Referendum. Ingroia: è Renzi che ha fatto sprecare soldi, va denunciato alla Corte dei Conti

 

Azizone Civile

Matteo Renzi si è intestato la vittoria al referendum sulle trivelle ma il suo trionfalismo è più che mai immotivato e fuori luogo. 

Ha giocato sporco prima del voto e ha continuato a farlo anche dopo. È stato lui a far spendere inutilmente 300 milioni di euro ai contribuenti, sia nella fissazione della data, separata dalle amministrative, sia con l’invito all’astensionismo. 

Dal momento che il referendum andava comunque celebrato, il capo del governo aveva il dovere di sostenere il voto e magari le ragioni del NO. Non averlo fatto lo rende doppiamente colpevole, va quindi denunciato per danno erariale alla Procura della Corte dei Conti prima ancora che alla Procura di Roma”.

Così il presidente di Azione Civile, Antonio Ingroia, che aggiunge: “I quasi 16 milioni di italiani che sono andati a votare, con una schiacciante prevalenza dei SI, costituiscono in ogni caso un segnale forte. 

Rappresentano quella parte rilevante di Paese che non si è lasciata condizionare dalla sleale, illegittima e anticostituzionale campagna per l’astensionismo condotta in prima persona dal presidente del Consiglio e avallata dal presidente ‘emerito’ della Repubblica. 

Rappresentano quella parte di Paese, di cui non si può non tener conto, che non ha rinunciato ad esercitare il diritto costituzionale al voto ma ha giustamente voluto dire la propria. Da loro, dal messaggio che hanno voluto lanciare, si deve ripartire. 

Si è persa una battaglia – conclude Ingroia – ma la guerra per un modello di sviluppo pulito, sempre più basato sulle energie rinnovabili e sempre più indipendente dalle fonti fossili e dagli interessi delle grandi lobby affaristiche, nazionali ed internazionali”, prosegue.

 

(Articolo di Antonio Ingroia, pubblicato con questo titolo il 18 aprile 2016 sul sito di “Azione Civile Ingroia”)

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