Aree protette e siti della rete Natura 2000 nascono con la finalità primaria di conservare il patrimonio naturale, un concetto che tuttavia pare aver perso di appeal per molti degli amministratori cui è affidata la gestione di tali luoghi. Sempre più spesso vediamo che la tutela di un ambiente naturale, o di una specie a rischio, passa in secondo piano, superata da sagre della porchetta, della cipolla di un certo colore, da manifestazioni sportive e concerti. Tali attività, che in altri contesti non solleverebbero alcun problema, all’interno delle aree naturali possono finire per configgere con gli obiettivi di conservazione. Un esempio eclatante è quello del cosiddetto Stupinigi Sonic Park, serie di manifestazioni musicali che si svolgono tra il 25 giugno e l’11 luglio nel parco interno della Palazzina di caccia di Stupinigi (Nichelino, TO). L’area prescelta rappresenta la porzione di maggior valore naturalistico e conservazionistico di un sito della rete Natura 2000, la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) IT1110004 Stupinigi, che ospita un relitto di formazione forestale planiziale. Appesa alle sorti di quel frammento di ambiente, e in particolare degli alberi secolari che vi sono stati conservati, c’è una fauna che annovera specie di grande importanza conservazionistica, come l’astore, la colombella, il barbastello e il rarissimo Osmoderma eremita, un piccolo coleottero alla cui tutela la normativa vigente consente di derogare solo “con riferimento ad esigenze connesse alla salute dell’uomo e alla sicurezza pubblica o ad esigenze di primaria importanza per l’ambiente, ovvero, previo parere della Commissione europea, per altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico”. Ora, tale fauna, come è capitato di leggere sul principale quotidiano di Torino, “si godrà i miti del rock”. Dal momento che siamo nel pieno della stagione riproduttiva, c’è da aspettarsi che il “godimento” si manifesti come abbandono dei nidi e caduta di piccoli di chirotteri dai punti […]