Archivi Giornalieri: 13 Novembre 2017
Si è chiuso ieri a al Polo Universitario di Grosseto il simposio conclusivo del progetto Life Medwolf, finanziato dall’Unione Europea con lo scopo di ridurre il conflitto tra la presenza del lupo e le attività antropiche nelle aree rurali della provincia di Grosseto e dei distretti di Guarda e Castelo Branco in Portogallo: zone dove la presenza del lupo causa un impatto costante e crescente sulle attività umane principalmente a causa delle predazioni al bestiame. «In Toscana – dettaglia Paolo Banti, dirigente della Regione – sono stati monitorati 530 esemplari di lupo, divisi in 110 gruppi riproduttivi, e all’interno di questi gruppi sono stati attestati 29 esemplari di ibridi. La Toscana occupa l’8-9% della superficie italiana all’interno della quale è presente il 35% dei lupi italiani: almeno questo è questo che siamo in grado di dire grazie ai monitoraggi. Se riuscissimo ad avere dati più affidabili dalle altre regioni italiane riusciremmo a gestire meglio la situazione legata alla presenza del lupo con metodi di prevenzione più efficienti». Proprio in Toscana i fatti dimostrano già che la convivenza è possibile, come documentano i progressi conquistati nel corso del progetto Medwolf che – oltre al coordinamento dell’Istituto di Ecologia Applicata di Roma – ha visto la partecipazione della Provincia di Grosseto, delle 3 associazioni di categoria (Coldiretti, Cia e Confagricoltura), del Wwf, di Festambiente Legambiente e dei Carabinieri Forestali. Al termine del progetto sono state installate 74 recinzioni (realizzate dagli allevatori stessi, selezionati attraverso un bando della Provincia di Grosseto) per il ricovero notturno del bestiame domestico e sono stati affidati 22 cani da guardiania agli allevatori della provincia di Grosseto, mentre altri 22 sono stati affidati al di fuori della provincia. I risultati ottenuti dimostrano che le recinzioni hanno portato a una significativa riduzione dei danni – circa […]
Viene da Napoli l’eco-furgone a pedalata assistita, per trasportare merci, raccogliere rifiuti e fare da chiosco ambulante a zero emissioni. Si chiama Escargò, è costruito dalla napoletana Air Bike ed è stato presentato alla fiera della green economy Ecomondo di Rimini. È un triciclo a pedalata assistita, con un vano furgonato in materiale plastico che si prolunga in una tettoia sopra la testa del conducente, per proteggerlo dalla pioggia. Ha una batteria alimentata dai pedali e da pannelli fotovoltaici sul tetto. È completamente a zero emissioni e può entrare in isole pedonali e zone a traffico limitato. Può essere attrezzato a vari scopi: trasporto merci, raccolta rifiuti (può contenere fino a 4 cassonetti), chiosco ambulante di cibi e bevande, infopoint, veicolo promozionale. (ANSA del 10 novembre 2017, ore 17:10)
Dopo la decisione dell’Amministrazione di Donald Trump di non aprire un padiglione alla 23esima Conferenza delle Parti dell’ United Nations framework convention on climate change in corso a Bonn, lo ha fatto invece America’s Pledge: We Are Still In, una coalizione di governatori, sindaci, amministratori delegati e leader religiosi. E’ cosi che, tra la Bula Zone, dove si incontrano le delegazioni della Cop22, e la Bonn Zone, dove ci sono i padiglioni ufficiali degli altri Stati, è sorto il non ufficiale US Climate Action Center, un grande complesso gonfiabile che somiglia a un villaggio di igloo giganti, che si è rivelato la più grande rappresentanza di un Paese al vertice climatico. Trump ha annunciato che gli Stati Uniti usciranno dall’Accordo di Parigi, ma nessuno lo ha seguito (nemmeno gli alleati più fedeli e notoriamente eco scettici), anzi i due altri Paesi che non avevano firmato l’Accordo, Nicaragua e Siria, hanno deciso di aderire. A Bonn, dove il resto del mondo sta elaborando le regole per applicare l’Accordo di Parigi, c’è solo una piccola delegazione di negoziatori dell’Amministrazione Usa e per la prima volta – non era successo nemmeno ai tempi del Protocollo di Kyoto che gli Usa non avevano mai firmato – il governo degli Stati Uniti si è rifiutato di dare un segno della sua presenza nell’area dei padiglioni, dove ci sono gli stand dei paesi e delle istituzioni internazionali che illustrano le loro iniziative contro il cambiamento climatico. Altri grandi Paesi, come Cina, Francia, Corea, Giappone, Regno Unito, Italia e, naturalmente, Germania, hanno tutti dei padiglioni. La radio internazionale pubblica tedesca Deutsche Welle ha intervistato Jim Brainard, il sindaco repubblicano di Carmelo, nell’Indiana, un tipo molto noto nel circuito americano di talk show, che ha inaugurato l’US Climate Action Centerha dicendo che «riflette la vera voce del popolo […]
Una rapida approvazione definitiva in Parlamento della legge sulle Aree protette consentendo il riordino del sistema dei Parchi italiani e anche la valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali. Sono questi i due impegni che il Ministro Gian Luca Galletti ha assunto intervenendo a Bologna all’Assemblea nazionale Uncem, dal titolo “Sfida montagna”. Ad ascoltarlo oltre 150 Sindaci e Amministratori locali, docenti e Rettori universitari, esperti di sviluppo locale, pianificatori, rappresentanti delle categorie, dei sindacati e delle imprese. Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha chiuso gli interventi della giornata con il Presidente nazionale Uncem Enrico Borghi e con Alessandra Stefani, in rappresentanza del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. “Dobbiamo smettere di vivere la montagna come un problema – ha detto il Ministro Galletti – La montagna offre grandi opportunità agricole, turistiche e ambientali. Ed è decisiva nel contrasto ai cambiamenti climatici. Due dati: il 50 per cento dell’energia rinnovabile è prodotta grazie all’acqua, è idroelettrica. Il 31 per cento delle imprese agricole italiane hanno sede in montagna“. “Come Ministero – ha proseguito – abbiamo fatto molto per prevenire il dissesto idrogeologico, che ha tra le principali cause l’abbandono della montagna. Dobbiamo spendere bene le risorse disponibili e di certo ci aiuta a livello istituzionale la legge sui piccoli Comuni recentemente approvata. Le foreste rappresentano una parte importantissima del nostro capitale naturale, da custodire e valorizzare. Anche per questo, accanto al Pil, abbiamo introdotto il Bes, il Benessere equo e sostenibile, con indicatori che puntano sul capitale naturale. Se lo consumiamo non abbiamo una crescita, bensì una decrescita del Paese“. Da Galletti, l’impegno politico nella spinta verso il voto finale del ddl Parchi che aggiorna la legge 394. “Siamo a un passo dall’approvazione di una norma innovativa, molto importante – ha affermato il Ministro – Dobbiamo […]