«Keep the oil under the soil». Lasciamo il petrolio sottoterra, urlavano gli attivisti di mezzo mondo a Parigi poco prima dell’inizio della Ventunesima Conferenza delle Parti sui Cambiamenti Climatici, la Cop21. È un movimento globale per la giustizia climatica, una realtà reticolare, che lega comunità e organizzazioni del Nord e del Sud del mondo. L’idea di mantenere il petrolio sottoterra nacque in Ecuador, paese assai dipendente dall’oro nero. «Yasunizzare», dal nome del parco Yasuni, riserva biologica sotto la quale si trovano importanti giacimenti petroliferi, significava lasciare il petrolio sottoterra, optare per un’altra via, quella del riconoscimento del debito ecologico, e della promozione di energie alternative. Quel petrolio non estratto avrebbe rappresentato un patrimonio in termini di emissioni evitate e di protezione della biodiversità, in cambio del quale la comunità internazionale si sarebbe impegnata a versare contributi su un fondo internazionale per la tutela di Yasuni e la promozione di energie rinnovabili. Non se ne fece nulla, ed oggi le compagnie petrolifere straniere stanno accaparrandosi quelle concessioni. Territori sotto assedio, come quello di Sarayaku, o del popolo Sapara, che hanno già annunciato che difenderanno con i denti la loro terra. Dall’Amazzonia all’azione di disobbedienza civile contro la megaminiera di carbone di Ende Gelaende, alle mobilitazioni dei Mohawk a Montreal contro la Transcanada Pipeline, è un susseguirsi di azioni, iniziative, mobilitazioni. Era stato detto a Parigi e fatto seppur simbolicamente: tracciare una linea rossa, oltre la quale sarebbe scattata la disobbedienza civile di massa, per tutelare un bene prezioso, l’equilibrio dell’ecosistema, e la salute delle generazioni a venire. È il riconoscimento dei diritto alla resistenza civile nonviolenta per tutelare i «commons» che ispirerà migliaia e migliaia di attivisti che in ogni parte del mondo si mobiliteranno per un’intera settimana a maggio nell’azione globale «Break Free from Fossil Fuel». Sono previste azioni […]