GRAN CONFUSIONE DELLA MOBILITA’ PER ROMA

 

Il 12 maggio 2017 hanno preso il via, in piena Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale, i lavori della Consulta cittadina della sicurezza stradale, mobilità dolce e sostenibilità, rinnovata a marzo scorso dalla Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 8 del 3 marzo 2017 e concepita come “sede permanente di confronto e collaborazione tra soggetti pubblici e privati”.

Alle 15 c’è stata la prima seduta ufficiale.

Al mattino in Campidoglio (sala della Protomoteca) si è tenuta la presentazione alla stampa alla presenza dell’assessora alla Città in Movimento, Linda Meleo, dei presidenti di Commissione Enrico Stefàno (Mobilità) e Teresa Maria Zotta (Scuola) e di Sergio Dondolini della Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero Infrastrutture e Trasporti.

A distanza di 7 mesi riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente messaggio di posta elettronica che con il titolo di cui all’oggetto il nostro socio Paolo Emilio Cartasso ha trasmesso all’Assessora Linda Meleo ed al Presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefano, facendo una propria p amara osservazione sui lavori della Consulta.

Paolo Emilio Cartasso

GRAN CONFUSIONE DELLA MOBILITÀ PER ROMA

I DETTAGLI

Premesso che:

La Deliberazione n.8 del 03/03/2017 prevede … “..Obiettivo primario della Consulta è quello di costruire una rete di relazioni fra i soggetti delle Istituzioni e le rappresentanze sociali al fine sia di favorire la conoscenza delle condizioni di specificità del territorio comunale e le linee di programmazione dell’Amministrazione, sia di consentire la partecipazione attiva e propositiva di tutti i soggetti allo sviluppo delle politiche istituzionali e la conoscenza dello stato di attuazione  dei Piani, Programmi e Progetti in corso”.

… “.. Oltre che come organismo consultivo, la Consulta si configura anche come tavolo tecnico-operativo per la condivisione delle specifiche linee di programmazione, attuazione e gestione degli interventi, all’interno di un quadro organico di attività avente il fine di definire le azioni specifiche, ottimizzare le risorse disponibili, valorizzare le singole e specifiche esperienze, sfruttare le eventuali sinergie che possono derivare dall’aggregazione delle diverse esperienze e competenze”.

Io sottoscritto Paolo Emilio Cartasso, Componente Aggiunto di 3 Gruppi di Lavoro: Gruppo 2, Gruppo 3Gruppo 5, ho partecipato ai 12 incontri tenutisi nel mese di settembre u.s. mi  permetto, quindi, nell’interesse comune, d’inviare la seguente osservazione.

In passato ho partecipato, come complice di decisioni prese da altri, a molti tavoli tenutisi, sotto le varie Giunte Comunali di Roma, avvicendatesi negli ultimi 20 anni, mi spiacerebbe dover dire che la musica non è cambiata, sono cambiati i sonatori, ma forse per Loro ingenuità ci sono ai tavoli della Consulta personaggi che si sono avocata la Direzione dell’Orchestra!

Questo lo dico prima che siano precisate le scelte che verranno effettuate tra le proposte avanzate dai vari componenti dei Gruppi di Lavoro.

Quando ci si mette in gioco cambiare le carte in tavola, non è ritenuta cosa  giusta.

Preciso meglio:

1. Inizialmente era previsto che le varie schede progetto fossero completate con l’assistenza tecnica dei rappresentanti istituzionali;

2. Le varie schede dovevano pervenire direttamente alla segreteria della Consulta, mediante e mail dei componenti, protette da password;

3. Successivamente fu deciso, con un pretesto assurdo, d’inviarle ai  Referenti dei vari gruppi;

4. Purtroppo ciò ha evidenziato che è stato dato un incarico non previsto ai Referenti, quando furono nominati, per alzata di mano. Referenti di cui molti di noi non ne conoscevamo le loro capacità e comportamenti;

5. Tranne alcuni, chiaramente non  all’altezza del compito affidatogli, molti, sembra, dai loro comportamenti, far parte di una, non dico “Lobby”, ma di una combriccola che ha preso in mano la situazione;

6. La cosa più allucinante è che i Referenti,, nel presentare le varie schede,, non presentano scelte del Gruppo di lavoro, ma una prima scremata da loro effettuata;

7. Dulcis in fundo soltanto alla fine è emerso che per le varie voci alle quali occorre rispondere nelle schede è previsto un punteggio, per la valutazione, che non ne conoscevamo l’esistenza;

8. Quale partecipazione se le schede proposte dai vari “Onesti” Comitati verranno confrontate con quelle compilate dai vari  membri facenti parte delle importanti società che ci hanno ospitato e che sono apparse compilate da professionisti di studi di progettazione?

9. Le schede presentate da Comitati ed Associazioni Onlus percepiranno punteggi bassissimi, a confronto con le “Schede perfette” presentate in modo quasi anonimo, da tecnici del settore, con grafica professionale e con stime, dei costi, certe.

Inoltre, come sostenuto da altri componenti dei gruppi di Lavoro, ha creato grande confusione l’aver attivato, nello stesso momento, il “PUMS” che mostra una maggiore trasparenza delle proposte.

Dal momento in cui sono state presentate le schede vi è stata una grande diminuzione della partecipazione ai tavoli, se tanto mi dà tanto, possiamo immaginare cosa accadrà a partire dalle prossime settimane, non faccio una sciocca profezia ma una diagnosi di ciò che probabilmente avverrà!

Un plauso all’Architetto Stefania Pisanti che si è accollata tutto il lavoro che doveva essere sostenuto da un gruppo di persone.

 

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