11 Agosto 2015 – Il Vaticano critica la deforestazione per far posto a piantagioni di soia. Brasile e Argentina sono tra i paesi con la più alta produzione di soia.
Papa Francesco ha criticato la distruzione delle foreste per la produzione di soia e chiese ci si prenda cura della natura in tutto il mondo. In un’intervista alla radio cattolica Virgen del Carmen, Santiago del Estero, nel nord dell’Argentina, il pontefice ha ricordato che il disboscamento per far posto alle colture è una pratica comune nel suo paese d’origine e in Brasile. Il Papa ha anche rafforzato il suo messaggio che l’ambiente deve avere la precedenza sui guadagni economici.
“Mi fa male l’anima quando c’è la deforestazione per piantare soia. Ci vorranno migliaia di anni per recuperare questo. Prendiamoci cura del bosco, prendiamoci cura delle acque – ha detto la radio, in un programma presentato da due sacerdoti.”
La dichiarazione papale si inquadra nella prima enciclica di Francesco, “Laudatio si“, uscito nel mese di giugno. In quel testo, il Papa ha chiesto una “coraggiosa rivoluzione” per salvare il pianeta dal consumismo e la costruzione di un sistema economico che difenda i poveri.
Il Papa chiede maggiore protezione della natura L’Argentina è attualmente il più grande produttore di farina e olio di soia nel mondo. La coltivazione occupa il 60% della terra fertile del paese, gran parte delle aree delle Pampas che sono state devastate per far posto a piantagioni. Lo stesso è stato fatto in varie regioni del Cerrado e dell’Amazzonia in Brasile, che è il più grande produttore di grani di soia. La maggior parte del raccolto dei due paesi è esportato verso la Cina e utilizzato per nutrire gli animali.
Da quando è diventato Papa, Francesco fa forte difesa dell’ambiente. Durante una visita in America Latina nel mese di luglio, ha criticato il capitalismo, compreso la produzione di prodotti agricoli per l’esportazione, e ha difeso i diritti degli esclusi economicamente e socialmente.
Articolo tratto dal portale brasiliano “O Dia”.