Le associazioni VAS e Italia Nostra tornano a sollecitare al Comune di Roma la più rapida acquisizione al proprio patrimonio del teatro dell’ex istituto Marchesa Gerini

 

Su questo stesso sito il 13 ottobre 2017 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Le associazioni VAS e Italia Nostra invitano e diffidano il Comune di Roma ad acquisire al proprio patrimonio il teatro dell’ex istituto Marchesa Gerini”, che riportava il testo della Nota VAS prot. n. 17 del 12 ottobre 2017 con cui era stato inoltrato, l’invito-diffida (vedi http://www.vasonlus.it/?p=53581) (vedi http://www.vasroma.it/le-associazioni-vas-e-italia-nostra-invitano-e-diffidano-il-comune-di-roma-ad-acquisire-al-proprio-patrimonio-il-teatro-dellex-istituto-marchesa-gerini/).

Alla suddetta istanza ha dato seguito dapprima la I Direzione del Gabinetto del Sindaco che con Nota prot. n. RA 64924 del 18 ottobre 2017 ha invitato la Direzione del Dipartimento Patrimonio a dare diretto riscontro al dott. Arch. Rodolfo Bosi ed all’arch. Mirella Belvisi.

Con Nota prot. n. QC 28866 del 30 ottobre 2017 la direttrice del Dipartimento Patrimonio, Avv. Stefania Grassia, ha dato seguito alla richiesta di chiarimenti per far sapere in conclusione che «è emersa l’intenzione dei rappresentanti del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di svolgere approfondimenti tecnico-amministrativi in merito alla possibilità di concedere alla società Amplired la volumetria aggiuntiva richiesta, anche al fine di favorire la conclusione del procedimento di cessione del teatro alla amministrazione capitolina».

Come responsabile anche della U.O. Conservatoria Immobiliare l’Avv. Stefania Grassia ha integrato la suddetta risposta con Nota prot. n. QC 30368 del 13 novembre 2017 per far sapere che all’Archivio della Conservatoria risulta solo l’atto d’obbligo 18415/1068 del 2009.

Ad entrambe le suddette note della Direzione Patrimonio le associazioni VAS ed Italia Nostra hanno immediatamente replicato con la seguente Nota VAS prot. n. 24 del 13 novembre 2017.

Prot. n. 24/2017                                                                                                                            al Direttore del Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione

Stefania Grassia

p.c. alla Sindaca del Comune di Roma

Virginia Raggi

p.c. all’Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative

Rosalia Alba Castiglione

p.c. all’Assessore all’Urbanistica

Luca Montuori

p.c. al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica

Direzione Edilizia

Ing. Angela Mussumeci

p.c. Commissione VII Patrimonio

Valentina Vivarelli

p.c. Commissione VIII Urbanistica

Donatella Iorio

Oggetto – Teatro dell’ex Istituto Marchesa Gerini e relativa area di pertinenza in Via Tiburtina 986: mancata attuazione della Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 72 del 26 settembre 2013– Nota del Dipartimento Patrimonio prot. n. 28866 del 30 ottobre 2017

Alla richiesta di notizie di questa associazione in merito all’argomento di cui all’oggetto, inoltrata con Nota prot. n. 17 del 12 ottobre 2017 ha dato seguito questa Spett.le Direzione con nota prot. n. 28866 del 30 ottobre 2017 per far sapere in conclusione che «è emersa l’intenzione dei rappresentanti del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di svolgere approfondimenti tecnico-amministrativi in merito alla possibilità di concedere alla società Amplired la volumetria aggiuntiva richiesta, anche al fine di favorire la conclusione del procedimento di cessione del teatro alla amministrazione capitolina».

Nel merito dell’excursus della vicenda, così come riportato da questa Spett.le Direzione, ci corre l’obbligo di fare le seguenti precisazioni e integrazioni, relative alle ulteriori informazioni acquisite nel frattempo.

1 – Nel dispositivo della deliberazione n. 72/2013 è stato testualmente stabilito che «la stipulazione dell’atto pubblico di accettazione avverrà irrevocabilmente e senza alcun corrispettivo»: si può presumere che fosse basata su questo aspetto la «causa ostativa alla formalizzazione della cessione» che ha spinto la allora S.p.A. “Amplired” a chiedere che fosse modificata la deliberazione n. 72/2013 «con l’inserimento dell’espresso riconoscimento delle volumetrie derivate dalla cessione del complesso immobiliare già destinato a Teatro».

Si tratta a nostro giudizio di un cavillo del tutto pretestuoso e peraltro senza fondamento, perché nelle premesse della deliberazione n. 72/2013 viene testualmente riconosciuto che nel 2007 «la Società Amplired S.p.A. … si è impegnata a cedere gratuitamente al Comune di Roma il manufatto sito in Via Tiburtina 986, adibito a Teatro (ex Teatro Gerini) con relativa area di pertinenza entro diciotto mesi, a condizione le venga riconosciuto dall’Amministrazione Comunale il diritto di realizzare sulla restante parte del lotto anche la volumetria derivante dalla demolizione di detto manufatto»: viene altresì precisato che la Società Amplired S.p.A «ha comunicato di aver provveduto in data 18 giugno 2009 a presentare presso il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica la nuova soluzione progettuale denominata “i Nuovi Tipi” che consente da un lato la conservazione del manufatto da cedere all’Amministrazione e dall’altro la ridistribuzione sul lotto di proprietà della relativa volumetria».

Sempre nelle premesse della deliberazione n. 72/2013 è stato precisato che la nuova soluzione progettuale è stata autorizzata «con successivo permesso di costruire per variante sostanziale senza aumento di volume n. 70 dell’11 febbraio 2010, prot. n. 9032 (istanza n. 53254/2008), previa acquisizione di nuovo Atto d’Obbligo – rep. 18416 – racc. 11068 del 26 novembre 2009 a rogito notaio Paolo Fenoaltea con il quale la Società Amplired si impegna a non demolire il fabbricato destinato a Teatro e a cederlo all’Amministrazione Comunale a semplice richiesta».

2 – Nella risposta fornita da questa Spett.le Direzione non è stato fatto sapere quanto è invece avvenuto successivamente alla deliberazione n. 72/2013, di cui siamo venuti a conoscenza nel frattempo.

2 A – Non è stato comunicato che alla S.p.A. “Amplired” (con sede a Torino in Corso Giacomo Matteotti n. 47) è subentrata con tutti gli stessi diritti ed obblighi la S.r.l. “Amplired” (Codice Fiscale 08595840011 con sede a Milano in via Monte Napoleone n. 8), che ha sottoscritto un terzo atto d’obbligo rep. n. 80320/17719 del 30 marzo 2015 Notaio Antonio Decimo registrato in data 30/03/2015 al n. 1743/1T, in cui è contenuta la conferma della cessione gratuita del manufatto destinato a teatro in favore di Roma Capitale.

2 B – Non è stato altresì comunicato che la S.r.l. “Amplired” ha presentato una “variante e scissione del permesso di costruire n. 425 del 28/05/2007 per l’esecuzione dei lavori di edificio commerciale (unità di vendita 2) sull’immobile sito in via Tiburtina n. 986”, che è stata registrata al prot. n. 160064635 dell’11 aprile 2016 e di cui sono stati presentati i “nuovi tipi” registrati al prot. n. 141665 del 1 agosto 2016: in luogo dei 5 megacentri commerciali previsti nell’originario progetto del 2007 (che prevedeva la demolizione dell’ex teatro Gerini), di cui sono stati approvati i nuovi tipi nel 2009 (con una variante sostanziale senza aumento di volume che prevedeva la compensazione delle cubature dell’ex teatro Gerini a seguito dell’impegno a non demolirlo ed a cederlo al Comune), la S.r.l. “Amplired” ha ora chiesto di poter realizzare solo una delle 5 unità di vendita, senza che si possa al momento sapere cosa intenda costruire nelle rimanenti aree che sono state scisse e che erano destinate agli altri centri commerciali.

2 C – Non è stato per di più comunicato che la responsabile della Direzione Edilizia Ing. Angela Mussumeci ha rilasciato alla S.r.l. “Amplired” con prot. n. 192368 del 7 novembre 2016 il permesso di costruire n. 231, con cui ha autorizzato la costruzione di una unità di vendita sulla parte scissa dell’intera area di proprietà della S.r.l. “Amplired”.

Al riguardo l’Ing. Angela Mussumeci dovrebbe spiegare le ragioni per cui ha consentito che si realizzasse la scissione dell’originario permesso di costruire n. 425/2007 (che prevedeva la demolizione dell’ex teatro Gerini) e non del permesso di costruire n. 70/2010 che lo dovrebbe aver sostituito a tutti gli effetti da un punto di vista tecnico e giuridico e che pur senza aumento di volume consentiva la compensazione delle cubature dell’ex teatro Gerini (sembra con l’aggiunta di un piano sopra l’unità di vendita antistante a via Tibutrina): dovrebbe soprattutto far sapere se la volumetria assentita è comprensiva della compensazione delle cubature dell’ex teatro Gerini oppure – come è più presumibile – questa compensazione debba ancora essere effettuata sulle rimenanti aree che la S.r.l. “Amplired” ha scisso presumibilmente per un cambio di destinazione d’uso delle corrispondenti cubature del progetto autorizzato con il permesso di costruire n. 70/2010 .

2 D – Non è stato infine comunicato che sono iniziati e completati successivamente i lavori che hanno portato alla realizzazione ed alla apertura di un centro commerciale della catena europea di supermercati di origine tedesca LIDL.

 

3 – Stupisce pertanto che questa Spett.le Direzione non sia a conoscenza del terzo atto d’obbligo del 30 marzo 2015 che conferma la cessione gratuita del manufatto destinato a teatro in favore di Roma Capitale: sorprende anche che a distanza ormai di più di due anni mezzo non ne sia a conoscenza nemmeno la U.O. Conservatoria Immobiliare che con nota prot. n. QC 20268 del 13 novembre 2017 a firma del responsabile di questa Spett.le Direzione attesta che all’Archivio della Conservatoria risulta solo l’atto d’obbligo 18415/1068 del 2009 e non anche l’ultimo atto d’obbligo rep. n. 80320/17719 del 30 marzo 2015.

4 – Stupisce ancor di più che il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica non abbia ritenuto di portare comunque a conoscenza di questa Spett.le Direzione né il suddetto atto d’obbligo né soprattutto l’avvenuto rilascio del permesso di costruire n. 231 del 7 novembre 2016.

5 – Sorprende maggiormente che il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica abbia lasciato emergere l’intenzione «di svolgere approfondimenti tecnico-amministrativi in merito alla possibilità di concedere alla società Amplired la volumetria aggiuntiva richiesta», perché lascia supporre che questa “possibilità” sia legata presumibilmente alla volontà della S.r.l. “Amplired” di realizzare sulle rimanenti aree che sono state scisse una ulteriore variante sostanziale non solo con il cambio di destinazione d’uso da commerciale a residenziale, ma addirittura con una volumetria aggiuntiva superiore a quella già assentita con la compensazione delle cubature dell’ex teatro Gerini.

Ma quand’anche così fosse, la cessione gratuita del manufatto destinato a teatro in favore di Roma Capitale non può essere subordinata e utilizzata dalla S.r.l. “Amplired” come “condicio sine qua non” per ottenere l’approvazione di un presumibile progetto di palazzine ad uso residenziale, comunque diverso da quello assentito con il permesso di costruire n. 70/2010 e prima ancora con il permesso di costruire n. 425/2007, per di più forse con una volumetria aggiuntiva oltre quella già concessa con la compensazione delle cubature dell’ex teatro Gerini.

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In considerazione delle suddette precisazioni ed integrazioni l’originaria “causa ostativa alla formalizzazione della cessione” non ha più ragion d’essere da un punto di vista formale, dal momento che è stata frapposta dalla S.p.A. “Amplired” quale soggetto giuridico diverso dalla S.r.l. “Amplired” che è subentrata ad essa e che ha ad ogni modo sottoscritto un atto d’obbligo con cui ha ribadito l’impegno ad una cessione gratuita dell’ex teatro Gerini in cambio dell’ottenuto permesso di costruire n. 231/2016.

Non c’è quindi motivo alcuno per modificare la deliberazione n. 72/2013, di cui rimane la piena validità per tutte le ragioni sopra esposte.

Quand’anche si volesse tener conto sul piano sostanziale di questa presunta “causa ostativa alla formalizzazione della cessione”, sarebbe sufficiente che nell’atto pubblico di accettazione della cessione gratuita dell’immobile senza alcun corrispettivo venga precisato che tale cessione è conseguente alla compensazione soltanto delle cubature dell’ex teatro Gerini che anche la S.r.l. “Amplired” si è impegnata a non demolire, indipendentemente da come e quando verrà approvato il progetto che prevede questa compensazione.

Una clausola del genere consentirebbe l’immediata cessione gratuita dell’ex teatro, che si torna a sollecitare alle SS.LL. ciascuna nell’ambito delle rispettive competenze.

Si rimane in attesa di un riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3, 9 e 10 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti.

Per l’associazione VAS

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

Responsabile del Circolo Territoriale di Roma

Per l’associazione Italia Nostra

Arch. Mirella Belvisi

Sezione Romana di Italia Nostra

 

 

 

Roma, 13 novembre 2017

 

 

 

 

 

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