Alla fine chi è il vero perseguitato ? Chi perseguita chi?

 

Ma perché l’assessore Cinque se la prende tanto visto che siamo solo in due a parlare?

Ha tutto il paese con sé, non è contento o comincia forse a mancargli la terra sotto i piedi ?

Com’è che si sente angariato ?

Mi sbaglio?

Non è forse così’?

Si sente minacciato da “una mezza tacca di uomo“?

E come mai? 

Minaccia aggressioni fisiche, e si che lui è un energumeno, dimenticando il ruolo che dovrebbe rivestire e lo fa solo  perché qualche cittadino esprime il suo parere, contrario al suo,  su quanto sta succedendo sul territorio.

In pratica non è d’accordo con lui? 

Ha rispolverato forse il reato d’opinione? 

Certo che gli atti li leggiamo e proprio perché li leggiamo molte cose non appaiono chiare, ma non appaiono chiare non le procedure, per quelle come si sa “ fatta la legge trovato l’inganno”, si trovano sempre gli adattamenti, ma le scelte di fondo: vogliamo dire e spiegare perché le strade vengono sventrate e richiuse ripetutamente per poi essere risventrate e richiuse di nuovo? 

Veramente a costo zero?

Enel, Gori, Napoletanagas, Telecom, si sventrava, si sistemavano cavi e si ricopriva, poi arrivava un’altra e faceva la stessa cosa: Via Murrano è stato l’esempio più eclatante di questo stato di cose, e così pure via Mirto.

Un assessore ai lavori pubblici degno di questo nome avrebbe programmato gli interventi in modo più razionale, più efficiente e avrebbe creato meno disagi alla popolazione, ma soprattutto avrebbe lasciato a lavori completati segni meno evidenti di raffazzonamenti eseguiti da ditte evidentemente non all’altezza dei compiti.

Tutti hanno potuto constatare attraverso  foto pubblicate da molti cittadini sui social, lo stato in cui sono state lasciate le strade e questo la dice lunga  la dice lunga sulla correttezza degli interventi: Il manto di asfalto nero che come un sudario ricopre via Murrano, gettato sulla terra secca la dove una volta c’erano basolato e sanpietrini e che con le prime piogge autunnali si staccherà creando buche mostruose la dice lunga sugli interventi eseguiti.

Lo stato delle strade è la cartina di  tornasole

E vogliamo parlare di  tutti i varchi aperti sulla Raffaele Bosco per “accontentare” clienti che saranno prossimi portatori di voti?

Varchi in punti incredibili, in curve, o su strapiombi assolutamente ingiustificati.

Oppure vogliamo parlare della illuminazione pubblica portata nei posti più impensati in vicoletti non frequentati da nessuno se non dalla sola fauna locale? 

Lavori fatti male e male eseguiti ma soprattutto senza nessuna pianificazione programmata. 

Se l’assessore ritiene che ci siano calunnie perché non querela invece di minacciare aggressioni fisiche e atti cannibalici  a chi ne contesta l’operato? 

Io non ho messo il paraorecchi perché fa caldo, l’altro mio omonimo non so quali precauzioni abbia preso. 

Lo ricordasse bene, l’assessore, che ha il potere che gli permette di “essere rivoltato come un calzino” e di non trovare nulla a sua colpa!

Queste dichiarazioni le può fare perché siamo in Campania e non in Svezia, eppoi io continuo ad avere fiducia nella legge anche se spesso molto lenta nel raggiungere i risultati.

Dal canto mio, posso dire di avere solo la parola come arma e anche con questa mi sono rivolto al magistrato, pur ritenendo che il ricorso giudiziario non è un fine, ma una sconfitta, in un paese che è completamente sottomesso all’assessore, dove chi potrebbe parlare non parla ma vivacchia agli angoli della piazza: ex assessori della sua vecchia maggioranza,  ex consiglieri comunali delle vecchie maggioranze ma anche dell’opposizione, ex sindaci che potrebbero intervenire attaccandolo con accuse circostanziate e che potrebbero veramente denunciare misfatti fatti in vari settori: dai rifiuti, all’illuminazione pubblica, ma preferiscono tacere tutti, perché tutti ricattabili e sottomessi. Un paese di omertosi nella più classica delle tradizioni da sud Italia.

 Così io  non so bene chi sia veramente il perseguitato in questo posto se lui o quelle due o tre persone che hanno il coraggio di criticarlo?  

Queste uscite, questi “ me ne frego” di fascista memoria, sono un  escamotage da guitto di quart’ordine, mentre lavori che dovrebbero essere l’ordinario vengono contrabbandati  per straordinari, vedi depuratore di punta Gradelle meglio noto come never ending story (la storia infinita).

Oggi dico ancora che  la mia città, grazie al suo operato quasi ventennale è diventata una banlieu  cementificata di Napoli, rumorosa, inquinata e imbruttita.

Non deve chiedere scusa a quelli a cui vuole staccare le orecchie, ma alla città intera, anche se questa sonnecchia indifferente e prona ai suoi ricatti.

 

(Articolo di Franco Cuomo, Responsabile del Circolo Territoriale VAS di Vico Equense Giovanni Esposito”, pubblicato con questo titolo il 15 agosto 2017 sul suo blog “Cronache da Agharta”)

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas