i bandi pubblici per l’utilizzo delle risorse economiche a disposizione dell’Assessorato; 

Le cose che vorrei fare (sogni nel cassetto)

  • Accettazione della candidatura alle Olimpiadi 2024
  • Individuare una soluzione definitiva all’annosa vicenda legata alle cosiddette “Vele di Calatrava”
  • Aumentare sensibilmente la piattaforma dei cittadini romani che si dedicano ad attività motorie 

Gli ostacoli con cui devo combattere

Carenza di personale e di dotazioni strumentali derivanti dal fatto che negli ultimi 20 anni la delega allo sport non era stata affidata ad un Assessorato

L’Assessorato alla qualità della vita sport e benessere, pertanto, all’atto di insediamento era completamente sprovvisto sia di uffici ed arredi che di personale. Per i primi quattro mesi abbiamo avuto una sede provvisoria (14 persone, compreso l’Assessore, divise in tre stanze), dopo di che ci sono stati assegnati e consegnati gli attuali uffici (le linee telefoniche sono state attivate a metà novembre). 

In data 31 dicembre 2013 il dipartimento, inoltre, ha perso definitivamente ben 11 unità (i cosiddetti interinali) che ricoprivano ruoli rilevanti all’interno degli uffici (protocollo, economato, ufficio del personale ecc.), senza che gli stessi venissero in alcun modo rimpiazzati; in data 30 maggio, con un preavviso di una settimana scarsa, la nostra addetta stampa, per motivi di carattere tecnico amministrativo, è stata trasferita in altro ufficio dell’amministrazione con diverse mansioni. Tale figura, a tutt’oggi, non è mai stata sostituita. In data 9 luglio 2014 una delibera di Giunta, in ossequio alla spending review e ai principi imposti dal piano di rientro, ha stabilito di togliere una delle due auto in dotazione al dipartimento (a seguito del provvedimento il dipartimento sport è divenuto l’unico ad avere in dotazione una sola autovettura di servizio). Ciò avveniva un mese dopo aver inaugurato un “tour” di sopralluoghi presso gli impianti sportivi di Roma Capitale (più di 160 impianti), volti a verificarne il reale stato di consistenza. Ovviamente tale fondamentale servizio è stato immediatamente interrotto. 

La U.O. Gestione impianti, settore nevralgico e centrale dell’assessorato, è rimasto sprovvisto del dirigente responsabile fino al 3 marzo 2014 , ovvero per otto mesi (ordinanza del 17 febbraio 2014), allorquando è stato assegnato all’ufficio il dott. Giammario Nardi, ex Vice Capo di Gabinetto della giunta Alemanno. 

Dall’atto dell’insediamento fino al 31 luglio 2014, ovvero per più di un anno, data di approvazione del bilancio, l’Assessorato è stato sprovvisto di qualsiasi forma di risorsa economica.

 

LE RISPOSTE DI LUIGI NIERI VICESINDACO CON DELEGA AL PATRIMONIO

Immagine.Luigi Nieri

(1 dicembre 2014)

Le cose più importanti che hai fatto finora:

– Attraverso il PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SEDI attuato dal Dipartimento Patrimonio, siamo riusciti a raggiungere un risultato eccellente in un solo anno, ovvero il TAGLIO di circa il 30% DEGLI AFFITTI PASSIVI (- 15 MLN DI EURO).

– Abbiamo decretato la FINE dell’ERA del costosissimo Global Service della società ROMEO Gestioni sul patrimonio capitolino, con la pubblicazione delle GARE EUROPEE PER la GESTIONE E la MANUTENZIONE del PATRIMONIO. Un’operazione che ci permetterà di risparmiare diversi milioni di euro e di rendere più efficiente e trasparente la gestione e più efficace e rapida la manutenzione degli immobili di proprietà di Roma Capitale, a cominciare dall’ERP.

– L’operazione ‘PATRIMONIO IN TRASPARENZA’, con TUTTO il nostro patrimonio ONLINE, a PORTATA DI CLIC, ci ha permesso di riportare alla luce quanto era sempre rimasto nei cassetti. Ben chiusi. Consideriamo il patrimonio capitolino un bene comune che, dunque, va restituito ai legittimi proprietari, ovvero i cittadini di Roma. L’abbiamo fatto e ne siamo molto orgogliosi.

– Un’altra cosa di cui sono molto orgoglioso è l’assegnazione delle TERRE PUBBLICHE AI GIOVANI AGRICOLTORI. Anche la precedente amministrazione aveva fatto un bando pubblico sulle aree agricole, per cederle ai costruttori per l’edificazione. Invece noi abbiamo messo a disposizione oltre 80 ettari di terreni dell’Agro Romano per il rilancio dell’agricoltura. Perché per noi l’agricoltura è uno strumento urbanistico. I primi 3 lotti messi a bando sono stati assegnati a giovani agricoltori: uno di 21 anni, uno di 33 e l’ultimo a una cooperativa di 15 giovani tra i 25 e 38 anni. Lì nasceranno aziende agricole con prodotti agricoli di qualità e a Km zero a disposizione dei cittadini in vendita diretta, fattorie didattiche e centri estivi per ragazzi, orti sociali, reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, un agri-ristoro e un parco avventura.

– Per quanto concerne le politiche del Personale, abbiamo scritto un NUOVO CONTRATTO DECENTRATO, che sarebbe dovuto entrare in vigore il 1° dicembre, ma su richiesta dei sindacati entrerà in vigore il 1° gennaio 2015. Il nostro impegno è riuscire a dare ai circa 23.500 dipendenti di Roma Capitale un nuovo contratto con obiettivi e risultati chiari, senza intaccare i loro livelli salariali e, allo stesso tempo, garantire ai quasi 3 milioni di cittadini romani servizi più efficienti. Al centro del nostro progetto ci sono 3 parole d’ordine: merito, qualità, produttività. Con l’introduzione dei turni, gli sportelli demografici e municipali saranno rinforzati e resteranno aperti ogni giorno dalle 8.30 alle 19, così da eliminare le lunghe code e i disservizi. Introducendo i criteri di produttività, operatività e turnazione nella Polizia Municipale, avremo un aumento esponenziale dei vigili per strada, con un evidente beneficio per i cittadini. Abbiamo inoltre previsto il riordino complessivo dell’organizzazione del settore educativo e scolastico, con un notevole contenimento dei costi per il comparto, pur mantenendo intatta la qualità dei servizi resi.

– Con la NUOVA MACROSTRUTTURA, approvata nell’autunno del 2013, abbiamo previsto per la prima volta elementi di autonomia organizzativa delle strutture territoriali e di quelle dipartimentali. In quella sede abbiamo anche fatto un’altra cosa: abbiamo ridotto di oltre il 60% i dirigenti esterni rispetto alla passata amministrazione. Non sono fatti irrilevanti. I costi della politica, inoltre, sono scesi di molto rispetto all’era Alemanno: la differenza dei costi degli staff politici rispetto alla precedente amministrazione è eclatante. Si tratta di circa 3,8 milioni di euro in meno l’anno.

– Abbiamo studiato un PIANO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE, dopo che negli ultimi 3 anni si è investito zero sul settore. Noi abbiamo messo in bilancio oltre 1 mln di euro. Inoltre, attraverso i fondi europei, abbiamo richiesto alla Regione Lazio altri 2 mln di euro da investire per la formazione. I dipendenti vanno messi nelle condizioni di apportare il proprio contributo, così da rendere migliori servizi ai cittadini di Roma.

– Ci siamo dotati del PIANO ANTICORRUZIONE 2014-16, Roma è stata fra le prime città ad approvare il Piano. All’interno del documento è stato inserita la rotazione del personale in servizio nei settori che gestiscono attività particolarmente esposte a rischio, di cui molto si è parlato di recente, in particolare rispetto alla rotazione degli incarichi della Polizia Municipale. E’ uno strumento, insieme al Codice Etico dei dipendenti, molto prezioso.

– Poi c’è stata l’inaugurazione della CASA DELLA CITTA’, UNA CASA DI VETRO A TUTTI GLI EFFETTI, l’esempio pratico di come stiamo lavorando in materia di trasparenza e partecipazione. Nella Casa della Città presentiamo ai cittadini i progetti più importanti dell’amministrazione, con tanto di plastici (vedi ad es. il nuovo complesso del “Campidoglio 2”, la proposta per il nuovo Stadio della Roma e del progetto di rigenerazione urbana relativo alla ex tangenziale est). C’è anche una mostra che illustra alcuni dei principali programmi sviluppati del Dipartimento Patrimonio, tra cui Mpic – la mappa del patrimonio immobiliare comunale, una best practice vincitrice di diversi premi al Forum PA, che è la piattaforma digitale già attiva sull’intranet comunale, utilizzata per la gestione e il censimento di tutti gli immobili del patrimonio di Roma Capitale, in libera consultazione per tutti alla Casa della Città.

– Un’altra cosa che sembra piccola, ma non lo è riguarda il 70% di RISPARMI ottenuti sui COSTI dell’AUTOPARCO (- 700mila euro l’anno) e l’ELIMINAZIONE COMPLETA DELLE AUTO BLU. Abbiamo persino venduto su Ebay le auto di rappresentanza di Alemanno. E continueremo su questa strada.

Le cose più importanti che stai per fare o stai facendo

– A brevissimo uscirà il primo BANDO collegato alla delibera approvata la scorsa primavera, chiamata ‘UN PATRIMONIO DI IDEE’. Riguarderà progetti di carattere imprenditoriale, sociale, artistico e culturale. Il nostro patrimonio pubblico è un “Bene Comune” e deve essere perciò messo al servizio della città anche per sostenere i cittadini che intendono sviluppare progetti per innovare la città, soprattutto sostenendo i progetti dei più giovani. Al centro del nostro progetto c’è anche l’idea di aumentare la coesione sociale delle nostre comunità con processi che favoriscano l’appartenenza alla città, la percezione del bene comune e dei beni comuni e l’impegno sociale dei cittadini.

– Entro fine anno uscirà anche il BANDO sui BENI CONFISCATI. Grazie alla Delibera approvata lo scorso ottobre in Giunta stiamo liberando gli immobili di cui gli uffici dell’amministrazione hanno verificato un utilizzo improprio o parziale e, comunque, non in linea con lo spirito di intervento sui beni confiscati alla mafie. Beni che saranno riassegnati attraverso bando pubblico insieme agli altri beni confiscati che stanno per essere iscritti al patrimonio capitolino. Prima di arrivare a questa Delibera, abbiamo dovuto completare il lungo lavoro istruttorio per verificare l’effettivo riutilizzo a fini sociali dei beni assegnati prima dell’insediamento di questa amministrazione. Negli anni passati molti beni sono stati concessi attraverso assegnazioni dirette. Un metodo che non condividiamo affatto, perciò abbiamo scelto di assegnare gli spazi pubblici solo attraverso relativi bandi pubblici, per garantire trasparenza e legalità. Il nostro lavoro su questo tema sta andando avanti anche con il Tavolo di cui al Protocollo d’Intesa sperimentale sui beni confiscati e sequestrati siglato da Roma Capitale e dalla Regione Lazio insieme al Tribunale di Roma, la Procura della Repubblica, Unindustria, Confcommercio e Abi. Il Tavolo lavora per favorire l’utilizzo immediato di ulteriori immobili a Roma per finalità sociali e culturali. Anche in questo caso, appena saranno assegnati i nuovi beni sequestrati alle mafie a Roma Capitale, partirà il relativo bando pubblico per affidarli. La lotta alle mafie passa anche e soprattutto attraverso la sottrazione dei beni alle organizzazioni criminali e la loro restituzione alla collettività. E’ quello che stiamo facendo a Roma, rigenerando i nostri territori e facendo emergere un’economia sana da un’economia illegale.

– Stiamo provvedendo anche ad effettuare le ASSUNZIONI DAI CONCORSI PUBBLICI (come da Piano assunzionale 2014, in approvazione in Giunta in questi giorni: 241 assunzioni di personale tecnico-amministrativo + 40 assunzioni categorie protette). L’immissione di energie fresche nell’amministrazione è vitale al miglioramento dei servizi erogati dall’ente.

– Altri 95 ettari di terre pubbliche saranno inseriti nel secondo bando ‘Roma Città da coltivare’, andando ad arricchire ulteriormente la campagna romana di nuove giovani aziende agricole e servizi ai cittadini. Molti giovani, infatti, con lo stimolo del primo bando, hanno cominciato a ragionare sull’opportunità di costruirsi una nuova prospettiva con il lavoro in campagna. Lo dimostra la grande quantità di domande ricevute. Coloro che non hanno avuto questa possibilità nel primo bando, avranno a breve un’altra chance.

Le “gatte da pelare” ereditate di cui ti stai occupando

– Una questione particolarmente delicata riguarda il RIORDINO delle CONCESSIONI. I miei uffici ci stanno lavorando da mesi. E questo è sintomatico di come l’emersione dall’oscurità del nostro patrimonio non è cosa facile. E’ un percorso lungo e duro, ma necessario. A breve saremo in grado di rendere pubblici questi dati e provvederemo anche a rivedere criteri di concessione e canoni. Un pezzo di questo percorso è già partito. Riguarda, ad esempio, le aree in concessione ai distributori di benzina. Concessioni date a grandi gruppi petroliferi che non pagavano i canoni. Solo con questa operazione abbiamo recuperato circa 5 mln di euro. E c’è moltissimo ancora da fare.

– Anche la RIORGANIZZAZIONE DELLA MACCHINA CAPITOLINA, che non è materia di stretta competenza di chi ha la delega al Personale, ma finisce per diveltarlo, è una quesitone di vitale importanza per il buon funzionamento dell’amministrazione ed è una discreta ‘gatta da pelare’. E’ una faccenda complessa, a cui stiamo lavorando anche con il Segretariato Generale, che solo apparentemente non riguarda la vita dei cittadini. Va affrontato il tema del riordino e della semplificazione della macchina per andare nella direzione di rendere più facile la vita ai cittadini di Roma.

Le cose che vorresti fare (sogni nel cassetto)

Ne rivelo solo uno, perché mi sono già dilungato troppo. Uno dei miei sogni nel cassetto è riuscire a portare a termine quella che io chiamo la ‘Rivoluzione digitale’ in tema di trasparenza e semplificazione. Credo che come amministratori abbiamo il dovere di semplificare e adeguare i servizi online a disposizione dei cittadini romani a quelli delle città italiane ed europee più virtuose in tal senso. Il mio sogno è di arrivare alla certificazione online totale, ovvero di rendere possibile richiedere, attraverso il portale di Roma Capitale, ogni certificato per ricevere il quale ci si deve oggi recare fisicamente al Municipio di appartenenza, e spesso sottoporsi a lunghe file. Sono convinto che il futuro vada avvicinato quanto più è possibile e, a mio avviso, il futuro è la semplificazione dell’esperienza burocratica, che spesso attanaglia e soffoca il cittadino.

Gli ostacoli con cui devi combattere

– Non essendo dotato di bacchetta magica, anch’io mi scontro con la burocrazia, anche se sembra bizzarro. Invece, spesso mi rendo conto che i miei uffici passano la maggior parte del tempo a lavorare all’eliminazione di ogni ostacolo di natura tecnica, giuridica e amministrativa per finalizzare alcuni processi. E’ l’autolesionismo amministrativo. Le PA, per fissare regole e norme, talvolta finiscono per crearsi vicendevolmente ostacoli che possono risultare insormontabili. E talvolta lo sono. Una fatica che potremo e dovremmo risparmiare a noi e ai cittadini.

– Un’altra cosa contro la qualce, è amaro dirlo, mi sono dovuto scontrare e mi continuo a scontrare ogni giorno è la lotta alle rendite di posizione e ai privilegi. A 360°. La verità è che questa amministrazione dà fastidio a molti perché sta intervenendo su cose sulle quali non si interveniva da decenni. Stiamo scardinando privilegi e abitudini malsane per la nostra città. Ma, così facendo, ci siamo messi in una posizione scomoda, attirandoci le antipatie di chi era abituato a fare di Roma ciò che voleva. Eppure io sento che stiamo facendo esattamente quello che i cittadini di Roma, quelli che non vantano rendite e non chiedono favori, vogliono che si faccia a Roma. Pulizia. Non è facile, ma credo non ci sia nulla di più giusto da fare.

 

LE RISPOSTE DI ALESSANDRA CATTOI ASSESSORE ALLA SCUOLA ALL’INFANZIA AI GIOVANI E ALLA PARI OPPORTUNITÀ

 Immagine.Alessandra Cattoi.1

(2 dicembre 2014)

La cosa più importante fatta fino a ora è di tornare a investire nella scuola dopo anni, perché questo costituisce il segnale che vogliamo dare per la costruzione di una società che sia al passo con i tempi, che sia più attenta ai bisogni dei più piccoli e delle loro famiglie. 

Un impegno che riguarda direttamente o indirettamente tutto il sistema formativo. Gestiamo infatti direttamente il servizio dei nidi e delle scuole dell’infanzia, che coprono la fascia di età da 0 a 6 anni: con 206 nidi a gestione diretta, 31 sezioni ponte, 222 nidi, micronidi e spazi-be.bi, 320 scuole dell’infanzia. Roma Capitale, inoltre, si occupa di edilizia scolastica anche per elementari e medie, e propone percorsi formativi specifici alle scuole di ogni ordine e grado, compresi quindi gli istituti superiori. 

In questa situazione di grande complessità il primo dato che segna l’inversione di rotta rispetto al passato è la differenza di fondi stanziati. In poco più di un anno, infatti, abbiamo investito oltre 50 milioni di euro nell’edilizia e nella manutenzione scolastica, più o meno quanto impegnato nei cinque anni precedenti. 

A questi vanno aggiunti 37,5 milioni di euro di fondi regionali per i quali ci siamo a lungo adoperati presentando 86 progetti, tutti approvati, che ci consentiranno altrettanti interventi strutturali in scuole di tutti i municipi della città. 

Questo impegno ha consentito l’apertura in questo anno scolastico di nuove strutture: 3 nuove scuole elementari che accolgono 475 alunni e 5 nuove scuole d’infanzia con 260 bambine e bambini da 3 a 6 anni. Per la fascia da 0 a 3 anni (asili nido) abbiamo ampliato l’offerta di 125 posti.

Da segnalare che le nuove scuole aperte sono tutte in periferia, dove esistono le maggiori criticità, le liste d’attesa più lunghe per i nidi e le materne, in particolare in quartieri che negli ultimi anni hanno visto una forte urbanizzazione e la nascita di nuovi insediamenti. Un discorso analogo vale per le strutture che ci apprestiamo ad aprire nella prossima fase. 

Tra i prossimi obiettivi segnaliamo per gennaio 2015 l’apertura di 2 nuove scuole dell’infanzia comunale per ulteriori 100 posti; da settembre apriranno inoltre 2 nuove scuole secondarie di primo grado per 600 alunni; 5 nuove scuole d’infanzia per 400 bambine/i saranno disponibili dal prossimo anno educativo e scolastico. Saranno inoltre attivati cinque nidi a gestione diretta per complessivi 175 posti. Inoltre sono pronte per l’apertura, prevista anche questa dal prossimo anno, 12 strutture educative per la fascia da 0 a 3 anni, probabilmente attraverso forme di partenariato con soggetti privati. 

Roma Capitale cura anche il servizio di ristorazione scolastica per circa 145.000 bambine/i, ragazze/i e con il nuovo capitolato d’appalto, in vigore da quest’anno, sono stati introdotti notevoli miglioramenti, in particolare per quanto riguarda la freschezza dei cibi, la vicinanza territoriale e l’utilizzo di prodotti biologici, la sostenibilità ambientale e la puntuale verifica della qualità del servizio. Il cambio di appalto, voglio ricordarlo, è stato effettuato con la garanzia del mantenimento di tutti i 2300 posti di lavoro impiegati nel servizio. 

Un altro aspetto significativo riguardo alle cose fatte è l’ampliamento dei percorsi didattici finalizzati ad affiancare il programma educativo, integrando la formazione delle alunne e degli alunni di tutte le scuole, dall’infanzia fino alla maturità. Diversi di questi progetti sono stati proposti in collaborazione con le varie società dal gruppo di Roma Capitale (Ama, Atac, Acea, Teatro di Roma, Auditorium ecc). A tutte le scuole è stato consegnato un catalogo di oltre 100 pagine con i vari progetti che spaziano dalla memoria all’arte, dalla scienza alle buone pratiche, e che hanno incontrato vastissime adesioni. 

Un altro importante obiettivo conseguito riguarda la completa dematerializzazione delle procedure di iscrizione ai servizi educativi e scolastici di Roma Capitale, attraverso la sostituzione delle domande di iscrizione cartacee con quelle online. Una procedura che garantisce maggiore trasparenza per i cittadini e un consistente snellimento delle pratiche burocratiche. Naturalmente, per chi non ha dimestichezza con l’informatica, sono state predisposte adeguate misure di assistenza. 

A questi aspetti essenziali si aggiungono molti altri obiettivi e progetti realizzati nel corso di questo anno e mezzo, come il ritorno dei campi scuola, da tempo non realizzati, o il progetto per la scolarizzazione dei rom, o ancora quello “Giovani Fuori Classe” contro la dispersione scolastica. 

Un capitolo a parte, relativamente a quanto fatto e ai nostri obiettivi per le scuole che gestiamo direttamente, riguarda la necessità di attivare percorsi di stabilizzazione e di riqualificazione professionale, superando il paradosso odierno che vede Roma Capitale investire risorse importanti per mantenere condizioni di precariato, laddove lo stesso impegno economico potrebbe dare risposte certe alle lavoratrici e garantire stabilità degli organici sin dall’apertura delle scuole. 

Tra le nostre attività, anche la formazione del personale educativo e scolastico. L’offerta educativa rivolta a insegnanti ed educatrici è stata ampliata ed arricchita con tematiche utili e specifiche riguardanti i servizi, come l’accoglienza delle famiglie, la didattica educativa delle scienze, i bisogni educativi speciali, l’educazione musicale, le esperienze sensoriali e grafiche. 

Quelli elencati sopra sono aspetti della nostra politica tutti finalizzati a rilanciare l’istruzione pubblica e a invertire la rotta rispetto alla situazione ereditata dopo 5 anni di incuria e abbandono durante la giunta Alemanno. Un periodo in cui non vi è stata alcuna pianificazione degli interventi di manutenzione ordinaria delle scuole e di ampliamento dell’offerta di servizi. Ecco, dopo un duro lavoro, ora incominciamo a uscire all’emergenza e possiamo pensare a concentrarci maggiormente sui progetti di espansione della nostra offerta di servizi. 

Oltre all’obiettivo primario di aumentare tale offerta attraverso l’apertura di nuove scuole e di rendere più sicuri e adeguati gli istituti dove studiano i nostri figli, superata l’emergenza sarà possibile concentrarsi su alcuni obiettivi presenti nel nostro programma e in particolare su quello di rendere sempre più le scuole luoghi di accoglienza e partecipazione per gli studenti ma anche per tutti i cittadini del quartiere. Intendiamo in primo luogo garantire l’apertura dei nostri servizi nei periodi estivi e poi lavorare sul progetto delle scuole e delle palestre aperte nelle ore che non rientrano direttamente nell’orario curricolare. Si tratta di una prospettiva che consentirà di coniugare in maniera più consona ai tempi della città e delle famiglie i servizi offerti in ambito scolastico.

Naturalmente gli ostacoli che si incontrano su questa strada sono soprattutto di carattere economico, non solo per la carenza di risorse, ma anche per il fatto che i Comuni sono soggetti ai vincoli del patto di stabilità per cui spesso non possono utilizzare neanche tutti i fondi che hanno in cassa. 

Quelli che abbiamo in mente non sono sogni nel cassetto, ma obiettivi a lungo termine: in questo senso possiamo dire che per il nostro assessorato è fondamentale adoperarsi affinché l’istruzione sia un bene comune su cui investire per non lasciare indietro nessuno, garantendo a tutti, in ciascuna scuola, le stesse possibilità, attraverso un’adeguata dotazione di beni, di strumenti, di servizi e di supporti tecnologici. 

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Sono in arrivo e verranno a breve pubblicate le risposte di:

  • Giovanni Caudo Assessore  alla Trasformazione Urbana
  • Marta Leonori Assessore  per Roma Produttiva (Turismo, Commercio e Attività Produttive)

 

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