Il senatore Massimo Caleo
20 associazioni ambientaliste, tra cui anche VAS, avevano chiesto di avere una audizione formale con la Commissione Ambiente del Senato, che l’ha invece rifiutata: come “contentino” è stata concessa solo una audizione informale con il relatore Caleo (PD) che l’ha presieduta, acconsentendo alla richiesta avanzata dal WWF di una ripresa in diretta streaming, ma con il link all’evento nella web-TV del Senato che non è possibile avere.
VAS si è rifiutata di partecipare a quella che da parte di chi vi ha invece voluto partecipare è stata definita una “pantomima” che non è servita a nulla.
Non c’è stata infatti nessuna apertura da parte del Sen. Caleo: pessimo l’esordio (quando Caleo ha preteso di spacciare l’audizione come “formale” mentre scorrevano i sottotitoli che dicevano “audizione informale” e ancora peggiore la conclusione (quando sempre il Sen. Caleo gongolava per aver abolito l’”Albo dei Direttori” senza neppure sapere che era “degli Idonei” e che era uno strumento eccellente se solo il Ministero dell’Ambiente fosse stato in grado di farlo funzionare).
È stata ribadita in modo tronfio l’importanza di arrivare a conclusione entro la legislatura, senza “se” e senza “ma”.
A parte qualche immancabile cerchiobottismo si è assistito comunque a qualche coraggioso tentativo di dire come stanno le cose (Giacometti di Italia Nostra, Selvaggi della LIPU, e Caserta del WWF, che si sono voluti sobbarcare, per dovere istituzionale, questa “presa in giro”).
Un grazie va anche alla senatrice Loredana De Petris (Misto/Sinistra Italiana) a cui Caleo ha graziosamente concesso di fare 3 domande (per carità….di corsa perchè non c’é tempo da perdere) e a Procacci del’ENPA per la sua coerente esposizione senza debordamenti su posizioni ideologiche.
