Deforestazione: uso prodotti illegali, Italia 1a Ue

 

Per l’occasione della giornata internazionale delle foreste riportiamo il seguente articolo di Chiara Teofili pubblicato con questo titolo il 17 marzo 2015 sul sito “EurActiv.it”.

 Immagine.Deforestazione

L’Ue è, nel mondo, tra i maggiori importatori di prodotti derivanti da terre disboscate illegalmente. 

E tra i Ventotto, l’Italia è al primo posto per consumo di materie prime di origine illegale in entrata nell’Unione. 

Lo rivela uno studio del Forests and the European Union Resource Network. 

Secondo lo studio “Stolen Goods: the EU’s complicity in illegal tropical deforestation” (Beni Rubati: la complicità dell’UE nella deforestazione illegale delle foreste tropicali), pubblicato dalla ong olandese Forests and the European Union Resource Network (FERN), tra il 2000 e il 2012 è stato disboscato illegalmente l’equivalente di un campo da calcio ogni due minuti per fornire all’Unione europea prodotti quali carni bovine, pellame, olio di palma e soia per alimenti, mangimi, scarpe di pelle e biocombustibili. 

Nel solo 2012, l’Ue ha importato 6 miliardi di euro di prodotti provenienti da terreni disboscati illegalmente, pari quasi a un quarto del commercio mondiale

In totale, dicono ancora i dati del FERN, l’Ue importa il 25% della soia, il 18% dell’olio di palma, il 15% delle carni bovine e il 31% del pellame sul mercato internazionale derivante dalla distruzione illegale delle foreste tropicali

Lo studio, che analizza per la prima volta le responsabilità indirette dell’Ue nella deforestazione illegale sia in termini di valore sia di perdita di superficie forestale, mostra che l’Italia è, insieme a Francia, Germania,  Paesi Bassi e  Regno Unito, tra i maggiori importatori e consumatori delle materie prime di origine illegale che entrano nell’Unione. Complessivamente, questi cinque paesi importano infatti il 75% dei prodotti illegali in entrata, e ne consumano il 63%

Dei cinque, i Paesi Bassi, per via dei grandi porti di cui dispongono, sono i maggiori importatori in Ue, con una quota pari a un terzo di tutte le materie prime derivanti dalla deforestazione illegale che entrano in Ue; tuttavia, gran parte di queste viene poi trasferita in altri paesi europei. 

L’Italia è, in termini di valore, il primo paese dell’Ue per consumo di materie prime provenienti dalla deforestazione illegale, con circa un miliardo di euro registrato nel 2012. 

Il Belpaese è, inoltre, primo in Ue per l‘importazione di pellame proveniente da aree deforestate illegalmente. 

Quanto alla provenienza, lo studio rileva che la maggior parte dei prodotti agricoli di origine illegale che entra nell’Ue arriva da Brasile (oltre il 50%) e Indonesia (circa il 25%), seguiti da Malaysia e Paraguay. 

In Brasile e Indonesia, in particolare, si stima che, rispettivamente, il 90% e l’80% dell’intera attività di deforestazione sia illegale.

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