Il giorno della strage di Piazza Fontana.
La sede dello PSIUP dove mi trovavo era poco distante, con altri compagni ci siamo precipitati, praticamente dopo pochi minuti dallo scoppio e la piazza non era ancora stata recintata, già c’erano quelli della Statale (era a pochi metri) e si ebbe immediatamente la certezza dell’inizio della “strategia della tensione” (le avvisaglie c’erano già state).
Bastarono pochi minuti, pur nello sconforto della tragedia, e partì la mobilitazione e poi il corteo.
Il resto è storia drammatica e senza fine, costellata di menzogne, di processi mai conclusi con la verità, di insabbiamenti, di morti, di omicidi e di altre stragi.
Non si può continuare a far finta di niente, è necessario che le nuove generazioni sappiano perché non si può affrontare il futuro senza capire e leggere il passato.
DICHIARAZIONE DI GUIDO POLLICE PRESIDENTE NAZIONALE DI VAS