Nel 2008, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) ha nominato l’americano Richard Anderson Falk (professore emerito di diritto internazionale presso l’Università di Princeton) per un mandato di sei anni come relatore speciale delle Nazioni Unite sul tema “la situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967.” Richard Falk Nel Report per il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNCHR) del 3 giugno 20143 ha scritto: “Si stima che 350.000 coloni ebrei in circa 200 insediamenti e avamposti vivono nell’Area C, essendosi appropriati della terra preferita, situata principalmente in zone collinari, facendo uso di quantità sproporzionate di acqua ricavata dalle falde acquifere locali a spese della popolazione palestinese” … “la situazione dell’acqua è disperata, con il 90% delle falde acquifere di Gaza non idonee per uso civile“, mentre “Israele sta deviando una quota sproporzionata dellea falde acquifere della costa”. Come indicato anche da numerosi documenti di Organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani (Amnesty International ed altri)), in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza Israele viola i diritti internazionali. Mekorot è una società partecipata che gestisce la stragrande maggioranza della fornitura d’acqua nello Stato di Israele: è sicuramente uno dei motori del potente sviluppo della comunità del paese. Essendo uno dei motori della crescita economica del paese, essa accompagna ovviamente Israele anche nell’opera illegittima che va avanti da anni e che consiste nell’occupazione della striscia di Gaza. Infatti, l’occupazione va di pari passo anche con lo sfruttamento delle risorse acquifere del sottosuolo. Si stima in proposito che Israele si appropri di una quota del 90% di esse, lasciando quindi solo il 10% alla popolazione che ne avrebbe diritto, quella palestinese. Sottrae acqua illegalmente dalle falde palestinesi per poi fornire l’acqua rubata alle colonie israeliane costruite illegalmente nei Territori palestinesi occupati, che senza la […]