L’Ulivo di Luras (Sardegna), 4000 anni, chiamato “Patriarca o S’Ozzastru” A partire dal 21 novembre 2013, ogni anno, si celebra la Giornata degli Alberi istituita come ricorrenza nazionale con una legge della Repubblica. L’obiettivo è quello di ricordare alle giovani generazioni l’importanza del nostro patrimonio arboreo e del ruolo nella nostra vita quotidiana dei boschi e delle foreste. Ogni anno nel nostro paese si svolgono numerose iniziative concrete volte alla riqualificazione del verde urbano e alla valorizzazione degli spazi pubblici e la messa a dimora di nuovi alberi. Ecco un appello per i soci e gli amici di Vas: domani chi può pianti un alberello oppure pensi a questi viventi fotografandoli o raccontandoli sulle pagine dei social. Dobbiamo considerare gli alberi come gli esseri viventi più antichi del pianeta. Secondo un gruppo di botanici svedesi dell’Università di Umea indicano che l’organismo vivente più vecchio al mondo è un abete rosso le cui radici hanno ben 9.550 anni. Tornando al nostro patrimonio arboreo abbiamo alcuni importanti esempi di longevità: l’albero più antico, una “Olea europaea”, con oltre 4000 anni lo si trova nel comune di Luras in provincia di Olbia Tempio in Sardegna. È il nonno di tutti gli olivi. Si tratta infatti di una specie dalla quale derivano le “cultivar da olio”. In Sardegna lo chiamano il “Patriarca o S’Ozzastru” (cioè, l’Olivastro) e, secondo diversi esperti, è anche uno dei più antichi di tutta Europa. “Per avere un’idea delle gigantesche dimensioni di questo albero, che dal 1991 è stato dichiarato Monumento naturale, basta dire che la circonferenza del tronco è di undici metri e mezzo, mentre il diametro della chioma ne misura 21 ed è alto 14″. Scolpito da nodi, da piccole e da grandi cavità, il Patriarca ha davvero l’aspetto di un saggio anziano. Segnato dagli anni, […]