Glifosato: ultima occasione per i governi europei

 

Oggi si riunisce il Comitato d’appello che dovrà decidere sul rinnovo o meno dell’autorizzazione all’uso del glifosato in Europa e  se la struttura composta dai Governi europei non riuscirà a trovare una posizione a maggioranza qualificata, la decisione passerà alla Commissione Europea.

La Coalizione italiana #StopGlifosato spiega che «sul campo rimangono quindi parecchie opzioni (rinnovo per 5 anni e poi verifica, come richiesto dalla Commissione Ue; rinnovo per 3 anni come proposto da Francia e Italia; stop immediato alla proroga)».

A partire dalle 12, 30, alla rotonda Schuman a Bruxelles, è previsto un presidio della Coalizione europea #StopGlyphosate con l’evento “tira la corda” per ricordare alla Commissione Europea che «qualsiasi ipotesi di rinnovo dell’autorizzazione per l’uso del diserbante glifosato è inaccettabile per i cittadini europei».

Il 20 novembre i rappresentanti dell’Iniziativa dei cittadini europei (Eci) #StopGlyphosate  hanno presentato  le loro richieste durante un’audizione al Parlamento europeo e molti europarlamentari hanno sostenuto le richieste della Coalizione di associazioni e comitati dei cittadini per «una immediata eliminazione totale del glifosato, l’unica decisione accettabile e coerente con la richiesta di oltre 1,3 milioni di cittadini europei che hanno sottoscritto la petizione Eci».

Ora chiedono che il loro messaggio sia ascoltato e sostenuto da una maggioranza qualificata di paesi Ue al tavolo dei negoziati.

Secondo Maria Grazia Mammuccini, portavoce della Coalizione #StopGlifosato, «si tratta di una situazione di impasse che la dice lunga sulle diverse pressioni a cui è sottoposta l’Europa sulla questione glifosato e comunque sull’uso di tutti i pesticidi.  

Da una parte la fortissima spinta dei cittadini e dei movimenti ambientalisti di tutta Europa, appoggiati da una parte del mondo dell’agricoltura e da quello della ricerca indipendente.  

Dall’altra, le pressioni delle lobby agrofarmaceutiche e di chi pensa sbagliando che solo la chimica può fornire cibo alla popolazione mondiale e dare reddito agli agricoltori.  

È vero il contrario: l’uso dei pesticidi di sintesi – che ha portato spesso all’abuso – ha smesso di essere conveniente: colpisce la fertilità della terra, la nostra salute e quella dell’ambiente».

In queste ultime settimane la Coalizione italiana #StopGlifosato è passata da 45 a 52 aderenti, con l’arrivo dell’adesione di un soggetto istituzionale come l’Agenzia per lo sviluppo agricolo della Regione Lazio e di 6 associazioni; Kyoto Club; Coordinamento Zero OGM; Giga; Gruppo italiano ricerca orchidee spontanee; Guardia Rurale Auxilia; Ecofuturo, il festival organizzato da Jacopo Fo.

La Mammuccini. commenta: «Un allargamento – quello determinato dall’arrivo di sette nuovi soggetti – che dà il senso della crescita di consenso da parte dei cittadini.  

Un consenso che dovrà pesare sul tavolo dei negoziati: finora l’Italia, grazie all’impegno dei ministeri delle politiche agricole, della salute e dell’ambiente, ha fatto parte del fronte dei Paesi che ha spinto per l’uscita più veloce possibile dal glifosato.  

Una storia che ha avuto anche il grande merito di sollevare il velo sui vari conflitti di interesse tra istituzioni di ricerca, decisori e produttori di agro farmaci».

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 27 novembre 2017 sul sito online “greenreport.it”)

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