Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente articolo dell’Ing. Donato Cancellara, responsabile del Circolo Territoriale del Vulture Alto Bradano: è dedicato alla Sentenza del Consiglio di Stato n. 3652 del 23 luglio 2015, che si può definire storica e di grande speranza per tutti coloro che hanno a cuore la tutela del paesaggio. Donato Cancellara Per tutti coloro che si occupano di difesa del territorio, di tutela dell’ambiente e del paesaggio non può passare inosservata una recente sentenza del Consiglio di Stato n. 3652/2015. Sentenza depositata il 23 luglio scorso e che potemmo definire un forte monito al rispetto dell’art. 9 della Costituzione secondo cui “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. In un periodo caratterizzato da una forte crisi di democrazia, dall’assoluta mancanza di rispetto della nostra Costituzione, dai continui tentativi di calpestarla modificandola e dall’approvazione di norme a tutela dei poteri forti che rendono sempre più risicata l’azione di difesa dei diritti dei cittadini, occorre evidenziare qualche spiraglio di speranza aggrappato a quella locuzione tanto invocata quale lo “stato di diritto” che spesso non ingloba in sé il principio di legalità che dovrebbe mirare ad impedire che le Autorità agiscano indiscriminatamente. Una sentenza di particolare importanza anche per il nostro Vulture minacciato, tra le tante brutture, anche dal cosiddetto elettrodotto “spacca Vulture”. Nella sentenza si legge che l’indeclinabilità della funzione pubblica di tutela del paesaggio, per la particolare dignità data dall’art. 9 della Costituzione, è stata del resto più volte affermata dalla giurisprudenza costituzionale con un costante susseguirsi di sentenze che non possono e non devono essere ignorate (cfr., ad esempio, Corte cost., n. 151/1986, n. 239/1982; n. 359/1985; n. 182/1986; n. 302/1998; n. 393/1992; n. 2/1996; n. 196/2004; n. 272/2009; n. 309/2011). In buona sostanza, la pronuncia del Consiglio di […]