Parchi regionali e riserve naturali del Lazio: è scaduto ieri il 2° anno di commissariamento straordinario degli enti di gestione senza che la Giunta abbia provveduto alla nomina ed all’insediamento dei nuovi Consigli Direttivi

 

Immagine.Logo parchi Lazio.A Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 164 del 3 luglio 2013 è stato deciso di incaricare il competente ufficio regionale di predisporre un disegno di legge su biodiversità, geodiversità e aree protette” secondo criteri, principi e obiettivi specifici, fra i quali in particolare “completare e rendere più efficace la normativa; riunire in un’unica legge le norme sulle aree protette e quelle sulla tutela della biodiversità e della geodiversità” e “semplificare e rendere più efficiente il sistema di gestione”.

È stato così deciso contestualmente di sostituire i Commissari Straordinari di 11 Enti Parco, che con altrettanti decreti del 12 agosto 2010 erano stati nominati dall’allora Presidente della Giunta Regionale Renata Polverini e che avrebbero dovuto restare in carica fino all’insediamento dei nuovi organi.

Oltre ai suddetti 11 Enti di gestione il Presidente della Giunta Regionale Renata Polverini aveva commissariato anche il Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano, la Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia  e la Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile.

Il 31 luglio 2013 ed il successivo 8 agosto il Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti ha firmato 13 distinti decreti con cui ha nominato i Commissari Straordinari che hanno sostituito quelli nominati da Renata Polverini, rimasti in carica per ben 3 anni. 

In ognuno dei 13 decreti è stata richiamata la delibera della Giunta Regionale n. 164 del 3 luglio 2013, “con la quale si è deciso di procedere, nelle more della riforma della normativa regionale concernente il sistema della aree naturali protette regionali, al commissariamento dell’Ente regionale sopra menzionato, fino alla nomina dei nuovi organi di amministrazione …. e, comunque, non oltre il 30 settembre 2014 ”. (vedi http://www.vasroma.it/proroga-del-commissariamento-di-13-enti-di-gestione/#more-866)

Ma il 30 settembre 2014 è scaduto senza nessuna traccia della riforma della legge regionale n. 29/1997, che però è stata fatta nel frattempo a brandelli con modifiche apportate da norme “spurie” inserite nella riforma del Piano Casa, approvata alle 5 della mattina del 31 ottobre 2014 e diventata poi la legge regionale n. 10 del 10 novembre 2014.

La legge regionale n. 10/2014 ha modificato anche la legge regionale sulle aree naturali protette n. 29/1997, consentendo nei Piani di Assetto di parchi e riserve la realizzazione di Piani di Utilizzazione Aziendale (P.U.A.) in deroga a tutti i piani paesistici, dove la stessa legge regionale n. 10/2014 consente (con la modifica apportata all’art. 57 della legge regionale n.38/1999) una “ruralità multifunzionale” da parte di soggetti diversi dal coltivatore diretto e dall’imprenditore agricolo, che è stata disciplinata dal Regolamento regionale n. 11 del 2.9.2015 (pubblicato il giorno dopo sul B.U.R.)

Le suddette attività che la legge regionale n. 10/2014 ha aggiunto all’art. 57 della legge regionale n. 38/1999  sono diventate automaticamente possibili, proprio mediante P.U.A., all’interno delle aree naturali protette anche in regime di misure di salvaguardia. (vedi http://www.vasonlus.it/?p=19872#more-19872)

Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 640 del 30 settembre 2014 è stato così considerato che l’iter della suindicata riforma legislativa degli enti regionali di diritto pubblico gestori delle aree naturali protette, ai sensi dell’art. 22 L.R.n.4/2013, non si è ancora concluso, trattandosi di procedura complessa, che prevede come fase propedeutica all’adozione della proposta di legge da parte della Giunta regionale, la predisposizione di una relazione complessiva sulle misure di spending review da applicare agli enti dipendenti e agli organismi di diritto privato, da sottoporre al parere delle competenti commissioni consiliari” e conseguentemente “ritenuto che, per quanto sopra espresso, continuano a sussistere tutti i presupposti che hanno determinato il commissariamento straordinario disposto con la citata DGR n. 164/2013, arrivando alla decisione di “prorogare il commissariamento straordinario” dei 13 enti regionali di diritto pubblico gestori delle aree naturali protette. 

Con specifici decreti emanati tutti il 1 ottobre 2014 e pubblicati sul n. 79 del 2 ottobre 2014 del Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (BURL) il Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti ha provveduto a confermare i 13 Commissari Straordinari, ad eccezione del Parco dei Monti Simbruini. (vedi http://www.vasroma.it/parchi-regionali-e-riserve-naturali-del-lazio-con-13-decreti-di-nomina-nicola-zingaretti-proroga-di-un-altro-anno-i-13-commissari-straordinari-degli-enti-di-gestione/)

In occasione del convegno, che è stato organizzato da Luigi Tamborrino Presidente della associazione “TerritorioRoma” e da Pippo La Cognata della associazione politica romana “Idee in corsa” e che si è tenuto il 25 ottobre 2014 al teatro Anfitrione di Roma, l’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio Fabio Refrigeri ha citato una memoria di Giunta che porterebbe ad una legge sui parchi di tipo quasi esclusivamente “contabile” più che di tipo organico. (vedi http://www.vasroma.it/incontro-con-lassessore-fabio-refrigeri-per-lapprovazione-dei-piani-dassetto-dei-parchi-e-il-riordino-della-legislazione-ambientale-regionale/#more-12105)  

Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 640 del 30 settembre 2014 è stato deciso di “stabilire che i commissariamenti straordinari dei suindicati enti dureranno fino alla nomina dei nuovi organi di amministrazione, … e comunque non oltre il 30 settembre 2015”. 

Ma il 30 settembre 2015 è scaduto ieri senza nessuna traccia (dopo ormai ben 2 anni) della riforma della legge regionale n. 29/1997 e senza che la Giunta Regionale abbia avviato le procedure per la nomina e l’insediamento dei nuovi Consigli Direttivi degli enti di gestione delle aree naturali protette del Lazio. 

In assenza al momento dei decreti di nomina dei Commissari Straordinari si assiste da oggi ad una proroga automatica dei mandati degli attuali 13 Commissari Straordinari che sono del tutto illeciti in quanto tutti scaduti dal 30 settembre 2015. 

VAS si riserva di ricorrere presso tutte le autorità competenti per chiedere di accertare la regolarità di un terzo anno di proroga del commissariamento degli enti di gestione, che porterebbe a ben 6 gli anni di mancate nomine e insediamenti dei Consigli Direttivi, dovuti in forza della legge regionale n. 29/1997, che evidentemente è un “optional” per il Governatore Nicola Zingaretti, l’Assessore all’Ambiente Fabio Refrigeri ed il resto della Giunta Regionale.

 

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

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