Miniere di carbone nella Shangri-la dei dinosauri. Trump taglia i Monumenti naturali Usa

 

Il presidente Usa Donald Trump lo aveva annunciato e lo ha fatto: ha eliminato le salvaguardia dall’85% della superficie del Monumento nazionale di Bears Ears e ha tagliato quasi la metà del territorio del Grand Staircase-Escalante nello Utah.  

La decisione rottama le protezioni istituite da Barack Obama sul  Bears Ears National Monument su richiesta di cinque nazioni tribali sovrane che hanno forti legami storici, spirituali e culturali con queste terre pubbliche e ignora decenni di benefici apportati dalla protezione del Grand Staircase-Escalante – uno dei siti più noti per il ritrovamento di fossili di dinosauri –  e la sua importanza come sito del patrimonio culturale latino-americano e gli oltre  2,8 milioni di osservazioni che gli chiedevano di non toccare i monumenti nazionali.

Durissimo il commento dI Michael Brune,  il direttore si Sierra Club, la più importante associazione ambientalista Usa (2 milioni e mezzo di iscritti): «L’annuncio di oggi è un disonore.  

È un insulto alla sovranità tribale, ai secoli di eredità latina e alle persone in tutto il paese che amano e si prendono cura dei nostri grandi spazi aperti.  

Ancora una volta l’amministrazione Trump ha venduto il popolo americano e i nostri luoghi speciali a beneficio degli interessi dell’élite dei combustibili fossili.  

Non possiamo permetterci di togliere  la protezione dei siti sacri dei nativi americani,  a luoghi speciali di grande importanza culturale e storica per i latinos, a destinazioni ricreative outdoor  e a meraviglie naturali per essere generosi con le industrie inquinanti.  

Sierra Club si unisce alla solidarietà con le Nazioni Tribali a sostegno del Bears Ears National Monument Bears e noi continueremo a dedicarci alla a difesa della Grand Staircase e di altri siti del patrimonio culturale latinos, così come il resto dei nostri great outdoors».

Per disgrazia di Trump, anche le associazioni statunitensi hanno mantenuto la promessa che gli avevano fatto quando lo avevano avvertito di non toccare i monumenti nazionali e gli hanno fatto subito causa  per abuso di potere.

Earthjustice. che rappresenta Wilderness Society, Grand Canyon Trust, Sierra Club, Defenders of Wildlife, Great Old Broads for Wilderness, Center for Biological Diversity, WildEarth Guardians e Western Watersheds Project, accusa Trump di aver  violato l’Antiquities Act del 1906.

Heidi McIntosh, avvocato dell’ufficio Rocky Mountains di Earthjustice, spiega che «riducendo questo tesoro dei dinosauri, il presidente Trump ha perpetrato una terribile violazione delle terre pubbliche e del patrimonio americano rica perseguendo questo tesoro di dinosauri.  

I presidenti precedenti avevano utilizzato l’ntiquities Act per proteggere terre e siti culturali unici in America, Trump sta invece minando la legge, aprendo questo monumento nazionale all’estrazione del carbone invece di proteggere il suo patrimonio scientifico, storica e selvaggio.  

Non glielo lasceremo fare.  

Useremo il potere della legge per fermare le azioni illegali di Trump».

Il Grand Staircase-Escalante custodisce fossili di dinosauri che non si trovano in nessun’altra parte del mondo.

Dalla sua istituzione in questo monumento nazionale sono state scoperte 21 nuove specie di dinosauri, portando alcuni a definire questo territorio “Dinosaur Shangri-la” e il “paese delle meraviglie geologiche”.  

A Grand Staircase si trova uno dei più eccezionali e ricchi giacimenti  di fossili del tardo Cretaceo che rappresenta una finestra su un remoto passato, quando, 10 milioni di anni fa, in quest’area vivevano i dinosauri.

A ottobre gli scienziati hanno prelevato con un aereo dal Staircase uno degli scheletri più completi di tirannosauro più completi mai scoperti e questi preziosi  fossili si trovano soprattutto nell’altopiano di Kaiparowits, proprio dove l’industria del carbone vuole realizzare le miniere che devasterebbero la terra dei dinosauri che appartiene al popolo americano.

Una prospettiva che non piace per nulla a chi vive nell’area, come Laura Welp del Western: «Sono una cittadina di  Kanab, dove ci sono un sacco di attività commerciali che dipendono completamente dal turismo legato a Grand Staircase-Escalante.  

L’intera “scala” di spettacolari strati geologici, con le sue risorse fossili di livello mondiale, merita di essere protetta dalla minaccia dell’estrazione del carbone e da altri tipi di sfruttamento commerciale».

L’ordine esecutivo di Trump di revocare la costituzione del monumento nazionale di Grand Staircase-Escalante è arrivato sulla scia di una revisione condotta dal sottosegretario dell’interno Ryan Zinke contro la quale si sono opposti 2,7 milioni di statunitensi  che hanno espresso il loro fermo sostegno al mantenimento dei monumenti nazionali e che hanno chiesto che le terre e le acque pubbliche mantengano gli attuali livelli di protezione.

Secondo Tim Peterson, direttore dell’Utah Wildlands Program del Grand Canyon Trust, «il presidente Trump sta tentando una ristrutturazione non autorizzata della Grand Staircase, eliminando non solo gli step geologici ma i capisaldi dell’evoluzione delle specie, della storia umana e il nostro patrimonio culturale.

 Abbiamo lavorato per 20 anni per preservare la Grand Staircase  e ora stiamo chiedendo ai tribunali di aiutarci a ricostruire ciò che è stato buttato giù».

Brune aggiunge: «Lo sforzo dell’amministrazione Trump di vendere le nostre terre pubbliche è profondamente impopolare e va contro i valori americani.

 Lavoreremo per garantire che le nostre terre e le nostre acque rimangano aperte al pubblico e protette per le generazioni future perché possano esplorarle e divertirsi».

Nada Culver di Wilderness Society, ricorda che «per oltre due decenni, passando da amministrazioni democratiche e repubblicane, abbiamo lavorato con il Bureau of Land Management (Blm) i  paleontologi, i proprietari terrieri locali, gli allevatori e imprenditori per garantire la protezione delle risorse del monumento.  

Questa azione illecita e miope del presidente Trump è un affronto a quel lavoro collaborativo in atto e ai benefici che il monumento offre alla ricerca, all’economia locale e a tutti gli americani».

Chris Krupp, Public Earth Guardian dei WildEarth Guardians, fa notare che il populismo finisce dove i populisti pensano che non gli convenga più: «Nonostante le richieste delle osservazioni pubbliche, Trump non si è mai preoccupato del fatto che noi, l’opinione pubblica, volevamo che tenesse le mani lontane dai nostri monumenti.  

Non si preoccupa di quelli di noi che campeggiano, fanno escursioni, pescano e cacciano.  

Preferisce dare un’altra mano alle compagnie petrolifere, del gas e del carbone».

Il monumento nazionale del Grand Staircase  era stato istituito da Bill Clinton  il 18 settembre 1996  in base all’Antiquities Act, una legge molto vecchia e che è stata utilizzata da 16 presidenti, a cominciare da Theodore Roosevelt, per proteggere alcuni dei territori  e beni culturali più amati dagli americani.

Il Congresso Usa approvò la legge nel 1906, concedendo ai Presidenti l’autorità di istituire monumenti nazionali sulle terre federali per proteggere importanti caratteristiche naturali, culturali, storiche o scientifiche.

Ma l’Antiquities Act non concede ai presidenti Usa l’autorità di ridurre o annullare le designazioni dei monumenti fatte dei loro predecessori.

Ed è proprio su questo che si basa l’offensiva giudiziaria delle associazioni ambientaliste.

Come spiega Taylor McKinnon del Center for Biological Diversity, «Grand Staircase è una culla della biodiversità e perderne persino un acro sarebbe un crimine.  

Qui gli scienziati hanno identificato quasi quattro dozzine di nuove specie di farfalle qui.  

Dobbiamo proteggere la fauna selvatica di questo monumento, i suoi paesaggi mozzafiato e i suoi tesori culturali per le generazioni future.  

Trump e l’industria dei combustibili fossili hanno scelto la battaglia sbagliata».

Jamie Rappaport Clark, presidente e CEO di Defenders of Wildlife è d’accordo: «Se l’amministrazione Trump pensa che Grand Staircase-Escalante possa essere svenduto senza combattere, avrà una sorpresa enorme.   

Ci vedremo in tribunale».

L’Istituzione del Grand Staircase fu realizzata da Bill Clinton grazie a un intricato scambio di terre tra lo Stato dell’Utah e il governo federale.

Nel 1998 il Congresso approvò una legge che modificava i confini del monumento e uno scambio di terre con il quale l’Utah riceveva 145.000 acri di terre federali ricche di minerali e 50 milioni di dollari dal tesoro federale che sono serviti a finanziare  le scuole pubbliche dello Utah e ora sarebbe estremamente complicato tornare indietro rispetto a quello scambio di territori tra Stato e governo federale  

Infatti, l’Utah School e l’Institutional Trust Lands Administration hanno istituito il Land Exchange Distribution Account che ha distribuito i proventi dell’accordo e grazie a questo, almeno 27 contee dello Utah hanno ricevuto un totale di 441 milioni di dollari.

Inoltre, il monumento nazionale di Staircase-Escalante  si è rivelato un’enorme risorsa turistica per l’Utah meridionale sin dalla sua designazione.

Tra il 2001 e il 2015, la popolazione delle due contee confinanti con Grand Staircase è cresciuta del 13%, i posti di lavoro sono aumentati del 24% e il reddito reale procapite è cresciuto del 32%.

Nella regione il turismo è esploso e ha prodotto 1.630 posti di lavoro fissi nell’area della  Grand Staircase.  

In tutto, esploratori,  escursionisti, geologi dilettanti e famiglie di turisti  rappresentano ogni anno 12 miliardi di dollari di entrate per l’Utah.

Shelley Silbert, direttrice esecutiva Great Old Broads for  Wilderness, denuncia: «L’amministrazione Trump ha ignorato il supporto schiacciante a questo monumento, è un pugno in faccia alle imprese locali che lo sostengono e tutti noi che lo apprezziamo 

La nostra organizzazione è nata negli Escalante Canyons quasi tre decenni fa e abbiamo lavorato instancabilmente per la corretta gestione del monumento nazionale sin dalla sua designazione, combatteremo con questa azione illegale per lontano chiunque voglia appropriarsi di una qualsiasi parte di questo monumento appartenente al popolo americano».

Stephen Bloch, direttore legale per Southern Utah Wilderness Alliance, la più grande organizzazione conservazionistica dell’Utah, conclude: «Gli americani di tutta la nazione dovrebbero essere indignati per il  tentativo illegittimo del presidente Trump di sventrare il monumento nazionale Grand Staircase-Escalante, uno dei territori pubblici federali più selvaggi e scientificamente significativi del nostro Paese. 

Nessuno, tra 15, 25 o 50 anni  guarderà indietro a questa decisione e dirà che Trump ha fatto la cosa giusta proteggendo di meno di questo magnifico luogo e promuovendo questo atto illegale, chi si volterà indietro dirà che la parochial congressional delegation del Congresso dell’Utah e i politici locali hanno scelto davvero il lato sbagliato della storia».

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 5 dicembre 2017 sul sito online “greenreport.it”)

 

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