Incontro scontro con un maleducato: Chicco Testa

 

Su questo stesso sito lunedì 30 marzo 2015 è stata pubblicata la locandina che dava notizia del confronto che ci sarebbe stato nel pomeriggio tra Stefano Masini, Guido Pollice e Pucci Romano con Chicco Testa e Patrizia Feletig, autori del libro “Contro (la) natura. Perché la natura non è buona né giusta né bella”. (http://www.vasonlus.it/?p=12792#more-12792)

Dopo essere stato dal 1980 al 1987 segretario nazionale, e successivamente presidente nazionale, di Legambiente, che ha contribuito a fondare, Chicco Testa si è poi pronunciato a favore del nucleare ed è stato eletto alla Camera dei Deputati per due legislature, nelle liste dell’allora PCI nelle elezioni del 14 giugno 1987, poi riconfermato con il PDS fino al 1994.

È arrivato a ricoprire importanti cariche come quella di Presidente dal 1994 al 1996 del Consiglio di Amministrazione di ACEA (Azienda Comunale Energia e Ambiente del Comune di Roma), quella di Presidente dal 1996 al 2002 del Consiglio di Amministrazione di ENEL, quella di membro del Consiglio di Amministrazione del gruppo Riello (leader italiano nei sistemi di riscaldamento) dal 2002 al 2004, di membro dello European Advisory Board di The Carlyle Group (Private Equity) e di Presidente fino al 2008 della società Roma Metropolitane, appartenente al comune di Roma, volta allo sviluppo della rete metropolitana, di Managing Director di Rothschild Italia dal 2004 al 2012, di Presidente di Assoelettrica dal 5 luglio 2012, di membro dall’ottobre 2012 del Board and Management (Non-Executive Director) della Mediterranean Oil & Gas Plc, compagnia attiva nell’esplorazione e nella produzione di idrocarburi liquidi e gassosi nell’area del mediterraneo.

 Immagine.Chicco Testa

Chicco testa

Il nostro Presidente Guido Pollice ha voluto fare il seguente commento a proposito del confronto che c’è stato lunedì scorso con Chicco Testa neo presidente di Sorgenia per la presentazione di un pamphlet scritto a due mani con Patrizia Feletig.

Il libretto a detta degli autori si scaglia contro l’ipocrisia di chi sostiene la bontà di tutto ciò che è “naturale” e ha la pretesa di denunciare la deformazione dell’idea di naturale, l’equivoco della natura buona e l’integralismo ambientalista in bilico tra arcadia e apocalisse, spaziando tra la critica  al Km 0, al biologico, alla demonizzazione delle terapie alternative, ai placebo  ambientali.

Insomma  una sorte di approccio controcorrente ai capisaldi del vivere eco-consapevole.

Fin qui niente di strano o meglio le solite confutazioni e giaculatorie ai comportamenti dell’ambientalismo nostrano e non solo.

Ciò che è assolutamente insopportabile è il ricorso alle frasi fatte (lo stesso metodo che si rimprovera agli altri), l’ironia gratuita e le denigrazioni nei confronti di persone e movimenti che tanto hanno contribuito a smascherare e denunciare  il modello di sviluppo e i danni ambientali che sono costati prezzi altissimi a carico di una parte cospicua e debole del Pianeta.

Le conseguenze di tali ragionamenti si riducono poi in slogan: gli OGM sono buoni e servono a sfamare il mondo, le  centrali nucleari  non sono pericolose, forniscono energia  a basso costo e se ci sono incidenti non sono paragonabili a quanta gente ogni giorno muore per altre cause, lo sviluppo scientifico e tecnologico ci fa vivere bene e più a lungo e senza il telefonino in caso di incidente non potremo più salvarci (se poi ci troviamo in un parco durante un safari con la macchina in panne saremo preda dei leoni famelici).

Banalità quindi e per giunta dette  da un ex comunista ed ex ambientalista.

Per carità si può cambiare nella vita idee e comportamenti.

Ciò che è inaccettabile la supponenza, l’arroganza del pervenuto e la maleducazione di chi abbandona la discussione  prima delle repliche perché ha un invito a cena, forse con qualche banchiere suo sponsor. 

 

Guido Pollice        

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