Sono ancora 133 le discariche abusive in Italia sotto infrazione europea

 

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In una forma o nell’altra “l’emergenza rifiuti” è una costante in Italia, e quello delle discariche abusive rappresenta uno degli aspetti più dolorosi.

Soltanto quelle individuate come soggette a infrazione da parte dell’Unione europea (dunque, una stretta minoranza) sono ancora 133.

Una presenza assai ingombrante sotto il profilo economico, oltre a quello ambientale: alla loro presenza è imputabile una sanzione semestrale, dovuta dal nostro Paese all’Ue, pari a 27 milioni e 800.000 euro.

Ovvero, 55,6 milioni di euro ogni anno.

Sotto questo profilo, negli ultimi mesi alcuni passi avanti sono però stati compiuti.

Con una nota inviata alle autorità italiane – comunicano dal ministero dell’Ambiente – la Commissione europea ha risposto positivamente a gran parte delle informazioni trasmesse dal nostro Paese il 2 giugno scorso e annunciato di aver stralciato altre 22 discariche abusive (oltre alla 45 “regolarizzate” dal giugno 2015) dalla lista di quelle che oggi obbligano l’Italia al pagamento di una sanzione pecuniaria comminata con la sentenza della Corte di Giustizia europea del 2 dicembre 2014.

Le 22 discariche espunte dalla procedura di infrazione, di cui sette contenenti rifiuti classificati come pericolosi, si trovano in nove regioni.

Cinque in Calabria (a Campana, Firmo, Pietrapaola, Soveria Simeri e Falconara Albanese), quattro in Abruzzo (nei comuni di Pennadomo, S.Giovanni Lipioni, San Salvo, Monteodorisio), quattro in Liguria (nei comuni di Toirano, Lerici e due discariche a La Spezia), tre nel Lazio (Falvaterra, Casalvieri e Arpino), due in Toscana (Pietrasanta e Stazzema), una per parte in Lombardia (Mantova), Puglia (Peschici), Campania (San Giorgio del Sannio) ed Emilia Romagna (San Giovanni in Persiceto).

«Questa – afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è una buona notizia che premia il continuo e positivo confronto instaurato tra le strutture tecniche del ministero, la rappresentanza diplomatica e la Commissione europea, oltre che i passi avanti compiuti per la messa in regola delle singole situazioni sul territorio.

Questo ovviamente non basta, perché le discariche sono ancora troppe e la multa in ogni caso inconcepibile per un Paese come l’Italia.

Molte Regioni non stanno rispondendo come è necessario, specie per quanto riguarda l’istanza di erogazione dei fondi: per questo nomineremo a breve, come previsto dalla legge, un Commissario straordinario chiamato a gestire le risorse necessarie».
(Articolo pubblicato con questo titolo il 19 settembre 2016 sul sito online “greenreport.it”)

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