Paola Muraro assessore ambientale, Roma si ribella. Critiche

 

Paola Muraro

Paola Muraro potrebbe presto diventare il nuovo assessore alla Sostenibilità Ambientale di Roma, e Virginia Raggi è già nella bufera.

Il nome fatto dal nuovo sindaco di Roma per il ruolo di assessore alle politiche ambientali ha infatti indispettito non poco non soltanto i romani, che la Muraro la conoscono bene, ma anche molti membri dello stesso Movimento 5 Stelle.

Ma per quale ragione Paola Muraro viene considerata alla stregua di un’impresentabile?

Il motivo è presto spiegato: la Muraro è una “vecchia volpe” nel suo campo, conosciuta per essere una convinta sostenitrice degli inceneritori nonché detrattrice delle metodologie di smaltimento alternative ed a basso impatto ambientale.

I cittadini di Roma infatti hanno ancora impresso a fuoco nella mente quell’incredibile frase pronunciata dall’improponibile candidata assessore, riguardante i miasmi del TMB di via Salaria: “Quelli rilasciati dal biofiltro sono composti paragonabili ai terpeni che ritroviamo quando andiamo dal fruttivendolo“.

Ma Paola Muraro non aveva solamente paragonato i miasmi dell’inceneritore al profumo di frutta e verdura (cosa che le “costò” non poche critiche da numerose associazioni in lotta per la difesa dell’ambiente), ma in passato ha ricoperto anche il ruolo di referente IPPC per il monitoraggio dell’inceneritore TMB, come sottolineato da Villa Spada (il conflitto di interessi si rende a questo punto palese).

Quello stesso inceneritore che il presidente AMA Daniele Fortini aveva pubblicamente identificato come: “Una tecnologia arcaica, che corrisponde ad idee progettuali dei rifiuti che vanno superate“.

Insomma, il terrore che attanaglia ora i romani è che con l’elezione di Virginia Raggi sia cambiato tutto per non cambiare nulla.

Forti critiche per la nomina di Paola Muraro sono arrivati anche da esponenti del Movimento 5 Stelle come Gabriele Folli, Assessore all’Ambiente di Parma, il quale ha dichiarato: “Fatemi capire, a noi l’avete menata per quattro anni per non essere riusciti a spegnere l’inceneritore, e poi mettete come assessore all’ambiente una convinta inceneritorista?”.

Ma andate un po’ a cagare, va! Da Parma de core“.

Una chiusura certamente colorita e senza grandi giri di parole, ma del tutto comprensibile alla luce di quanto sta accadendo.

La Muraro è dunque l’emblema del “vecchio sistema”, quello che nel nome del profitto di pochi collusi stava facendo di Roma una discarica a cielo aperto, quello che il Movimento 5 Stelle si era proposto di combattere per dare una svolta alla città.

Se davvero Paola Muraro dovesse venire eletta come assessore alla Sostenibilità Ambientale della Capitale dunque, Virginia Raggi inaugurerebbe la sua nuova avventura di sindaco con una sconfitta clamorosa.

E, cosa forse ancora più svilente, la cosiddetta “vecchia casta” avrebbe vinto ancora. 

(Articolo di Filippo Di Stefano pubblicato con questo titolo oggi 23 giugno 2016 sul sito “Fidelity Attualità”)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas