San Giacomo in Paludo il pontile crolla in laguna

1 maggio 2018, articolo tratto dal portale “La Nuova Venezia”.

Crolla il pontile di San Giacomo in Paludo. Sotto i colpi del moto ondoso, provato dall’incuria e dalla mancata manutenzione. Così la struttura che era stata costruita per accedere all’isola ha ceduto. Ed è adesso impraticabile. Un segno dell’abbandono in cui è stata lasciata la splendida isola, dopo i progetti di recupero e di rilancio. Quindici anni fa doveva diventare un centro di ricerca mondiale. Sponsor la Green Cross International di Gorbaciov, il premio Nobel Rita Levi Montalcini. Verdi Ambiente e Società, l’associazione che l’aveva in concessione, si era impegnata con il suo leader, il senatore Guido Pollice. Entusiasmo e promesse. Volontari che avevano ripulito l’isola riportandola in vita. Il pontile, scavi archeologici dell’Università con scoperte di portata storica. Ma poi il progetto si è arenato. I fondi non sono più arrivati. E adesso San Giacomo è abbandonata. Pronta a essere messa all’asta dal Demanio per diventare l’ennesimo albergo. «Ci opporremo a questo con tutte le nostre forze», dicono i volontari.

San Giacomo è una delle isole che potrebbe contribuire alla rinascita culturale della laguna. Insieme ai due Lazzaretti, il Vecchio e il Nuovo, destinati a diventare il museo archeologico diffuso della laguna. La storia dei ritrovamenti e delle testimonianze di un millennio. Per il Lazzaretto Nuovo il Comune si appresta a firmare la concessione ai volontari di Archeoclub, che festeggiano i 30 anni di attività per il recupero dell’isola. Il Lazzaretto Nuovo è stato riaperto al pubblico, anch’esso è gestito da Archeoclub. Anche qui era stato costruito un pontile, demolito dal Provveditorato.

Adesso crolla anche quello di San Giacomo. In estate e nei giorni festivi, il traffico acqueo è intenso. Barconi di grandi dimensioni passano a forte velocità a pochi metri dall’isola. Le onde, soprattutto con la bassa marea, schiaffeggiano le mura e i pali di fondazione. Contribuiscono anche i motobattelli dell’Actv a pieno carico, che non sempre rallentano in prossimità dell’isola. Gli effetti adesso sono evidenti. La lunga passerella in legno dovrà essere rinsaldata (o demolita), insieme al pontile di sbarco. E le fondazioni dell’isola sono di nuovo a rischio.
Alberto Vitucci

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