Legge sui Parchi, per il Wwf è SOS Natura: mobilitazione per difendere le Aree protette

 

È partita  la campagna di mobilitazione del Wwf Italia per difendere i Parchi Nazionali che, secondo la presidente del Panda, Donatella Bianchi, «sono messi in pericolo da una legge che rischia di indebolire i principi e le garanzie di tutela della natura e far fare un salto indietro di quarant’anni al sistema delle Aree Protette».

La Bianchi dice che la riforma della legge sui Parchi approdata oggi alla Camera «è una grande opportunità perduta: se il testo non verrà emendato ma licenziato frettolosamente, anziché rilanciare e rafforzare i Parchi italiani li indebolirà».

Il Wwf sottolinea: «Nonostante la Costituzione attribuisca allo Stato il compito di proteggere la natura, con la legge su cui saranno chiamati ad esprimersi i deputati, di fatto, le Aree protette passerebbero sotto la diretta influenza degli Enti territoriali, rischiando di essere ostaggio di logiche partitocratiche e localistiche».

In una scheda il Wwf riassume cosa c’è che non va nella proposta licenziata dalla Commissione ambiente della Camera con alcune modifiche:  che i Presidenti dei Parchi abbiano solo generiche qualifiche di gestione amministrativa senza che sia richiesta nessuna competenza in materia di tutela ambientale; che nel Consiglio Direttivo degli Enti-Parco siano inserite rappresentanze di portatori di interessi economici, indebolendo gravemente la tutela degli interessi generali rappresentati dallo Stato;  che i Direttori dei Parchi non abbiano più una nomina nazionale, ma locale  e senza che siano richieste competenze ambientali o naturalistiche e che ne sia garantita l’indipendenza; che le Aree Marine Protette siano ancor più governate attraverso un sistema frammentario e disomogeneo fortemente condizionato dagli interessi locali; che la gestione della fauna dei parchi non sia chiaramente ancorata alle Direttive comunitarie, aumentando anche le possibilità di coinvolgimento dei cacciatori per gli abbattimenti selettivi.

La Bianchi conclude: «Oggi il Parlamento sembra incapace di ascoltare il mondo al di fuori del Palazzo mentre con la Legge Quadro del 1991 (la 394) si aprì al confronto con la società civile e la comunità scientifica  c’è ancora una possibilità per correggere la rotta: per questo il Wwf si rivolge a tutti i deputati che affronteranno, in Aula, la proposta di legge affinché accolgano una serie di modifiche sostanziali per modificare il testo che rischia di stravolgere il sistema delle Aree protette e di indebolire la “Natura D’Italia”.  

I Parchi possono rappresentare una grande opportunità di sviluppo sostenibile, per questo occorre una riforma innovativa e proiettata al futuro».

Il Wwf invita a informarsi sulla mobilitazione vai su www.wwf.it/parchi  e a scrivere al deputato della propria Circoscrizione: «S.O.S. Natura d’Italia: Le chiedo d’intervenire sul Disegno di Legge sui Parchi in discussione alla Camera per garantire le piene competenze dello Stato nella tutela e gestione del sistema di aree protette più importante d’Europa. #sosparchi».

Il Panda chiede anche di inviare un twitt con #sosnaturaditalia con il testo @lauraboldrini @PietroGrasso perché stravolgere la più importante legge italiana per la tutela della natura? #sosparchi con @WWFitalia

 

(Articolo pubblicato con questo titolo oggi 27 marzo 2017 sul sito online “greenreport.it”)

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