RASSEGNA STANMPA COMPLETA DI MANGIASANO

 

Agenzia ANSA

Boom erbette da mettere in piatto, in 100mila le raccolgono

Cia e Vas, del trend si discute a ‘Mangiasano’ il 23/5

21 maggio, 12:50

cicoria spontanea

– ROMA – Sarà la crisi e l’austerità che attraversa il Paese, oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, sta di fatto che in Italia c’è un ‘piccolo esercito’ di 100mila persone che va per prati, campagne e boschi a raccogliere erbe spontanee che poi finiscono in tavola, sotto forma di tenere insalatine e o dare sapore aromatico ai piatti. Lo affermano Vas-Verdi Ambiente e Cia-Confederazione italiana agricoltori presentando la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” che si svolgerà sabato 23 maggio nelle piazze delle principali città italiane e in cui si parlerà di questa tendenza, nonché di tutto ciò che ruota intorno alla sana alimentazione, con laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini. Inoltre all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di “Mangiasano” realizzerà piccole classi per i bambini, dove la materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese. La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono – osservano Cia e Vas – solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Ma c’è un’unica controindicazione – avvertono Vas e la Cia – così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

 

 Agenzia ANSA 

E’ boom raccolta erbette spontanee

Cia e Vas,tema portante’Mangiasano’ 23/5,laboratori bimbi a Expo

Redazione ANSA ROMA

20 MAGGIO 201513:58

(ANSA) – ROMA, 20 MAG – Sarà la crisi e l’austerità che attraversa il Paese, oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, sta di fatto che in Italia c’è un ‘piccolo esercito’ di 100mila persone che va per prati, campagne e boschi a raccogliere erbe spontanee che poi finiscono in tavola, sotto forma di tenere insalatine e o dare sapore aromatico ai piatti. Lo affermano Vas-Verdi Ambiente e Cia-Confederazione italiana agricoltori presentando la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” che si svolgerà sabato 23 maggio nelle piazze delle principali città italiane e in cui si parlerà di questa tendenza, nonché di tutto ciò che ruota intorno alla sana alimentazione, con laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini. Inoltre all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di “Mangiasano” realizzerà piccole classi per i bambini, dove la materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese. La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono – osservano Cia e Vas – solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Ma c’è un’unica controindicazione – avvertono Vas e la Cia – così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta. (ANSA).

 ADNKRONOS

Cia-Vas: in Italia 100mila raccoglitori erbe spontanee

Articolo pubblicato il: 21/05/2015

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese, oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola.

Questa novità, che sta realmente facendo tendenza, ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale ‘Mangiasano’ promossa da Vas-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia-Confederazione italiana agricoltori, che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda a uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità.

Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di ‘Mangiasano’, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal ‘filo rosso’ che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di ‘Mangiasano’ realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese.

La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismo. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo.

Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismo svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento, non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella ‘top ten’ delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la ‘misticanza’.

Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà a un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i Vas e la Cia in occasione di ‘Mangiasano’- così come avviene per i funghi: nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza un’adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. Del resto, è notorio come alcune erbe non siano edibili e altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese.

Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali, e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle ricerca, dicono, e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

 AGRAPRESS

21 maggio 2015

EXPO: CIA E VAS PRESENTANO “MANGIASANO 2015”

cia-confederazione italiana agricoltori e vas-verdi ambiente e societa’ – informa un comunicato – hanno presentato, nell’ambito dell’esposizione universale di milano, l’edizione 2015 della manifestazione “mangiasano”. “sara’ la crisi e l’austerita’ che attraversa da tempo il nostro paese oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una piu’ diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra”, sottolineano cia e vas, spiegando che “si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola”. “questa novità che sta realmente facendo tendenza ha ispirato la X edizione della giornata nazionale “mangiasano” promossa da cia e vas per offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda ad uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversita'”, aggiungono le associazioni, informando che sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “mangiasano”, “si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutte iniziative unite dal “filo rosso” che porta ad una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro paese”. “ed e’ proprio su questa scia che anche all’interno di expo, nel padiglione Italia, turismo verde della cia, in collaborazione con vas, nell’ambito di “mangiasano” realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro paese”, proseguono cia e vas. “la stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui e’ ricco il nostro territorio. una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale.  al momento non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse e’ crescente. infatti, non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei “menù agrituristici” c’e’ proprio la “misticanza”. di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potra’ attivare un processo virtuoso, che condurrà ad un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’italia. ma c’e’ un’unica controindicazione -avvertono i vas e la cia in occasione di mangiasano – cosi’ come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. e’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne e’ vietata la raccolta. la questione delle piante spontanee e’, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del paese. Vas e Cia-confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20 per cento delle specie animali e vegetali, ed una percentuale quasi analoga e’ a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con politiche e interventi adeguati. bisogna, quindi, investire sulle ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità”, concludono le due associazioni. (ab)

 

Teleagenzia1

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Agenzia di stampa nazionale

X edizione ‘Mangiasano’

Articolo di: ambiente scritto il 14 maggio 2015

Utili per l’alimentazione, per la ricerca, per la cultura. Sono le erbe spontanee, protagoniste della X edizione della Giornata Nazionale Mangiasano, il prossimo 23 maggio, promossa dall’associazione VAS onlus, ovvero Verdi Ambiente e Società. Diverse le iniziative in tutta Italia che partono il 23 Maggio, ma proseguono fino all’estate, per guardare in modo diverso la natura ed alimentare, è proprio il caso di dirlo, la conoscenza riguardo erbe, la cui utilità sconfina dalle nostre cucine. Erbe spontanee significa, infatti, ricerca e studio della biodiversità ed ancora identità delle comunità locali. Tanti spunti, insomma, per imparare e per rivedere la questione ‘alimentazione’ da angolature diverse, anche alla luce dell’evento che ha monopolizzato l’attenzione di tutti, Expo 2015, il cui tema è ‘nutrire il Pianeta’.

 

MANGIASANO IN ONDA SU:

 TG2

TG Eat Parade del 22/05/2015

Teleagenzia1

Antropos

 

Il Test

“MANGIARE

SIMONA CAPOGNA · 21, MAGGIO, 2015

Sono chiamate per lo più “malerbe”, “infestanti”, “erbacce” e crescono spontanee nei prati, sui cigli delle strade, nei giardini, negli orti. Sembrano, quindi, qualcosa di inutile e dannoso che deve essere eliminato con tutti i mezzi a disposizione, meccanici o chimici. Eppure, fino al secondo dopoguerra, molte di queste erbe selvatiche hanno costituito un’importante risorsa alimentare. La “fitoalimurgia” (studio delle piante a uso gastronomico) era diffusa e tramandata: ogni pianta commestibile aveva un suo nome locale, era cucinata con una o più ricette tradizionali ed era al centro di una leggenda, un racconto, un mito. Questo sapere era parte integrante della comunità: costituiva un elemento simbolico di riconoscimento che rafforzava il senso di appartenenza e di identità. Poi, il progresso ha gradualmente e inesorabilmente cancellato la memoria. Le persone, potendo scegliere altro, hanno smesso di usare e di nominare le erbe spontanee edibili e pian piano hanno smesso di riconoscerle. E così, nei prati sono tornate le “malerbe”, senza alcuna distinzione. Una storia in controtendenza È quella delle “buonerbe” che vengono offerte nei menu degli agriturismi, insegnate nei corsi di riconoscimento, riscoperte dai bambini nelle fattorie didattiche. Possono vantare un posto di eccellenza all’interno di Orti Botanici e nei corsi di studio delle Università, e sempre più spesso sono “pubblicate” su riviste di settore e su blog di appassionati. Non si tratta, quindi, di una tradizione arcaica sostenuta solo da qualche anziano o da sporadici hobbisti, ma di un rinnovato entusiasmo trasversale per un interesse moderno. Per alcuni si tratta di economia (aziendale e familiare), per altri di scienza, per altri ancora di “spirito” (perché un prato fiorito ci permette di contemplare la bellezza e ci rimette in sintonia con la nostra essenza). Sta di fatto che le piante selvatiche edibili, immenso patrimonio liberamente disponibile in natura, sono di nuovo percepite come un tesoro prezioso, che nutre il corpo, la mente e l’anima.

Bene comune La scelta di dedicare a questo “bene comune” sabato 23 maggio, la X edizione della giornata nazionale Mangiasano di VAS (Verdi Ambiente e Società), nasce proprio dal desiderio di rafforzare questa tendenza, di aumentare la sensibilizzazione, di diffondere e condividere le conoscenze sull’argomento. L’obiettivo finale è “salvare i saperi per salvare la biodiversità” (non a caso, la giornata Mangiasano ogni anno è organizzata in concomitanza con la giornata mondiale della Biodiversità indetta dall’Onu). La fitoalimurgia, infatti, potrebbe consentire la diffusione delle conoscenze ecologiche e permettere di sensibilizzare i cittadini con la praticità e la quotidianità, attraverso un “uso” diretto delle erbe come risorsa alimentare. Infatti, il contatto con la natura non è più solo “teorico”, ma è concreto con singoli elementi selvatici (erbe eduli) e con l’intero ecosistema in cui essi sono inseriti.

Guida alla biodiversità Le attività di educazione, informazione e formazione, accrescendo la consapevolezza del pubblico rispetto all’importanza degli habitat naturali, potrebbero rivestire un ruolo interessante per il conseguimento di obiettivi strategici per la salvaguardia della biodiversità. In collaborazione con la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), partner storico della Campagna Mangiasano, sono stati programmati circa 20 eventi in tutta Italia e nel Padiglione Italia di EXPO a Milano. Laboratori per bambini, mercatini, convegni, spazi di riflessione saranno realizzati a partire dal 23 maggio, fino alla fine dell’estate anche con altri partner della società civile (Federconsumatori, Adusbef, Arcipesca Fisa, Upter Solidarietà). La connessione con gli agricoltori e i consumatori è evidente: la riscoperta della fitoalimurgia può significare un aumento delle attività multifunzionali delle aziende rurali con proposte di alimentazione sana e nuove opportunità di connessione con il territorio e i cittadini. Istruzioni per… la raccolta Durante le iniziative Mangiasano si daranno indicazioni semplici ma indispensabili ai “nuovi raccoglitori” del XXI secolo. Un piccolo vademecum, regalatoci dall’esperta Isy del blog “tracce di clorofilla”, sarà distribuito attraverso la rivista Verde Ambiente e diffuso sul web. Si ricorderà di fare attenzione a scegliere correttamente le piante da mangiare perché molte di esse sono velenose e alcune. seppur edibili, possono avere effetti indesiderati se mangiate in grandi quantità. Si consiglierà di non distruggere l’intera pianta, ma di prendere con un coltellino affilato, solo le parti che ci interessano, per non deturpare l’ambiente. Infine, si ricorderà che le erbe spontanee sono sane e nutrienti, ma bisogna assicurarsi che la loro raccolta sia effettuata lontano da campi irrorati con pesticidi e concimi chimici. Per mangiare sano, come sempre, non basta munirsi di pazienza e di conoscenza, ma è necessario anche tutelare l’ambiente. Un concetto che ribadiamo ogni anno, in tutte le salse!

VEDI LA SCHEDA SULLE “MALERBE”

Sassari Notizie

Cia-Vas: in Italia 100mila raccoglitori erbe spontanee

Al via ‘Mangiasano’

21/05/2015 10:38

Roma, 21 mag. (Labitalia) – Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese, oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola. Questa novità, che sta realmente facendo tendenza, ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale ‘Mangiasano’ promossa da Vas-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia-Confederazione italiana agricoltori, che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda a uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di ‘Mangiasano’, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal ‘filo rosso’ che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di ‘Mangiasano’ realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese. La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismo. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismo svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento, non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella ‘top ten’ delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la ‘misticanza’. Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà a un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i Vas e la Cia in occasione di ‘Mangiasano’- così come avviene per i funghi: nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza un’adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. Del resto, è notorio come alcune erbe non siano edibili e altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta. La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese. Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali, e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle ricerca, dicono, e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

La Dea della caccia

CIA. SCOPERTO IN ITALIA UN PICCOLO ESERCITO DI 100 MILA “RACCOGLITORI DI ERBE SPONTANEE”

Postato il 21 Maggio 2015 da lddc

Dall’Expo di Milano Cia e VAS lanciano l’edizione 2015 di “Mangiasano” con lo slogan “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola – per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità”.

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese o la consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola.

Questa novità, che sta realmente facendo tendenza, ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia-Confederazione italiana agricoltori, che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda allo sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità.

Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “Mangiasano”, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde-Cia, in collaborazione con VAS, nell’ambito di “Mangiasano” realizza delle piccole “classi” per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese.

La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo pochi esempi dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata, ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi.

Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, “tour” nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la “misticanza”.

Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i frutti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà a un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia.  Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i VAS e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza un’adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili e altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei Parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese.

VAS e Cia ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione se non si interviene con politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se non garantiscono alti livelli di rese e quantità. (Fonte Cia)

 

newsfood.com

Erbe spontanee: sono oltre 100.000 i raccoglitori appassionati

Dall’Expo di Milano Cia e VAS lanciano l’edizione 2015 di “Mangiasano” con lo slogan “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola – 

maggio 20, 2015

Scoperto in Italia un piccolo esercito di 100 mila “raccoglitori di erbe spontanee”

Dall’Expo di Milano Cia e VAS lanciano l’edizione 2015 di “Mangiasano” con lo slogan “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola – per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità”

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola. Questa novità che sta realmente facendo tendenza ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia- Confederazione italiana agricoltori che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda ad uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “Mangiasano”, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta ad una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese.    Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di “Mangiasano” realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese. La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale.  Al momento non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei “menù agrituristici” c’è proprio la “misticanza”. Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà ad un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia.  Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i Vas e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta. La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese. Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20 per cento delle specie animali e vegetali, ed una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con Politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle Ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

Le erbe spontanee che vanno più “di moda” per il “raccoglitore neofita” schede-piante-comunicato(file allegato)

Redazione Newsfood.com

Teatro Naturale

Scoperto in Italia un piccolo esercito di 100 mila “raccoglitori di erbe spontanee”

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola.

Questa novità che sta realmente facendo tendenza ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia- Confederazione italiana agricoltori che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda ad uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità.

Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “Mangiasano”, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta ad una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di “Mangiasano” realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese.

La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei “menù agrituristici” c’è proprio la “misticanza”.

Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà ad un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i Vas e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese.

Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20 per cento delle specie animali e vegetali, ed una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con Politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle Ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

di C. S.


CIA

Scoperto in Italia un piccolo esercito di 100 mila “raccoglitori di erbe spontanee”

20 maggio 2015

Dall’Expo di Milano Cia e VAS lanciano l’edizione 2015 di “Mangiasano” con lo slogan “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola – per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità”.

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese o la consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola.

Questa novità, che sta realmente facendo tendenza, ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia-Confederazione italiana agricoltori, che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda allo sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità.

Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “Mangiasano”, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde-Cia, in collaborazione con VAS, nell’ambito di “Mangiasano” realizza delle piccole “classi” per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese.

La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo pochi esempi dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata, ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi.

Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, “tour” nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la “misticanza”.

Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i frutti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà a un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia.  Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i VAS e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza un’adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili e altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei Parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese.

VAS e Cia ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione se non si interviene con politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

CIA

Al via la giornata “Mangiasano”, che quest’anno festeggia la decima edizione

23 maggio 2015

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La manifestazione promossa da VAS e Cia quest’anno è incentrata sul tema “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola – Per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità”.

Quel piccolo esercito di almeno 100 mila italiani che raccoglie abitualmente erbe spontanee sui prati, nelle campagne e nei boschi ha, oggi, la sua manifestazione di riferimento: “Mangiasano”. Infatti l’iniziativa, promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia-Confederazione italiana agricoltori, che compie quest’anno il suo decennale, è dedicata proprio a questa vecchia-nuova pratica che sta facendo veramente tendenza nel nostro Paese. Vas e Cia, anche attraverso “Mangiasano” vogliono continuare a offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello agricolo-ambientale che tenda allo sviluppo di un’economia basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità.

Per questo, nelle piazze di oltre 20 città italiane, oggi si parlerà di erbe spontanee e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti finalizzati ad una corretta e più ampia divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Mangiasano entra anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, dove Turismo Verde-Cia, in collaborazione con VAS, realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe edibili che nascono nel nostro Paese.

La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva, ancora per molti versi inesplorata, ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai tantissime le aziende agrituristiche, associazioni e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nei “menù agrituristici” prolificano ricette a base di queste preziose piante.

Di questa nuova abitudine esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i frutti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà ad un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia.

Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono VAS e Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese.

VAS e Cia ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulla ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 Informa Cibo

Dall’Expo di Milano Cia e VAS lanciano l’edizione 2015 di “Mangiasano”

Spunta un piccolo esercito di 100 mila “raccoglitori di erbe spontanee”

Si svolgerà sabato 23 maggio. Lo slogan della Giornata “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola – per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità”

Milano Expo 2015. Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola. Questa novità che sta realmente facendo tendenza ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia- Confederazione italiana agricoltori che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda ad uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “Mangiasano”, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta ad una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di “Mangiasano” realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese. La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei “menù agrituristici” c’è proprio la “misticanza”. Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i frutti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà ad un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i Vas e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta. La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese. Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20 per cento delle specie animali e vegetali, ed una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con Politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle Ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

quicosenza.i

newsgeneration 

A COSENZA LA 10^ EDIZIONE DI ‘MANGIASANO’ SU ”LE ERBE SELVATICHE DAL PRATO… ALLA TAVOLA”

COSENZA – L’Associazione Verdi Ambiente e Società di Cosenza, ha promosso per sabato prossimo 23 maggio, un incontro sul tema “Le erbe selvatiche, dal prato… alla tavola”.

L’incontro è promosso nell’ambito della giornata nazionale denominata “Mangiasano” giunta quest’anno alla 10^ edizione. A Cosenza, l’appuntamento si tiene presso il GAS (Gruppi d’acquisto solidale) di Cosenza, che ha sede presso il parco sociale, alle ex officine delle Ferrovie della Calabria in via Popilia 39, dove ogni sabato si svolge il cosiddetto ‘mercatino bio’. Nell’ambito dell’iniziativa alcuni espositori presenteranno al pubblico delle erbe che nessuno immagina che si possano cucinare, come la borragine o borrana, una pianta che cresce spontaneamente nelle campagne di tutta Italia, coperta da peli verdi con foglie lanceolate e fiori azzurri, le cui foglie si possono mangiare in insalata oppure possono essere aggiunte alle paste ripiene e anche i fiori possono essere abbinati a varie tipologie di insalata. Così come la borragine anche il finocchietto selvatico, le cicoriette di campo piuttosto che le cipollette selvatiche sono spesso ‘calpestate’ mentre si passeggia su un campo verde e non si conosce invece la possibilità di un loro uso commestibile. Alla decima edizione organizzata a livello nazionale, il Vas di Cosenza partecipa con questa iniziativa per illustrare un nuovo modo, spesso conosciuto di ‘mangiare sano’ che ha come obiettivo più ampio quello di favorire lo sviluppo di un’economia agricola biologica sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. A discutere del tema della giornata ci saranno Pino Boccia, di Vas Onlus Calabria; Erminia Segreti, raccoglitrice ed esperta di erbe selvatiche; Stefano Ammirato del Gruppo d’Acquisto Solidale di Cosenza e il consigliere regionale Mauro D’Acri. 

 

 Il Piave

Mangiasano 2015

23 maggio 2015 – Le erbe selvatiche dal bosco …alla tavola.

 

impronta unica

In Italia scoperto un piccolo esercito di 100 mila “raccoglitori di erbe spontanee”

“Le erbe selvatiche dal prato alla tavola, per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità” con questo slogan dall’ Expo di Milano Cia e VAS lanciano l’edizione 2015 di “Mangiasano”.

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese o la consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola.

Questa novità, che sta realmente facendo tendenza, ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia-Confederazione italiana agricoltori, che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda allo sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “Mangiasano”, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde-Cia, in collaborazione con VAS, nell’ambito di “Mangiasano” realizza delle piccole “classi” per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese.

La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo pochi esempi dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata, ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, “tour” nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la “misticanza”.

Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i frutti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà a un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia.  Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i VAS e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza un’adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili e altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei Parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese. VAS e Cia ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione se non si interviene con politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

21/05/2015

di Alessandro Nunziati

 

greenplanner

magazine

In Italia scoperti 100mila raccoglitori di erbe selvatiche

DI MARIA TOMASEO – 22 MAGGIO 2015 PUBBLICATO IN: CURIOSITÀ – CITTÀ: MILANO

Dall’Expo di Milano Cia e VAS lanciano l’edizione 2015 di Mangiasano con lo slogan Le erbe selvatiche dal prato alla tavola per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100mila persone che raccoglie erbe selvatiche che finiscono poi in tavola. Questa novità che sta realmente facendo tendenza ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale Mangiasano promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia Confederazione italiana agricoltori che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda ad uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di Mangiasano, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal filo rosso che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di Mangiasano realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese. La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio di erbe selvatiche di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle erbe selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella top ten delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la misticanza. Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà a un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione, avvertono i Vas e la Cia in occasione di Mangiasano, così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. È notorio come alcune erbe non siano edibili e altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta. La questione delle erbe selvatiche è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese. Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20 percento delle specie animali e vegetali, e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con Politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle Ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

 

Wine News

Milano – 22 Maggio 2015, ore 14:53

BORRAGINE, MALVA, FINOCCHIETTO SELVATICO, ORTICA, TARASSACO E COSÌ VIA: SONO SOLO ALCUNE DELLE ERBE SPONTANEE COMMESTIBILI, PASSIONE DI UN ESERCITO DI 100.000 RACCOGLITORI, PROTAGONISTE DI “MANGIASANO” 2015, IL 23 MAGGIO DA EXPO ALLE PIAZZE D’ITALIA

Borragine, malva, finocchietto selvatico, strigoli, piantaggine, ortica, tarassaco e così via: sono solo alcune delle erbe spontanee commestibili più diffuse, vera passione di un insospettabile esercito di oltre 100.000 raccoglitori che so aggira per i prati di tutta Italia. A cui sarà dedicata l’edizione 2015 di “Mangiasano”, promossa da Vas – Verdi Ambiente e Società onlus, e Cia – Confederazione Italiana Agricoltori, di scena il 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, con laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta ad una corretta divulgazione sulla conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese (www.vasonlus.it). A partire da Expo ovviamente, nel Padiglione Italia, dove Turismo Verde della Cia realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese. La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei “menù agrituristici” c’è proprio la “misticanza”.  Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà ad un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione – avvertono i Vas e la Cia – così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tanto meno dovrà mangiarle. È noto come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta. La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità, che si celebra oggi ad Expo. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese. Vas e Cia-Confederazione Italiana Agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali, ed una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con Politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulla ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

Pozzolatico «Impruneta« Firenze 

Gli uccellini non fanno CHIP

Biomercatino

Il biomercatino MANGIASANO torna a Pozzolatico ogni seconda domenica del mese

Per l’edizione imprunetina clicca qui 

31° appuntamento domenica 10 maggio 2015

Il bio-mercatino mensile “Mangiasano” si tiene da settembre a giugno, ogni seconda domenica del mese, al Circolo Ricreativo Culturale di Pozzolatico, organizzato dall’Associazione VAS – Verdi Ambiente e Società – Onlus in collaborazione con i G.A.S. – Gruppi di Acquisto Solidale del Chianti Fiorentino: Gasluzzo, G.A.S. Impruneta, Le Rose, Strada in Chianti.

Considerata la positiva esperienza delle precedenti edizioni (primaverile ed autunnale) del mercatino “Mangiasano” che si sono tenute ad Impruneta, a partire dal 2006 e il desiderio dei G.A.S. di dare al nostro territorio la possibilità di acquistare una volta al mese prodotti biologici, locali, direttamente dai produttori, abbiamo deciso di unire le forze per ampliare le occasioni di incontro tra consumatori e produttori di qualità.

Il tradizionale mercatino “Mangiasano” si arricchisce di nuovi appuntamenti mensili a Pozzolatico, dalle ore 9 fino a sera.

L’iniziativa “Mangiasano”, bio-mercatino mensile promuove la “filiera corta” con l’acquisto diretto di prodotti biologici, prevedendo inoltre iniziative di diffusione di materiali d’informazione sui temi del consumo “sano, locale e solidale”.All’interno del mercatino desideriamo offrire una gamma completa di prodotti biologici e naturali che vanno dai prodotti agricoli, alimentari, ai detersivi, cosmetici, saponi fatti a mano, abbigliamento, giocattoli, libri e riviste inerenti ai temi specifici.La convinzione comune di poter avere un’impronta ecologica che sia compatibile con le risorse del pianeta ci ha spinto a condividere questo progetto.Il momento storico e una sensibilità e curiosità diffusa ci fanno sperare in una risposta positiva da parte di nuovi ed appassionati attori del consumo.

Per realizzare e rendere concrete queste convinzioni c’è bisogno dell’impegno di chi già ha questa visione e l’aiuto di chi ritiene oltre che necessaria, non più rimandabile e senza alternativa, la presa di coscienza che non abbiamo un’altra TERRA, ed è questa che dobbiamo lasciare a chi verrà dopo di noi.

L’Associazione Verdi Ambiente e Società – Onlus, da molti anni, propone la campagna “Mangiasano” per aumentare la sicurezza alimentare, promuovendo la proposta di prodotti biologici, la tracciabilità sulle etichette e la qualità degli alimenti, sostenendo l’adozione di normative contro la diffusione degli OGM e l’uso di pesticidi e fitofarmaci che minano la salute umana e che provocano danni ambientali agli ecosistemi naturali.

VAS-Onlus • Gasluzzo • GAS Le Rose • GAS Impruneta • eva.eisenreich@tin.it

 

 Agricolae.eu

AGRICOLTURA

CIA E VAS ALLA DECIMA EDIZIONE DI MANGIASANO

Pubblicato il 24/05/2015 at 12:00

La rassegna promossa da VAS e Cia quest’anno è incentrata sul tema: “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola – per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità” Quel piccolo esercito di almeno 100 mila italiani che raccoglie abitualmente erbe spontanee sui prati, nelle campagne e nei boschi ha, oggi, la sua manifestazione di riferimento: “Mangiasano”. Infatti l’iniziativa, promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia- Confederazione italiana agricoltori, che compie quest’anno il suo decennale, è dedicata proprio a questa vecchia-nuova pratica che sta facendo veramente tendenza nel nostro Paese. Vas e Cia, anche attraverso “Mangiasano” vogliono continuare ad offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello agricolo-ambientale che tenda ad uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità.

Per questo, nelle piazze di oltre 20 città italiane, oggi si parlerà di erbe spontanee e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti finalizzati ad una corretta e più ampia divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Mangiasano entra anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe edibili che nascono nel nostro Paese.

La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai tantissime le aziende agrituristiche, associazioni e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nei “menù agrituristici” prolificano ricette a base di queste preziose piante.

Di questa nuova abitudine esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i frutti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà ad un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i Vas e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese.

Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20 per cento delle specie animali e vegetali, ed una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con Politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle Ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

Turismo Lento

the only way to go slow, il blog del turismo lento e della mobilità ecosostenibile, slow tourism and eco- friendly mobility

sabato 23 maggio 2015

Le erbe selvatiche, X° Giornata di MangiaSano, Cosenza

Oggi, sabato 23 maggio è la X °edizione della giornata nazionaleMangiasano promozionata dall’organizzazione VAS (Verdi Ambiente e Società), quest’anno saranno protagoniste le erbe spontanee.

L’obiettivo del’evento è quello di salvaguardare i saperi di una volta per tutelare la biodiversità, tramite la fitoalimurgia, cioè la conoscenze delle erbe spontanee a scopo alimentare, si vuole sensibilizzare e familiarizzare i cittadini con un utilizzo diretto delleerbe sponatenee come risorsa alimentare.

Durante le iniziative dell’evento Mangiasano si daranno indicazioni semplici ma indispensabili ai raccoglitori del XXI secolo.

Si insegna dove è meglio raccogliere le erbe spontanee, come riconoscerle e familiarizzare iniziando dalle più semplici e come raccoglierle per non distruggerle.

Si ricorda di fare attenzione a scegliere correttamente le piante da mangiare perché alcune erbe possono essere velenose oppure possono avere effetti indesiderati.

Tra le piante più diffuse: tarassaco, ortica, piantaggine, stellaria, strigoli, borragine, malva, finocchietto selvatico.

Mangiare sano deve coniugarsi con la salute ma anche con la tutela dell’ambiente, questo è molto interessante anche se magari non tutti possiamo a cercare erbe nei campi, specie per quelli che vivono in città, ma è una tradizione quella della cucina con le erbe spontanee che non si deve perdere.

Un occasione per parlare della Calabria, cosi nell’appuntamento che si tiene a Cosenza, ma la giornata del Mangiasano la si festeggia in tutta Italia, presso il GAS (Gruppi d’acquisto solidale) di Cosenza, nelle ex officine delle Ferrovie della Calabria in via Popilia 39, dove ogni sabato si svolge il cosiddetto ‘mercatino bio’. Nell’ambito dell’iniziativa alcuni espositori presenteranno al pubblico delle erbe che nessuno immagina che si possano cucinare, dalla borragine o borrana, una pianta che cresce spontaneamente nelle campagne di tutta Italia, le cicoriette di campo piuttosto che le cipollette selvatiche sono spesso involontariamente ‘calpestate’ mentre si passeggia su un campo verde.

Per saperne di più: Vas onlus

 

corriere del web.it

GIOVEDÌ 21 MAGGIO 2015

Scoperto in Italia un piccolo esercito di 100 mila “raccoglitori di erbe spontanee”

Dall’Expo di Milano Cia e VAS lanciano l’edizione 2015 di “Mangiasano” con lo slogan “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola – per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità” 

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola. Questa novità che sta realmente facendo tendenza ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia- Confederazione italiana agricoltori che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda ad uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “Mangiasano”, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta ad una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese.          Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di “Mangiasano” realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese. La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale.   Al momento non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei “menù agrituristici” c’è proprio la “misticanza”. Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà ad un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia.  Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i Vas e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta. La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese. Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20 per cento delle specie animali e vegetali, ed una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con Politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle Ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

Il Terziario.info

 

SOSTENIBILITÀ: CIA-VAS, IN ITALIA 100MILA RACCOGLITORI ERBE SPONTANEE

MERCOLEDÌ 20 MAGGIO 2015 18:47

20/05/2015 18:18:00 ECONOMIA 6 Visite Al via ‘Mangiasanò Roma, 20 mag. (Adnkronos/Labitalia) – Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese, oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola.

Questa novità, che sta realmente facendo tendenza, ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale ‘Mangiasano’ promossa da Vas-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia-Confederazione italiana agricoltori, che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda a uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità.

Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di ‘Mangiasano’, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal ‘filo rosso’ che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di ‘Mangiasano’ realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese.

La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismo. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo.

Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismo svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento, non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella ‘top ten’ delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la ‘misticanza’.

Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà a un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i Vas e la Cia in occasione di ‘Mangiasano’- così come avviene per i funghi: nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza un’adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. Del resto, è notorio come alcune erbe non siano edibili e altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese.

Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali, e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle ricerca, dicono, e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

 food updates

Erbe spontanee: sono oltre 100.000 i raccoglitori appassionati

Wed 20 May 2015 18:09

Dall?Expodi Milano Cia e VAS lanciano l?edizione 2015 di ?Mangiasano? con lo slogan ?Le Erbe selvatiche dal prato alla tavola –

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Erbe spontanee: sono oltre 100.000 i raccoglitori appassionati

Mercoledì, 20 Maggio 2015 NewsFood

Scoperto in Italia un piccolo esercito di 100 mila “raccoglitori di erbe spontanee” Dall’Expo di Milano Cia e VAS lanciano l’edizione 2015 di “Mangiasano” con lo slogan “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola – per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità”

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola. Questa novità che sta realmente facendo tendenza ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia- Confederazione italiana agricoltori che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda ad uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “Mangiasano”, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta ad una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese.    Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di “Mangiasano” realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese. La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale.  Al momento non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei “menù agrituristici” c’è proprio la “misticanza”. Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà ad un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia.  Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i Vas e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta. La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese. Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20 per cento delle specie animali e vegetali, ed una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con Politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle Ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

 sassilive.it

Expo, CIA e Vas lanciano Mangiasano 2015

 

21 maggio, 2015 08:27 | DAL MONDO DEL LAVORO

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese o la consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma anche nella nostra regione sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. In tutt’Italia si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola.

Questa novità, che sta realmente facendo tendenza, ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia-Confederazione italiana agricoltori, che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda allo sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità.

Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “Mangiasano”, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese.

La stellaria, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo pochi esempi dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata, ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, “tour” nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la “misticanza”.

Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i frutti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà a un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i VAS e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza un’adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili e altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei Parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese.

VAS e Cia ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione se non si interviene con politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

 Il Tempo.it

21/05/2015 10:40

Cia-Vas: in Italia 100mila raccoglitori erbe spontanee

Al via ‘Mangiasano’

Roma, 21 mag. (Labitalia) – Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese, oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola.Questa novità, che sta realmente facendo tendenza, ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale ‘Mangiasano’ promossa da Vas-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia-Confederazione italiana agricoltori, che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda a uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di ‘Mangiasano’, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal ‘filo rosso’ che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di ‘Mangiasano’ realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese.La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo un micro esempio dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismo. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismo svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento, non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella ‘top ten’ delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la ‘misticanza’. Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i prodotti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà a un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i Vas e la Cia in occasione di ‘Mangiasano’- così come avviene per i funghi: nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza un’adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. Del resto, è notorio come alcune erbe non siano edibili e altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese.Vas e Cia-Confederazione italiana agricoltori ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali, e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione, se non si interviene con politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle ricerca, dicono, e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se le stesse non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

yahoo! finanza 

Cia-Vas: in Italia 100mila raccoglitori erbe spontanee

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  • La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese.
  • Quindi, sta diventando a pieno titolo, una delle attività che gli agriturismo svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento, non si può parlare di un vero e proprio business, intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti, non può essere casuale che nella ‘top ten’ delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la ‘misticanza’.
  • Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di ‘Mangiasano’, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal ‘filo rosso’ che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Ed è proprio su questa scia che anche all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di ‘Mangiasano’ realizza delle piccole classi per i bambini, dove l’unica materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese.
  • Roma, 21 mag. (Labitalia) – Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese, oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma in Italia sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. Si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola.
  • Cia-Vas: in Italia 100mila raccoglitori erbe spontanee

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Giornata Mangiasano VAS anche a Cosenza

Sabato 23 maggio, alle ore 10.30, presso il parco sociale dell’ex officine delle Ferrovie della Calabria, in via Popilia, n. 39, a Cosenza, si svolgerà la decima Giornata nazionale Mangiasano promossa da VAS – Verdi Ambiente e Società Onlus.

Nell’occasione, oltre all’allestimento del mercatino biologico, si terrà un incontro su “Le erbe selvatiche dal prato … tavola”. Interverranno Pino Boccia, VAS Onlus Calabria, Erminia Segreti, raccoglitrice di erbe selvatiche, Stefano Ammirata, GAS Cosenza e Mauro D’Acri, consigliere regionale.

 

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Edizione 2015 di “Mangiasano” con lo slogan “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola

Expo di Milano- Cia e VAS lanciano l’edizione 2015 di “Mangiasano” con lo slogan “Le erbe selvatiche dal prato alla tavola – per uno sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità”. Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese o la consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma anche nella nostra regione sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. In tutt’Italia si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola. Questa novità, che sta realmente facendo tendenza, ha ispirato la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” promossa da VAS-Verdi Ambiente e Società onlus e Cia-Confederazione italiana agricoltori, che vogliono offrire il loro contributo per divulgare un nuovo modello che tenda allo sviluppo di un’economia agricola basata sulla relazione e sulla tutela della biodiversità. Sabato 23 maggio, nelle piazze di oltre 20 città italiane, nel decennale di “Mangiasano”, si parlerà di questo e molto altro: laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini, tutti eventi uniti dal “filo rosso” che porta a una corretta divulgazione circa la conoscenza e la tutela del patrimonio di biodiversità del nostro Paese. La stellaria, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono solo pochi esempi dell’immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata, ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, “tour” nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Quindi, sta diventando a pieno titolo una delle attività che gli agriturismi svolgono in piena coerenza con la loro vocazione multifunzionale. Al momento non si può parlare di un vero e proprio business intorno alle erbe spontanee, ma l’interesse è crescente. Infatti non può essere casuale che nella “top ten” delle pietanze richieste nei menù agrituristici c’è proprio la “misticanza”. Di questa nuova tendenza esultano anche gli ambientalisti, convinti che questo rinnovato interesse verso i frutti spontanei e naturali della terra potrà attivare un processo virtuoso, che condurrà a un maggiore rispetto e tutela delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma c’è un’unica controindicazione -avvertono i VAS e la Cia in occasione di Mangiasano- così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza un’adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili e altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta. La questione delle piante spontanee è, tra l’altro, un pilastro fondamentale del grande tema della tutela e salvaguardia della biodiversità. Una tutela che passa attraverso la rimessa in produzione di varietà vegetali e animali in via d’estinzione, ma anche preservando e monitorando l’universo della vegetazione spontanea. Un processo che include la cura e la manutenzione, non solo dei Parchi protetti, ma di tutte le aree verdi del Paese. VAS e Cia ricordano che, solo nel nostro Paese nell’ultimo secolo, sono scomparse oltre il 20% delle specie animali e vegetali e una percentuale quasi analoga è a serio rischio d’estinzione se non si interviene con politiche e interventi adeguati. Bisogna, quindi, investire sulle ricerca e favorire attraverso incentivi le attività di allevamento e produzione di piante, frutti e animali rari anche se non garantiscono alti livelli di rese e quantità.

 

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Expo, CIA e Vas lanciano Mangiasano 2015

Sassi Live  21 maggio 2015   10:10   Notizie da: Provincia di Matera

Fonte immagine: Sassi Live – link

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa da tempo il nostro Paese o la consapevole riscoperta del patrimonio naturale, incentivata da una più diffusa sensibilizzazione culturale sui temi agricoli, ambientali e alimentari, ma anche nella nostra regione sono moltissime le persone che tornano nei prati, nelle campagne e nei boschi a raccogliere quei frutti spontanei che offre la terra. In tutt’Italia si stima un vero e proprio piccolo esercito di almeno 100 mila persone che raccoglie erbe spontanee che finiscono poi in tavola. Questa novità, che sta realmente facendo tendenza, ha isp…

Leggi la notizia integrale su: Sassi Live 

 

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Stellaria, malva, ortica: l’immenso patrimonio delle erbe spontanee

Sarà la crisi e l’austerità che attraversa il Paese, oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, sta di fatto che in Italia c’è un ‘piccolo esercito’ di 100mila persone che va per prati, campagne e boschi a raccogliere erbe spontanee che poi finiscono in tavola, sotto forma di tenere insalatine e o dare sapore aromatico ai piatti.

Lo affermano Vas-Verdi Ambiente e Cia-Confederazione italiana agricoltori presentando la X edizione della Giornata nazionale “Mangiasano” che si svolgerà sabato 23 maggio nelle piazze delle principali città italiane e in cui si parlerà di questa tendenza, nonché di tutto ciò che ruota intorno alla sana alimentazione, con laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini.

Inoltre all’interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell’ambito di “Mangiasano” realizzerà piccole classi per i bambini, dove la materia di studio sarà l’agricoltura e si potranno scoprire, tra l’altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese.

La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l’ortica sono – osservano Cia e Vas – solo un micro esempio dellimmenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi.

Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull’impiego in cucina delle erbe di campo. Ma c’è un’unica controindicazione – avvertono Vas e la Cia – così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E’ notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta.

 

 

 

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