GUARANÌ-KAIOWÀ : un grido indigeno in difesa dei diritti e della terra

 

Partecipano al tavolo:
–       Dott. Franco Ippolito, Magistrato, Presidente di Sezione alla Corte di Cassazione e Presidente del Tribunale Permanente dei Popoli.
–       Silvia Zaccaria, antropologa
–       Yurij Castelfranchi, giornalista e sociologo dell’Università Federale di Minas Gerais (Brasile)
 
 
Nota biografica:

All’anagrafe è Ládio Veron Cavalheiro, ma il suo nome indigeno è AVÃ TAPERENDI, Uomo che brilla come il sole che sorge, capo della comunità guarani kaiovà Takuara, leader della ATY GUAÇU – assemplea generale dei Guarani-Kaiowa e loro portavoce in questo viaggio per l’Europa.

Si è laureato in storia presso l’Università Federale della Grante Dourados, nel Mato Grosso del Sud.

Ha insegnato nelle scuole delle comunità Guarani-Kaiova ma poi è tornato a vivere nella sua comunità.

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Da decenni, i Guaraní-Kaiowá sono in lotta, nello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul, per il diritto a tornare alle terre dalle quale furono espulsi, oggi deforestate e invase dai latifondisti.

Da decenni, lottano per i diritti più basilari, all’esistenza, alla conservazione del proprio ambiente, all’autodeterminazione, al rispetto della propria identità e della lingua.

Oggi, in un Brasile che minaccia sempre più la sopravvivenza dei suoi popoli indigeni, in cui la deforestazione è tornata a crescere, il loro grido è il grido per i diritti di molte e molti, in Sud America e fuori.

Le violenze e le minacce contro i popoli e i saperi indigeni crescono, pistoleri e criminali sembrano agire nell’impunità totale, molti leader sono minacciati di morte, mentre il governo brasiliano ad interim è segnato da scandali  di corruzione e il Parlamento è lacerato da conflitti interni e dalle pressioni di lobbies come quella del settore agroalimentare, che controlla più di un terzo dei parlamentari e esige una riduzione radicale delle terre indigene e amnistie per chi deforesta illegalmente.

Nel 2015, sono stati assassinati 137 indigeni in Brasile, mentre lo Stato non fa un passo per proteggere e delimitare 650 dei territori che spettano agli indios e che attendono da vent’anni omologazione e protezione.

Ládio Veron, Avã Taperendi, “cacique” (leader) della comunità Takuara, nello stato Brasiliano del Mato Grosso do Sul, e uno dei portavoce della Atí-Guaçú – l´assemblea generale del popolo Guaraní-Kaiowá – é ora in Europa.

Per denunciare le violenze subite dalle popolazioni indigene e cercare solidiarietà e alleati internazionali nella lotta in difesa dell´ambiente e dei diritti dei popoli.

Ci racconterà la sua storia, e il suo sogno di costruire un centro di formazione (sociale, politica, pedagogica) indigeno.

 

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