(ANSA del 4 marzo 2015, ore 11:07) – Il Senato approva con 165 voti favorevoli, 49 contrari e 18 astenuti il ddl sugli ecoreati.
Il provvedimento dopo le modifiche apportate da palazzo Madama torna all’esame della Camera in terza lettura.
Il ddl introduce i nuovi reati di inquinamento ambientale, di disastro ambientale, i delitti colposi contro l’ambiente, il traffico e l’abbandono di materiale radioattivo, il reato di impedimento al controllo. Stop anche alle trivellazioni non conformi alla direttiva comunitaria.
In particolare viene vietato l’utilizzo della tecnica “air gun” o altre tecniche esplosive per le esplorazioni marittime e prevede pene da uno a tre anni.
Il governo si impegna poi a non rilasciare nuove autorizzazioni relative alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione, stoccaggio di idrocarburi a mare e a non dare seguito ai procedimenti in corso di istruttoria.
Contemplata poi la non punibilità per chi, pur commettendo reati di inquinamento e disastro ambientale, si adopera a ripristinare lo stato dei luoghi inquinati.
Il cosiddetto “ravvedimento operoso” prevede, comunque, la riduzione da un terzo alla metà della pena per chi si adopera a ripristinare lo stato dei luoghi e di un terzo per chi collabora con la magistratura.
Introdotta una nuova fattispecie di reato: l’omessa bonifica.
L’emendamento prevede che “chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del giudice ovvero di un autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o al recupero dello stato dei luoghi è punito, con la pena della reclusione da uno a quattro anni e con la multa da 20.000 a 80.000 euro“.
Un altro emendamento riguarda la confisca delle cose che costituiscono il prodotto o il profitto del reato o che servirono a commettere il reato sarà sempre ordinata salvo che appartengano a persona estranea al reato.