Bike sharing? Fantascienza a Roma

 

Biciclette gettate nel Tevere

Seguiamo su facebook la pagina “Ville de Paris” e quindi con una certa frequenza ci facciamo il sangue amaro nel paragonare il desolante spettacolo romano con come funzionano le cose in un’altra capitale europea (pur fatte tutte le dovute differenze). 

Recentemente su quella pagina è stato pubblicato un video promozionale del nuovo Vélib’, il sistema di bike sharing parigino che l’anno scorso ha concluso i primi dieci anni di attività e da quest’anno è stato rinnovato con una nuova formula (ne abbiamo parlato qui).

Eccolo:

https://www.facebook.com/paris/videos/10155465184679639/

Non male eh?

Un servizio già capillare ed ora integrato con biciclette a pedalata assistita. 

Da noi invece le ultime notizie che riguardano il bike sharing sono la presentazione di un’interrogazione in Assemblea Capitolina da parte di Stefano Fassina, che non sappiamo se abbia ricevuto risposta (ma ne dubitiamo fortemente) e la chiusura di una dei due servizi a flusso libero, quello, guarda tu il caso, inaugurato nientepopodimeno che dallo stesso assessore Meleo (come si dice a Roma: portasse sfiga?).

La Meleo inaugura il secondo bike sharing a flusso libero a Roma, quello che non è durato neanche 3 mesi. 

Ah no, in realtà ci sarebbe anche l’ennesimo annuncio della Meleo che a breve verrà rilasciato il fantomatico regolamento sul bike sharing a Roma, quello a cui l’amministrazione sta lavorando da novembre scorso.

Siamo sicuri che prima o poi uscirà questo regolamento ma purtroppo temiamo esso si rivelerà l’ennesima fatica sprecata; scommettiamo, ad esempio, che in esso non sarà stato considerato il bike sharing tradizionale, quello previsto dalla riforma degli impianti pubblicitari? 

A Roma l’unico bike sharing che ancora resiste è quello di oBike, attivo nei soli Municipi I e II con un consistente numero di bici (1200).

Noi l’abbiamo provato qualche volta nell’ambito del centro storico e dobbiamo dire che mediamente vi è una buona disponibilità di mezzi ed il sistema di utilizzo è molto intuitivo.

L’unica pecca che abbiamo rilevato è l’estrema pesantezza della pedalata, anche in piano, causata probabilmente da una o più dinamo per la ricarica dei mezzi.

Sembrerebbe che oBike abbia iniziato ad introdurre biciclette con cambio a Roma, con le quali forse l’esperienza sarà un po’ meno pesante. 

Purtroppo anche il bike sharing deve fare i conti con una città senza regole, per cui non sono rari i casi di bici buttate a terra o addirittura “finite” nel Tevere! 

Nonostante quindi l’attuale amministrazione, appena insediata, si sia ritrovata presentato su un piatto d’argento la possibilità di far partire in pochi mesi un capillare sistema di bike sharing tradizionale, previsto dalla riforma degli impianti pubblicitari approvata dall’amministrazione precedente, dopo oltre 20 mesi di governo siamo ancora costretti ad invidiare i cugini parigini.

Questa fantastica possibilità noi la prospettammo all’assessore Meloni poco dopo la sua nomina e siamo sicuri che lui ne colse tutta l’importanza.

Ma evidentemente anche in questo il M5S deve essersi fatto ammaliare da qualche sirena interessata a tutelare lo status quo ed ha remato contro.

L’ultima pessima notizia al riguardo la leggiamo sulle pagine di VAS Roma, grazie all’instancabile attivismo dell’Arch. Bosi.

Questa la sostanza:

“[Il Dott. Maurizio Salvi, neo-responsabile dell’Unità Organizzativa Affissioni e Pubblicità] Dovrebbe quindi curare la fase finale della riforma dei cartelloni pubblicitari, senza averne alcuna esperienza: allo stesso riguardo la Dott.ssa Monica Giampaoli, che l’ha preceduto, aveva lasciato far dichiarare al Comune che i bandi di gara forse saranno pronti per la fine di quest’anno perché prima bisogna definire dei non meglio precisati criteri di qualità.

Dopo la rotazione dei Dirigenti che c’è stata al Dipartimento Sviluppo Economico Attività Produttive, che lascia chiaramente capire che si riparte da zero a tutti i livelli, diventa legittimo chiedersi in quale mese di quale anno entrerà mai a regime la riforma dei cartelloni pubblicitari, giunta ormai alla sua terza ed ultima fase.” 

diventa legittimo chiedersi in quale mese di quale anno entrerà mai a regime la riforma dei cartelloni pubblicitari” vorremmo chiedere al Sindaco Raggi, e con la riforma quando finalmente Roma avrà un sistema di bike sharing cittadino minimamente decente.

Chiediamo e già sappiamo che non otterremo risposta.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 30 marzo 2018 sul sito “diarioromano”)

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