Archivi Giornalieri: 21 Giugno 2015
(ANSA del 19 giugno 2015, ore 17:50) – Gli Stati generali sui cambiamenti climatici e sulla difesa del territorio, convocati dal governo Renzi il 22 giugno, “segnino una nuova stagione delle politiche su energia, innovazione, manutenzione del territorio” che puntino su fonti rinnovabili ed efficienza energetica, economia circolare, agricoltura che rafforzi le naturali funzioni del suolo di assorbimento della CO2, manutenzione dal rischio idrogeologico, ripristino della funzionalità dei sistemi naturali. È l’auspicio di numerose associazioni del mondo civile promotrici della ‘Coalizione italiana Parigi 2015: mobilitiamoci per il clima‘ che suggeriscono cinque proposte al governo Renzi. L’Italia, afferma la Coalizione, “è l’unico dei grandi paesi europei che non ha ancora alcuno strumento strategico che fissi obiettivi e tappe di riduzione delle emissioni di gas serra e sono significativi i ritardi nelle politiche di adattamento“. Gli stati generali devono essere “l’avvio di un nuovo percorso per traghettare l’Italia oltre la crisi e verso un economia ‘low carbon’ che valorizzi e crei occupazione. In questa direzione deve andare il ruolo che l’Italia dovrà svolgere nell’Unione europea alla Conferenza sul clima di Parigi, per raggiungere un accordo che permetta al mondo di agire insieme, in fretta, in modo efficace ed equo“. La “Coalizione italiana Parigi 2015: mobilitiamoci per il clima” chiede dunque al governo un chiaro impegno su cinque azioni fondamentali per il clima: 1 Approvare prima della Conferenza di Parigi una strategia per il clima di riduzione delle emissioni di gas serra; 2 Passare ad un’economia low carbon, con riduzione dei consumi energetici e delle emissioni e valorizzazione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Puntare all’economia circolare, con recupero, riciclo e riuso delle materie. Servono poi interventi di sostegno al mercato del lavoro; 3 Stop ai sussidi alle fonti fossili e alle trivellazioni di petrolio e gas; 4 Adattamento del territorio ai […]
(ANSA del 17 giugno 2015, ore 21:02) – ‘No’ alla clonazione di animali per la produzione alimentare, inclusi i loro discendenti e materiale da riproduzione, e ‘no’ agli alimenti derivati come latte e carne, nell’Unione europea. Niente import anche da Paesi terzi, che dovranno adeguarsi alle regole comunitarie. Questo il messaggio che arriva oggi dal voto congiunto delle commissioni agricoltura e ambiente dell’Europarlamento, approvato a larga maggioranza (82 voti favorevoli, 8 contrari e 8 astensioni). La palla passa adesso alla plenaria, il prossimo settembre. “Con il voto di oggi speriamo di aver mandato un segnale forte alla Commissione europea” ha detto Giulia Moi (M5S), relatrice del provvedimento in commissione agricoltura, secondo cui “in questo modo verranno tutelati i cittadini e la loro salute“. Giulia Moi “Abbiamo deciso che non avremo una direttiva ma un regolamento, così la legge sarà uguale in tutti i Paesi” ha aggiunto la collega tedesca Renate Sommer (Ppe), relatrice in commissione ambiente, precisando che rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea gli eurodeputati chiedono “un divieto più ampio, per motivi di coerenza“. Renate Sommer Moi ha spiegato di aver passato in rassegna la ricerca raccolta dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e secondo l’eurodeputata pentastellata il risultato è che “i dati sono labili dal punto di vista scientifico: loro suppongono che latte e carne derivati da animali clonati non siano dannosi, ma non hanno dati, a livello genetico ci sono ancora dei punti interrogativi“. Quindi “fino a quando non ci saranno prove certe scientifiche al 100% noi ci opporremo, gli europei non verranno usati come cavie” ha concluso Moi. “Speriamo che la plenaria possa dare un mandato forte per negoziare con il Consiglio: alcuni Stati membri sono contrari e altri dal punto di vista tecnico sono positivi, ma non conosciamo una posizione […]
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato della Federparchi. Apprezzamento ed emozione per le parole del pontefice da parte del presidente Sammuri Federparchi Europarc Italia esprime apprezzamento ed emozione per la nuova enciclica – Laudato Sì” – di Papa Francesco sull’ambiente. “Il Pontefice – commenta il presidente Giampiero Sammuri – affronta la questione dell’inquinamento ambientale, dei cambiamenti climatici, degli ogm, del paesaggio, della mobilità; parla di tutela del patrimonio agroalimentare e naturalistico. Parole che, come ho avuto modo di dire anche ad alcuni amministratori di parco, manifestano una profonda sensibilità. Sarebbe bello se riuscissimo a divulgarla attraverso i parchi, come fondamento di un moderno pensiero ecologista”. Federparchi si impegnerà a dare un contributo di diffusione della nuova enciclica.