Dissesto suolo: Galletti, entro fine anno altri 600 milioni

 

(ANSA del 14 aprile 2015, ore 11,59) “Entro fine anno prevediamo di stanziare altri 600 milioni su tutto il territorio nazionale” contro il dissesto idrogeologico che si andranno ad aggiungere ad altri 600 milioni “stanziati per le grandi aree del Nord, penso al nodo di Milano, Bologna, Genova e altri. Fra poche settimane firmerò gli accordi di programma con tutte le Regioni“.

Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, a margine di un convegno rilevando che “le emergenze come il dissesto idrogeologico e le bonifiche sono al centro del mio ministero e stiamo facendo un lavoro intenso. Per le bonifiche – ha aggiunto – abbiamo fatto molto quest’anno sui Sin (Siti di interesse nazionale)“.

Per ddl Green act siamo in fase di ascolto Vogliamo fare un disegno di legge per il ‘Green act’ che dimostri quanto l’ambiente sia importante per la ripresa. La nuova economia sarà verde, da lineare a circolare, con meno sfruttamento di materie prime e meno rifiuti. Ora siamo in una fase di ascolto” ha spiegato Galletti, a margine del meeting di primavera, l’evento annuale organizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile che quest’anno ha come tema ‘Il contributo della Green economy per la ripresa dell’Italia‘.

Dobbiamo mettere interventi di lungo periodo che contemplino l’ambiente come motore dello sviluppo economico“, ha precisato Galletti sostenendo che per il Green act “non c’è fretta, non va fatto immediatamente. In Parlamento ci sono molte riforme ed il Green act ha bisogno di una fase di ascolto, non lunghissima, ma per il quale valga la pena di fare una cosa molto concertata“. Il 22 giugno prossimo si terranno gli Stati Generali sui cambiamenti climaticiche rientrano in una fase di preparazione del Green act” ha detto il ministro spiegando di averlo concordato stamattina con il responsabile della struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e i problemi idrici, Erasmo d’Angelis.

Il ministro ha aggiunto che “gli Stati Generali sono collegati anche alla strategia che prevede la riduzione del 40% di CO2 entro il 2030 come dagli accordi sottoscritti con l’Europa con gli impegni che sottoscriveremo a Parigi a fine anno“.

 

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