Articolo di Paola Somma pubblicato con questo titolo il 1 febbraio 2015 su “Eddyburg”. Mentre le prime pagine dei quotidiani locali descrivono le “eccezionali” misure antiterrorismo adottate per “blindare” piazza San Marco in occasione del Carnevale, il Sole 24 ore sobriamente ci informa che, in data 30 gennaio 2015, la sussidiaria italiana di Hines, un colosso immobiliare di Houston, ha perfezionato il subentro nella gestione del fondo Real Venice ed è finalmente sbarcata in laguna. Il fondo era stato costituito nel 2009 dalla giunta del sindaco Cacciari e dato in gestione a Est Capital, società di investimento presieduta da Gianfranco Mossetto, già assessore al turismo e alla cultura della stessa giunta Cacciari. Il portfolio di Est Capital si è poi arricchito con l’acquisizione dei due grandi alberghi del Lido, Excelsior e Des Bains, e dell’Ospedale al Mare, venduto per finanziare la costruzione, mai avvenuta, di un nuovo palazzo del cinema. Ex Ospedale al Mare Propagandato dalla giunta Cacciari come “strumento d’investimento innovativo”, il fondo non ha prodotto i profitti auspicati e nel 2103 Est Capital ha deciso di restituirlo al comune, che avrebbe di conseguenza dovuto “incamerare” una perdita di 41 milioni. Nello stesso periodo Est Capital ha anche abbandonato i progetti di valorizzazione del compendio dell’ospedale al mare che, dopo una serie di passaggi di proprietà, è stato ceduto dalla Cassa Depositi e Prestiti. Subito dopo l’acquisizione dell’area, la cassa depositi e prestiti ha siglato un accordo preliminare con Hines per “promuovere un piano di rigenerazione del Lido che veda pubblico e privato impegnati insieme nel favorire un progetto esemplare di riqualificazione del territorio”. Dopo di che Hines ha accettato di subentrare anche in Real Venice. Il punto di vista di Hines è perfettamente descritto da Manfredi Catella, azionista e amministratore delegato della società. Manfredi Catella “Venezia […]