Magliano, battaglia sulla discarica

 

Il Giornale della Provincia del 27 ottobre 2016

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N.B. – Il diritto di cronaca esercitato dalla giornalista Barbara Scarafoni comporta l’obbligo di verificare sempre la fondatezza delle informazioni che vengono pubblicate: nel caso specifico ha riportato notizie fornite presumibilmente dalla “associazione ecologica Monti Sabatini – No Discarica Magliano Romano”, che è stata costituita il 20 giugno scorso (come attesta la sua pagina facebook) e che non può quindi millantare le iniziative e le attività che ha svolto invece il “Comitato Magliano Romano No Discarica Roma Nord”, che è stato costituito ben 2 anni prima, a settembre cioè del 2014.

Vero è che un numero imprecisato di membri della suddetta associazione, ivi compreso il suo Presidente Sandro Nazzarri, è rimasto anche “socio promotore” del Comitato, ma la circostanza non autorizza nella maniera più assoluta né la neo-associazione né il suo Presidente a far credere che i “meriti” delle azioni e delle iniziative passate sia da ascrivere a chi all’epoca non esisteva per niente.

Al fine dichiarato di una corretta informazione, porto di seguito le precisazioni a singoli passi dell’articolo che lasciano anche capire non solo il millantato credito, ma anche l’estrema confusione sui fatti citati.

1 – “Nello scorso 2007” – Con autorizzazione n. 3145 del 13 dicembre 2007 il Comune di Magliano Romano ha consentito alla S.r.l. “Idea 4” la gestione di una discarica di materiali inerti, esclusivamente al fine di recupero ambientale di una cava dismessa per l’estrazione di blocchetti di tufo in località “Monte La Grandine”: ma con successiva Determinazione della Regione Lazio n. A06398 del 6 agosto 2013 è stata rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) ed autorizzata per un periodo di 10 anni la “messa in esercizio della discarica per rifiuti inerti sita in località Loc. “Monte della grandine” nel Comune di Magliano Romano (RM), intesa nella suo complesso come unione del primo e secondo lotto”, nonché “l’esercizio della discarica per singoli sub-lotti funzionali, secondo gli elaborati progettuali”.

2 – “Nel luglio del 2014” – Il 29 luglio 2014 la S.r.l. “Idea 4” ha presentato una proposta di riclassificazione della esistente discarica di inerti a discarica di rifiuti speciali “non pericolosi”: il contestatissimo procedimento è tuttora in corso. 

3 – “Questa associazione ha presentato immediatamente ricorso poi vinto per bloccare i permessi” – Ad essere impugnata non è stata la proposta di riclassificazione (procedimento peraltro tuttora in corso tramite Conferenze dei Servizi), ma la determinazione-a09137-del-22-luglio-2015 con cui è stato deciso di concedere alla Idea 4 s.r.l. la possibilità di ricevere nella propria discarica altri 21 codici CER di rifiuti, oltre i 94 già concessi: il 20 novembre 2015 è stato depositato il ricorso al TAR del Lazio n. 13874, promosso dal Presidente del Comitato Alessio De Guttry, da molti soci del “Comitato No Discarica Magliano Romano” (fra cui anche Sandro Nazzarri) e dalla associazione “Gruppo Ricerca Ecologica”. 

Con Sentenza n. 5274 del 5 maggio 2016 la Sezione Prima Ter del Lazio ha annullato la Determinazione AO9137 del 22 luglio 2015.

4 – “Nonostante il Tar del Lazio abbia sospeso la determinazione della Regione” – Non viene fatto sapere che con determinazione-go3100-del-31-marzo-2016 è stata approvata una modifica sostanziale costituita da un impianto di trattamento chimico fisico del percolato a servizio della discarica per inerti sita in loc. ” Monte della Grandine” e che il provvedimento è stato impugnato al TAR del Lazio con il ricorso n. 7428 depositato il 27 giugno 2016, promosso dal “Comitato No Discarica Magliano Romano”, da 78 cittadini e dalle associazioni “Gruppo Ricerca Ecologica” (GRE) e “Verdi Ambiente e Società” (VAS) con richiesta di “previa sospensione dell’efficacia” del provvedimento impugnato: benché già costituita dal 20 giugno 2016, la “associazione ecologica Monti Sabatini – No Discarica Magliano Romano” non ha niente a che vedere nemmeno con questo ricorso assegnato alla Sezione Prima Quater del TAR, che con Ordinanza n. 4895 del 30 agosto 2016 ha accolto la domanda incidentale di sospensione fissando, per la trattazione del merito, l’udienza pubblica del 31 gennaio 2017. 

Nel frattempo il 29 luglio 2016 è stato effettuato il collaudo dell’impianto di trattamento chimico-fisico e la S.r.l. “Idea 4” ha fornito le dovute garanzie economiche: stando al suddetto articolo “la Regione ha ugualmente autorizzato nei primi giorni di ottobre la messa in esercizio del trattamento di percolato”.

Se la notizia rispondesse al vero, si tratterebbe di una aperta violazione della sospensiva concessa dal TAR fino all’udienza del 31 gennaio 2017: con nota-vas-prot-n-16-del-17-ottobre-2016 il sottoscritto ha chiesto ad ARPA ed ASL “di voler intervenire ai sensi della normativa vigente in materia di inquinamento, predisponendo un apposito sopralluogo sul posto che sia finalizzato da un lato a verificare se sia in funzione l’impianto di trattamento chimico fisico del percolato, malgrado la sospensiva fino al 31 gennaio 2017 prescritta dal TAR, e dall’altro lato ad accertare in generale la regolarità della attuale gestione in corso della discarica ed in particolare l’eventuale grado di inquinamento del Fosso della Selva (o di Monte Pizio).

5 – “Nel frattempo anche alcune amministrazioni hanno cominciato a muoversi” – Sono 17 i Comuni coinvolti dal Comitato e non certo dalla neo – associazione: quelli citati, che “hanno fatto formale richiesta di intervenire nel procedimento” non meglio precisato, sarebbero i Comuni che hanno dato seguito alla Conferenza dei servizi che si è tenuto il 19 settembre 2016 e che ha riguardato la richiesta di riclassificazione a discarica di rifiuti speciali non pericolosi.

6 – “lo scorso 14 ottobre la Regione Lazio con determina numero “G11762” – Si tratta invece della determinazione-g11647-del-13-ottobre-2016 con cui è stata autorizzata la deroga ai valori limite che era stata richiesta il 25 febbraio 2016.

 

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

(socio promotore del Comitato No discarica Magliano Romano)

 

 

 

 

 

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