Gli ex stabilimenti di Papigno (Terni) sono in questi giorni al centro dell’attenzione del Comune di Terni e della Regione Umbria che intendono riqualificare il sito inserendolo in un progetto di “Distretto culturale”. Ex stabilimenti Papigno L’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, ha di recente annunciato lo stanziamento di 850mila euro per la loro bonifica senza però fare riferimento al risanamento della ex discarica in prossimità del paese. Silvano Rometti Nel comunicato stampa della Regione Umbria “Open Day Papigno” del 24-01-2015 si è parlato di riqualificazione architettonica e ambientale, inserimento di un parco, un centro per gli sport acquatici, piscine, palestra, zona wellness e bar, ma è opportuno ricordare che il sito di Papigno rientra in uno dei 44 Siti di Interesse Nazionale (SIN), TERNI-PAPIGNO, indicati dallo Studio epidemiologico SENTIERI (condotto dall’Istituto Superiore della Sanità e pubblicato nei rapporti 2011, 2013 e 2014), ed è considerato come area a forte rischio ambientale. Il dossier del Comune di Terni “Gli ex stabilimenti elettrochimici di Papigno-Sito di interesse nazionale Terni Papigno – La bonifica ambientale la bonifica, la bonifica della sala Claude”, pubblicato in data 24 gennaio 2015, dovutamente conferma le gravi contaminazioni del suolo (C>12,PCB,metalli pesanti quali cromo,e nichel in concentrazioni elevate) ma contiene gravi lacune sostanziali e formali. Il dossier si presenta redatto in parte in italiano e in parte in inglese, avendo collaborato alla sua stesura il progetto finanziato dalla Comunità Europea “Hombre “. Nella parte in inglese, a differenza di quella in italiano, si parla non solo di FITODEPURAZIONE come strumento di bonifica ma anche di TERMOVALORIZZAZIONE delle biomasse prodotte. È una omissione che non solo rappresenta un vulnus al diritto di informazione dei cittadini, ma sottintende l’alimentazione di una struttura altamente inquinante, quale quella degli inceneritori, ovunque essi possano essere utilizzati. Per quanto riguarda […]