Alcune considerazioni di Vas Onlus su Venezia e le grandi navi

 

 

 

 

 

 

 

 

A proposito dell’articolo di Andreina Zitelli, pubblicato su “La Nuova di Venezia e Mestre” e ripreso dal sito di Vasonlus.it nella giornata di ieri, riproponiamo alcune considerazioni di Vas Venezia e Vas Nazionale sull’annosa questione del transito delle grandi navi a Venezia.

Siamo alle solite: la dottoressa Zitelli spinge per il progetto Dufuerco perchè altri progetti sono scarsamente credibili. Si teme che tutto rimanga com’è, con continui rinvii.

Ma il progetto Dufuerco non è ben visto a Venezia, tanto meno a Cavallino Punta Sabbioni dove dovrebbero sorgere le nuove strutture portuali. Anche all’interno del Comitato NO Grandi Navi ci sono problemi in quanto c’è qualcuno che spinge per tale soluzione che poi è il progetto De Piccoli con qualche modifica.

Lo storico portavoce Silvio Testa, ex giornalista del “Gazzettino”, ha lasciato l’incarico proprio per questi motivi. Il recente referendum, che ha visto la partecipazione di oltre 18.000 cittadini, ha avuto successo perchè il quesito era “No Grandi Navi No nuovi scavi“, inizialmente legato al progetto Dufuerco. Ma fortunatamente è stata modificata l’impostazione di partenza, a seguito delle numerose proteste all’interno del comitato promotore.

La dottoressa Zitelli ha ragione quando dice che i progetti su Marghera sono osteggiati tanto dai gestori delle attività di carico e scarico commerciali quanto dalle società che operano nel settore traghetti, perchè nelle navi da crociera questi trovano un ostacolo alle loro consolidate attività. A ciò si aggiungono gli inevitabili problemi riguardanti la sicurezza della navigazione. Zitelli ha ragione anche quando sostiene che ulteriori scavi sarebbero devastanti per la laguna, in particolar modo per la gestione dei fanghi tossici; ma questo non vuol dire che spostare le navi a Punta Sabbioni sia la soluzione migliore.

In realtà noi di Vas riteniamo che, viste le dimensioni delle attuali Grandi Navi e visto che la tendenza degli armatori non è cambiata, si dovrebbe stabilire quale sia la stazza massima ammissibile per entrare in laguna . Per chi non rispetta questi limiti di tonnellaggio si devono trovare soluzioni al largo, seguendo le linee guida indicate dal decreto Clini. Non è possibile che Venezia e la sua Laguna debbano continuamente piegarsi alle speculazioni più svariate. Si vuole venire a Venezia? Bene: che le regole siano queste e valgano per tutti.

Vas Onlus

Ufficio Stampa Nazionale

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