Domenica 13 dicembre, NEL CUORE DI NIGUARDA nell’area di Villa Trotti ( tra Via Passerini e Via Graziano Imperatore ) con il patrocinio del Comune di Milano-Cdz. 9, ABITARE SOCIETA’ COOPERATIVA, QUI NIGUARDA, il COMITATO DI QUARTIERE NIGUARDA e l’associazione Vas Lombardia vi invitano al Mangiasano il MERCATINO NATALIZIO, con mostre, musica soffusa e giochi. Dalle ore 08:00 alle ore 19:00 Una giornata di incontro con i produttori agricoli e gli artigiani sostenibili.
Archivi Giornalieri: 11 Dicembre 2015
I leader protagonisti della Cop21, in tenuta da cavalieri jedi di Star wars, in una pagina del prestigioso International New York Times, con l’appello ‘Agite. ‘Non c’è da provare‘, e lo slogan perentorio: “Accordo climatico. 100% pulito, dovete decidere“. L’iniziativa è del collettivo americano Avaaz, che ha voluto sfruttare il clamore intorno all’imminente uscita dei nuovi episodi della saga di Star Wars. Nell’immagine, lanciata anche su twitter, c’è al centro in primo piano il leader cinese Xi Jinping, con alla sua destra la cancelliera tedesca Angela Merkel e alla sinistra la presidente brasiliana Dilma Rousseff. Più indietro, ci sono Obama e il primo ministro indiano Modi. (ANSA dell’11 dicembre 2015, ore 18:52)
Un gruppo di attivisti di Greenpeace hanno scalato l’Arco di Trionfo a Parigi, con striscioni che chiedono al governo francese e al presidente Francois Hollande di fare di più per la transizione energetica. Altri militanti hanno invaso la piazza sottostante, dipingendo con “eco-pittura gialla” la grande rotonda e le strade che da lì si diramano per disegnare un grande sole e chiedere così “un futuro di energie rinnovabili“. L’immagine, spiegano, “durerà per tutto il resto della conferenza e sarà visibile dall’aria quando a fine settimana i leader voleranno via da Parigi“, per sollecitarli a dire basta ai combustibili fossili “qualunque sia l’accordo che concluderanno“. (ANSA dell’11 dicembre 2015, ore 14:43)
L’attacco è al «podestà» Renzi. E ai suoi vassalli, valvassori e valvassini. Eh sì, secondo il coordinamento «No Ombrina», che combatte contro la petrolizzazione selvaggia, il governo attuale, con le sue decisioni unilaterali, è a metà tra il «becero autoritarismo» e i passacarte. «E mentre a Parigi, nella Conferenza internazionale sul clima, il nostro premier proclama di voler salvare il pianeta e l’economia, e spinge per un mondo di rinnovabili, in Italia fa carne da macello. All’estero dà un’immagine verde e poi s’affretta a distruggere il suo, il nostro paese»: Alessandro Lanci, coordinatore del movimento, non si risparmia. Il gruppo antitrivelle dall’Abruzzo approda alla camera dei deputati per una conferenza in cui ribadisce l’assoluta contrarietà di un intero territorio alla realizzazione della piattaforma «Ombrina Mare», della società inglese Rockhopper le cui autorizzazioni sono alla fase finale presso il ministero dello sviluppo economico «nonostante vi sia l’opposizione della Regione, di decine di enti locali, delle associazioni agricole, del turismo e della pesca e della stragrande parte dei cittadini che hanno manifestato in massa contro il progetto». Che prevede — viene ricordato — di perforare 4–6 pozzi a 5 chilometri dalla Costa dei Trabocchi, che una legge del 2001 ha individuato come meritevole di tutela attraverso l’istituzione di un Parco nazionale. Oltre alla piattaforma si intende ormeggiare per 25 anni una nave raffineria lunga oltre 300 metri che dovrà trattare fino a 50.000 tonnellate di greggio alla volta. «Il tutto — aggiunge Renato Di Nicola — in una zona dove insistono riserve naturalistiche e che è a forte valenza turistica, settore in cui lavorano decine di migliaia di operatori. Basterebbe un solo incidente per devastare l’intero Adriatico e mettere in ginocchio le realtà che si affacciano su questo mare». Per fermare questo intervento ed altri simili saranno depositati uno o due emendamenti alla legge di stabilità ora in discussione alla camera. Saranno proposti dalle opposizioni, al netto di una […]