Archivi Giornalieri: 27 Novembre 2016
COMUNICATO STAMPA Nel quadro della campagna referendaria per il NO alla riforma costituzionale, si terrà a Milano un incontro dibattito organizzato dall’Associazione Verdi Ambiente e Società VAS Onlus, Unione Democratica dei Consumatori, Comitato referendario “Il No per l’Alternativa” e TeleAmbiente. All’incontro interverranno: Loredana De Petris, Presidente del gruppo misto al Senato, Corradino Mineo, Senatore PD ed ex direttore di Rai News, Basilio Rizzo, consigliere del Comune di Milano, Bruno De Vita, Presidente dell’Unione Democratica per i Consumatori, Daniele Granara, docente di diritto costituzionale presso l’università di Genova. Modera Guido Pollice, Presidente dell’Associazione Verdi Ambiente e Società VAS Onlus. L’appuntamento è per Martedì 29 Novembre alle ore 21 presso il CAM, corso Garibaldi 27 – angolo Strehler.
Lo scioglimento dell’Artico può innescare un cambiamento climatico imprevedibile e incontrollabile che non si limita al Polo Nord, ma coinvolge l’intero Pianeta arrivando fino all’Oceano Indiano. A lanciare l’allarme è rapporto “Arctic Resilience”, scritto da undici organizzazioni tra cui il Consiglio artico e sette atenei. Gli esperti individuano 19 “punti di non ritorno”, cambiamenti considerevoli che ci sono già stati o che potrebbero esserci negli ecosistemi marini, d’acqua dolce e terrestri dell’Artico, causati dalle attività dell’uomo soprattutto con le emissioni di gas serra. Tra questi ci sono la crescita di vegetazione nella tundra, con le piante scure che assorbono calore a rimpiazzare la neve che invece riflette i raggi del sole; e un maggior rilascio di metano, un gas serra, all’aumentare del riscaldamento della tundra. Altri impatti, spiegano i ricercatori, sono il calo del livello d’ossigeno nel mare e la riduzione di specie ittiche fondamentali per la pesca artica, con effetti a catena sugli ecosistemi oceanici del mondo; e un cambiamento nella circolazione oceanica che influenza il clima a livello globale. “Come i cambiamenti interagiscano l’uno con l’altro è poco noto. Se mutamenti multipli si rinforzano a vicenda, allora il risultato può essere potenzialmente catastrofico“, spiega Johan Rockstroem, direttore del Resilience Centre di Stoccolma, secondo cui “alcuni di questi cambiamenti destabilizzeranno il clima regionale e globale“. (ANSA del 25 novembre 2016, ore 15:44)