Celle solari ultrasottili, come le bolle di sapone

 

Celle solari come bolle di sapone

Le celle solari più sottili mai ottenute sono leggere come una bolla di sapone: hanno uno spessore 50 volte inferiore a quello di un capello e sono flessibili.

Potrebbero essere stampate su carta e tessuti, per rivestire smartphone o anche veicoli spaziali.

Descritte sulla rivista Organic Electronics, sono state realizzate dal gruppo coordinato da Vladimir Bulovic, del Massachusetts Institute of Technology (Mit).

Il rapporto efficienza-peso di queste celle solari è tra i più alti mai raggiunti: sono 400 volte più efficienti di quelle tradizionali a base di silicio.

Anche se il loro sviluppo commerciale potrà richiedere anni, i ricercatori considerano un successo aver dimostrato che è possibile ottenerle.

Il segreto è nel processo con cui vengono ottenute, che realizza contemporaneamente il sostegno che supporta la cella solare e il rivestimento protettivo che la scherma dall’ambiente.

Il cuore della cella, che ha il compito di assorbire la luce, è stato ottenuto con un materiale organico chiamato Dbp; per il supporto e la protezione della cella è stato invece utilizzato un materiale plastico molto comune e flessibile, chiamato parylene, simile alla pellicola trasparente usata in cucina.

Entrambi i materiali vengono deposti nello stesso momento con un processo a vapore in una camera a vuoto, a temperatura ambiente e senza l’uso di solventi, a differenza del processo di fabbricazione delle celle solari convenzionale, che richiede alte temperature e prodotti chimici.

La novità, rilevano i ricercatori, è proprio in questo processo di fabbricazione, nel quale possono essere utilizzati anche materiali diversi.

 

(ANSA del 3 marzo 2016, ore 19:03)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas