L’articolo di Angela Lamanna, pubblicato con questo titolo il 27 luglio 2015 sul sito “La Nuova del Sud”, descrive lo svolgimento dell’incontro promosso dall’Associazione Intercomunale Lucania, su “La questione petrolifera in Basilicata a valle del beffardo Consiglio regionale del 21 luglio scorso” (vedi http://www.vasonlus.it/?p=17530&preview=true).
Un sabato sera a tinte ambientali quello dipinto nell’incontro promosso dall’Associazione Intercomunale Lucania, su “La questione petrolifera in Basilicata a valle del beffardo Consiglio regionale del 21 luglio scorso”.
Titolo piuttosto eloquente che segna sempre più il divario che si sta creando tra il Governo regionale e tutti gli attori che stanno contrastando il “Permesso di ricerca idrocarburi Palazzo San Gervasio”, così come è denominata la richiesta di rilascio del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi o gassosi richiesto Il 29 marzo del 2006 dalla compagnia statunitense AleAnna Resources, al Ministero dello Sviluppo economico. (vedi http://www.vasonlus.it/?p=16571)
La richiesta di rilascio del permesso riguarda un’area di 469,90 Kmq. che coinvolge il territorio di 13 Comuni della Provincia di Potenza, e più precisamente Acerenza, Banzi, Barile, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Maschito, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Rapolla, Ripacandida e Venosa e 2 Comuni della Provincia di Bari ovvero Minervino Murge e Spinazzola.
Ha introdotto i lavori il presidente dell’Associazione Intercomunale Lucania Maurizio Tritto che parlando della questione termodinamico a Palazzo S.G. ha informato i partecipanti circa la inadempienza dell’Associazione “Punto Zero” cui erano state commissionate le analisi dei corsi d’acqua ricadenti nell’area del progetto termodinamico.
Dettagli nell’edizione cartacea de La Nuova del Sud.
Prima pagina ed. “La Nuova del Sud” del 27 luglio 2015
Per una breve sintesi della serata vedi http://www.intercomunalelucania.it/2015/07/incontro-a-palazzo-san-gervasio-sulla-questione-petrolifera-in-basilicata-25-luglio-2015.html
